Provvedimenti 2020

Misure previste dal "Decreto Natale"

Le misure speciali adottate per il periodo natalizio (21 dicembre 2020 – 6 gennaio 2021) sono sintetizzate in una serie di slide che hanno accompagnato la presentazione del “Decreto Natale” (DL 18 dicembre 2020 n. 172) fatta dal Presidente del Consiglio la sera del 18 dicembre scorso.
In sostanza viene esteso in modo generalizzato lo status di “zona rossadal 24 dicembre al 6 gennaio, ad eccezione delle date del 28-29-30 dicembre e del 4 gennaio, nelle quali tutte le regioni sono considerate “zona arancione”.
Il divieto di spostamenti fra le regioni è operante a partire dal 21 dicembre e fino al 6 gennaio compresi. 

Contratto Integrativo sulla didattica a distanza

Firmato in data 25 ottobre il CCNI che disciplina le prestazioni di lavoro rese dai docenti in modalità DDI (didattica digitale integrata, o didattica a distanza). Il testo è stato firmato da CISL Scuola, ANIEF e successivamente anche da FLC CGIL. Le organizzazioni firmatarie e l'Amministrazione hanno anche sottoscritto una dichiarazione congiunta che contiene una serie di obiettivi e impegni condivisi, tra cui la valorizzazione del ruolo svolto dalle RSU nella gestione del CCNI e nel monitoraggio sistematico sulle problematiche che potranno emergere nel concreto e quotidiano lavoro delle scuole impegnate nella DDI.

Le FAQ concordate al tavolo di monitoraggio permanente tra ministero e sindacati firmatari del CCNI 

Contagio da Covid 19 e tutele INAIL

In una scheda di approfondimento a cura della Segreteria Nazionale CISL Scuola viene presa in esame la questione del trattamento dei casi di contagio da Covid 19 come possibile fattispecie per la quale siano da ritenersi operanti le tutele INAIL. La materia, alquanto delicata e complessa, viene inquadrata attingendo dalle circolari dell'Istituto cui è possibile fare riferimento.
Nel rimandare alla lettura della nota per gli aspetti di dettaglio, dal quadro esaminato emerge che nel caso di contagio da Covid-19 in ambito lavorativo, il medico provvede alla trasmissione all’Inail del certificato di infortunio mentre compete all’istituto scolastico la denuncia d’infortunio ai sensi della normativa vigente. I termini decorrono dalla ricezione del certificato medico. La valutazione circa l’indennizzabilità spetta all’Inail. In calce alla nota sono riportate, oltre ai riferimenti legislativi essenziali, anche alcune FAQ dell’INAIL.

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DPCM 3 novembre 2020, Italia divisa in tre fasce

Entra in vigore venerdì 6 novembre - come da decisione all'ultimo minuto di Palazzo Chigi - il DPCM 3 novembre 2020, da poco pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale (GU Serie Generale n.275 del 04-11-2020 - Suppl. Ordinario n. 41). 
Riportiamo dal testo definitivo alcuni stralci con le misure più direttamente riguardanti il sistema scolastico. Come ormai ampiamente noto, alle disposizioni del decreto valide in generale per l’intero territorio nazionale si aggiungono quelle di maggior rigore per le aree caratterizzate da più elevato rischio epidemiologico.
L’art. 1 bis (art. 2 in GU) indica le misure da adottare nelle regioni rientranti nella cosiddetta “zona arancione”, l’articolo 1 ter (art. 3 in GU) quelle individuate come a rischio più elevato e assegnate alla cosiddetta “zona rossa”.
L’inclusione delle regioni nelle diverse aree avviene in base a un monitoraggio che tiene conto di un complesso di dati ed è deliberata con ordinanza del Ministero della Salute d’intesa con le Regioni interessate.

ART. 1
......
s) le istituzioni scolastiche secondarie di secondo grado adottano forme flessibili nell'organizzazione dell'attività didattica ai sensi degli articoli 4 e 5 del decreto del Presidente della Repubblica 8 marzo 1999, n. 275, in modo che il 100 per cento delle attività sia svolta tramite il ricorso alla didattica digitale integrata. Resta salva la possibilità di svolgere attività in presenza qualora sia necessario l’uso di laboratori o in ragione di mantenere una relazione educativa che realizzi l’effettiva inclusione scolastica degli alunni con disabilità e con bisogni educativi speciali, secondo quanto previsto dal decreto del Ministro dell’istruzione n. 89 del 7 agosto 2020, e dall’ordinanza del Ministro dell’istruzione n. 134 del 9 ottobre 2020, garantendo comunque il collegamento on line con gli alunni della classe che sono in didattica digitale integrata. L’attività didattica ed educativa per la scuola dell’infanzia, il primo ciclo di istruzione e per i servizi educativi per l’infanzia continua a svolgersi in presenza, con uso obbligatorio di dispositivi di protezione delle vie respiratorie salvo che per i bambini di età inferiore ai sei anni e per i soggetti con patologie o disabilità incompatibili con l'uso della mascherina. Sono altresì consentiti gli esami di qualifica dei percorsi di IeFP, secondo le disposizioni emanate dalle singole Regioni, nonché i corsi di formazione da effettuarsi in materia di salute e sicurezza, a condizione che siano rispettate le misure di cui al «Documento tecnico sulla possibile rimodulazione delle misure di contenimento del contagio da SARS-CoV-2 nei luoghi di lavoro e strategie di prevenzione» pubblicato dall'INAIL. Al fine di mantenere il distanziamento sociale, è da escludersi qualsiasi altra forma di aggregazione alternativa. Le riunioni degli organi collegiali delle istituzioni scolastiche ed educative di ogni ordine e grado possono essere svolte solo con modalità a distanza. Il rinnovo degli organi collegiali delle istituzioni scolastiche avviene secondo modalità a distanza nel rispetto dei principi di segretezza e libertà nella partecipazione alle elezioni.

t) sono sospesi i viaggi d'istruzione, le iniziative di scambio o gemellaggio, le visite guidate e le uscite didattiche comunque denominate, programmate dalle istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado, fatte salve le attività inerenti i percorsi per le competenze trasversali e per l'orientamento, nonché le attività di tirocinio di cui al decreto del Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca 10 settembre 2010, n. 249, da svolgersi nei casi in cui sia possibile garantire il rispetto delle prescrizioni sanitarie e di sicurezza vigenti

v-bis) è sospeso lo svolgimento delle prove preselettive e scritte delle procedure concorsuali pubbliche e private e di quelle di abilitazione all’esercizio delle professioni, a esclusione dei casi in cui la valutazione dei candidati sia effettuata esclusivamente su basi curriculari ovvero in modalità telematica.............. Resta ferma la possibilità per le commissioni di procedere alla correzione delle prove scritte con collegamento da remoto;

ii) a bordo dei mezzi pubblici del trasporto locale e del trasporto ferroviario regionale, con esclusione del trasporto scolastico dedicato, è consentito un coefficiente di riempimento non superiore al 50 per cento; detto coefficiente sostituisce quelli diversi previsti nei protocolli e linee guida vigenti.

ART. 2 (ZONA ARANCIONE - 1bis nel testo firmato)

a) è vietato ogni spostamento in entrata e in uscita dai territori di cui al comma 1, salvo che per gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità ovvero per motivi di salute. Sono comunque consentiti gli spostamenti strettamente necessari ad assicurare lo svolgimento della didattica in presenza nei limiti in cui la stessa è consentita.

ART. 3 (ZONA ROSSA - 1ter nel testo firmato)

a) è vietato ogni spostamento in entrata e in uscita dai territori di cui al comma 1, nonché all’interno dei medesimi territori, salvo che per gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità ovvero per motivi di salute. Sono comunque consentiti gli spostamenti strettamente necessari ad assicurare lo svolgimento della didattica in presenza nei limiti in cui la stessa è consentita
.....
f) fermo restando lo svolgimento in presenza della scuola dell’infanzia, della scuola primaria, dei servizi educativi per l’infanzia di cui all’articolo 2 del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 65 e del primo anno di frequenza della scuola secondaria di primo grado, le attività scolastiche e didattiche si svolgono esclusivamente con modalità a distanza. Resta salva la possibilità di svolgere attività in presenza qualora sia necessario l’uso di laboratori o in ragione di mantenere una relazione educativa che realizzi l’effettiva inclusione scolastica degli alunni con disabilità e con bisogni educativi speciali, secondo quanto previsto dal decreto del Ministro n. 89 dell’istruzione 7 agosto 2020, e dall’ordinanza del Ministro dell’istruzione n. 134 del 9 ottobre 2020, garantendo comunque il collegamento on line con gli alunni della classe che sono in didattica digitale integrata.

ART. 14 DISPOSIZIONI FINALI (art. 12 nel testo firmato)

1. Le disposizioni del presente decreto si applicano dalla data del 5 novembre 2020 [ma la data è stata posticipata di un giorno - n.d.r.] in sostituzione di quelle del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 24 ottobre 2020, e sono efficaci fino al 3 dicembre 2020.
2. Le disposizioni del presente decreto si applicano alle Regioni a statuto speciale e alle Province autonome di Trento e di Bolzano compatibilmente con i rispettivi statuti e le relative norme di attuazione.

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Scarica gli Allegati al DPCM 3 novembre 2020

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Una sintesi delle disposizioni è pubblicata anche sul sito del Ministero dell'Istruzione.

TESTO DPCM FIRMATO IL 3 NOVEMBRE 2020

Nel corso della conferenza stampa tenuta nella serata del 4 novembre il premier Conte ha fra l'altro reso nota l'attribuzione delle diverse regioni alle tre fasce che nel DPCM 3 novembre 2020 vengono individuate sulla base dei parametri che definiscono una situazione di rischio epidemiologico più o meno elevato.
Questa la distribuzione:

FASCIA ROSSA (art. 3)
Lombardia, Piemonte, Valle d'Aosta, Calabria

FASCIA ARANCIONE (art. 2)
Puglia, Sicilia

FASCIA GIALLA
Veneto, Trentino Alto-Adige, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Toscana, Emilia-Romagna, Umbria, Sardegna, Marche, Molise, Abruzzo, Lazio, Campania, Basilicata.

DPCM 24 ottobre 2020, cosa cambia per la scuola. Nuova nota del Capo Dipartimento Istruzione

Per la terza volta in dieci giorni il Governo, di fronte al forte aumento dei contagi da Covid-19, interviene con un DPCM che introduce nuove disposizioni o inasprisce quelle in precedenza emanate al fine di contenere quanto più possibile l’andamento dell’epidemia. Come di consueto, è stato lo stesso premier a presentare in conferenza stampa i contenuti del provvedimento, ampiamente ripresi da tutti gli organi di informazione.
Per quanto riguarda la scuola, le novità riguardano l’elevazione dal 50% al 75% della quota di attività da svolgere con modalità a distanza nella secondaria di II grado. Viene inoltre ribadita la necessità di rimodulare la gestione degli orari di ingresso e uscita degli alunni, anche con eventuali turni pomeridiani. Riproposta anche l’indicazione di fissare non prima delle ore 9 l’ingresso degli alunni, nella stessa formulazione contenuta nel DPCM 18 ottobre. Su tale indicazione era intervenuto il Capo Dipartimento Istruzione con una nota che ne afferma il carattere non prescrittivo, invitando a tenerne conto solo in presenza di “situazioni critiche e di particolare rischio, rappresentate da autorità sanitarie ed enti locali". Confermata anche la possibilità di svolgere in modalità telematica le elezioni degli organi collegiali, “nel rispetto dei principi di segretezza e libertà nella partecipazione alle elezioni”.
Diffusa in serata dal Capo Dipartimento Istruzione del Ministero una nota relativa alle modalità di attuazione di quanto prevede il DPCM 24 ottobre, nella quale si ricorda che la quota del 75% da destinare alla DDI è prescrittiva anche laddove siano state individuate in ambito regionale quote inferiori, e che gli adattamenti organizzativi conseguenti alle nuove disposizioni decorrono dal 27 ottobre.

DPCM 24 OTTOBRE 2020

NOTA DEL CAPO DIPARTIMENTO ISTRUZIONE

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Sul complesso delle misure contenute nel DPCM 24 ottobre 2020 scarica il volantone realizzato dalla CISL

Sul DPCM 18 ottobre 2020 una nota di parziali chiarimenti del Ministero

Nella serata di lunedì 19 ottobre il Ministero dell'Istruzione ha diffuso l'allegata nota con la quale si forniscono indicazione applicative delle nuove misure previste per la scuola nel DPCM del 18 ottobre al fine di contenere la diffusione del Covid 19. In particolare, per quanto riguarda i riferimenti ad una diversa articolazione dell’orario delle lezioni, la nota chiarisce che una revisione degli attuali orari è giustificata solo in presenza di “situazioni critiche e di particolare rischio, rappresentate da autorità sanitarie ed enti locali". Ciò vale anche per l’eventuale posticipo alle ore 9,00 dell’orario di ingresso, da disporre unicamente qualora lo richiedano le criticità legate a specifici contesti territoriali. Fuori dai casi appena descritti, non è necessario modificare orari di entrata e uscita, orari settimanali dei docenti, turni delle mense, orari di esercitazioni e laboratori e tutto quanto sia collegato alla scansione temporale definita dall’inizio dell’anno scolastico.
Quella sulla non obbligatorietà, per la scuola secondaria, di iniziare le attività didattiche alle ore 9 è a dire il vero l'unica precisazione rispetto a quanto la presentazione del DPCM e la stessa formulazione del testo avevano lasciato intendere: su altri aspetti, invece, permane la necessità di ulteriori chiarimenti, in particolare per quanto riguarda le modalità di elezione degli organi collegiali (con quali piattaforme gestire il voto segreto? È possibile farlo senza rivedere la tempistica?) e la gestione delle situazioni di quarantena nelle quali la didattica in presenza si riveli impraticabile, ma che andrebbero declinate più puntualmente in relazione a una casistica estremamente variegata.
Il rischio - ma è quasi una certezza, vista anche la perdurante refrattarietà del Ministero a valorizzare sedi e occasioni di reale confronto - è che le scuole e chi le dirige si ritrovino a dover affrontare e risolvere da sole ogni sorta di difficoltà.

LA NOTA DEL MINISTERO

Il nuovo DPCM 18 ottobre 2020

Presentato dal premier Conte nella conferenza stampa di domenica sera è stato varato il DPCM 18 ottobre 2020, che contiene nuove misure di contrasto alla diffusione del contagio da Covid 19, integrando a tal fine quello emesso solo cinque giorni prima.
L'Ufficio Sindacale/Legale della CISL Scuola ha predisposto una scheda di lettura del provvedimento, su cui comunque si renderanno necessari ulteriori approfondimenti, ferma restando la necessità di attivare opportune sedi di confronto con l'Amministrazione, come da tempo richiesto dalla CISL Scuola e dalle altre organizzazioni sindacali.
Non si preannuncia agevole, infatti, la gestione degli orari di lezione, alla luce del vincolo posto dal DPCM di riarticolarli prevedendo che l'ingresso avvenga non prima delle ore 9, così come va meglio chiarito il punto relativo alla possibile gestione on line del voto per il rionnovo degli organi collegiali, anche considerata la ristrettezza dei tempi a disposizione per dotarsi delle necessarie applicazioni software.
In allegato il DPCM e la scheda CISL Scuola.

DPCM 18 OTTOBRE 2020

SCHEDA CISL SCUOLA

Assenze e permessi del personale scolastico alla luce delle disposizioni anti Covid 19

Fra le misure adottate a più riprese in relazione all’emergenza per la pandemia da Covid 19 alcune riguardano la disciplina delle assenze e dei permessi del personale scolastico. L’Ufficio Sindacale/Legale della CISL Scuola propone in un’apposita scheda un quadro riepilogativo delle diverse tipologie di assenza fornendo per ciascuna di essa i riferimenti normativi essenziali e brevi note di chiarimento. La scheda è aggiornata alle disposizioni del DL 104/2020 ("decreto agosto") con le modifiche e integrazioni apportate in sede di conversione in legge.

SCHEDA ASSENZE E PERMESSI

Nuove misure per l'emergenza, il DPCM 13 ottobre 2020. Scheda CISL Scuola

Firmato il nuovo DPCM che intregra le misure di contrasto alla diffusione del contagio da Covid 19. Il varo del provvedimento, destinato alla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, è avvenuto nelle prime ore del 13 ottobre 2020.
In allegato il testo del decreto e degli allegati e una scheda dell'Ufficio Sindacale/Legale della CISL Scuola sui punti che riguardano più direttamente il settore scuola.

DPCM 13 OTTOBRE 2020

ALLEGATI

SCHEDA CISL SCUOLA

Emergenza prorogata al 31 gennaio 2021. DL 125, delibera CDM, Nota MI

Nei giorni scorsi il Governo ha varato nuove disposizioni in materia di gestione dell'emergenza pandemica intervenendo con un decreto legge (n. 125 del 7 ottobre 2020) e con una Delibera del Consiglio dei Ministri in pari data, prorogando intanto al 31 gennaio 2021 lo stato di emergenza "in conseguenza del rischio sanitario connesso all'insorgenza di patologie derivanti da agenti virali trasmissibili". Col decreto legge vengono resi più stringenti gli obblighi connessi all'uso di dispositivi di protezione, a partire dalle mascherine che diventano obbligatorie anche in situazioni non previste in precedenza. Alle Regioni è consentito introdurre eventualmente disposizioni più restrittive di quelle emanate dal Governo centrale, mentre dovranno essere concordati con quest'ultimo eventuali norme meno restrittive.
Alla luce delle nuove disposizioni, il Ministero ha ritenuto di diffondere una nota di precisazione del Capo Dipartimento Istruzione sull'utilizzo delle mascherine in ambito scolastico.
In allegato la nota del Ministero e una scheda sintetica sui nuovi provvedimenti predisposta dall'Ufficio Sindacale.

NOTA MI 1813/2020

SCHEDA DI LETTURA PROVVEDIMENTI

Posti aggiuntivi ("Organico COVID"): quanti sono?

Con due successivi provvedimenti di legge (DL 34/2020 e DL 104/2020) sono state stanziate risorse per la scuola, finalizzate fra l'altro alla sottoscrizione di contratti a tempo determinato, sia di personale docente che di personale ATA, per far fronte al fabbisogno di posti derivante dalla comprovata necessità di organizzare le attività con gruppi più ristretti di alunni, in deroga alle norme sul numero minimo e massimo per classe, o per aumentate esigenze di vigilanza.
Le somme a tal fine utilizzabili (€ 879.840.000,00 ex DL 34 più €. 823.500.000,00 ex. DL/104) sono state ripartite agli Uffici Scolastici Regionali sulla base di criteri e con indicazioni sulle modalità di utilizzo contenuti nell’Ordinanza Ministeriale 83 del 5 agosto 2020.
Gli importi assegnati agli UU.SS.RR. sono stati definiti con due distinti Decreti Interministeriali (MEF e MI), il primo dei quali porta la data del 10 agosto, il secondo del 27 agosto).
Non esiste una quantificazione precisa dell’organico aggiuntivo, che potrà essere rilevata soltanto a consuntivo, in quanto il numero dei posti attivabili dipende dalla tipologia di personale assunto, valutato il fabbisogno indicato dalle scuole agli Uffici Regionali.
I decreti interministeriali riportano fra l’altro il costo mensile mediamente stimato per ogni singolo profilo dell’area docente e dell’area ATA: ciò consente di ipotizzare, sulla base delle risorse complessivamente disponibili, il numero di contratti attivabili dalle scuole.
A scopo meramente indicativo, la CISL Scuola ha prodotto una elaborazione nella quale, ipotizzando che si intendano assumere complessivamente 20.000 collaboratori scolastici, si deduce che con le risorse residue sarebbe possibile sottoscrivere 59.371 contratti per insegnanti di scuola primaria o dell’infanzia. Naturalmente si tratta di valori suscettibili di variazioni anche notevoli, il numero dei posti attivabili con l'organico Covid dipenderà infatti dalla tipologia di contratti ai quali si renderà effettivamente necessario fare ricorso.

Gestione dei lavoratori "fragili", in una nota le indicazioni del Ministero dell'Istruzione. Una scheda CISL Scuola

Con una nota a firma del Capo Dipartimento Istruzione del Ministero (n. 1585 dell'11 settembre 2020) sono state fornite indicazioni in merito alla gestione del personale in condizioni di fragilità, dando applicazione - per quanto riguarda il settore scuola - a quanto contenuto nella circolare interministeriale n. 13 del 4 settembre 2020 (Ministero della Salute e Ministero del Lavoro). La nota è stata oggetto di confronto con i sindacati nella serata di giovedì 10 settembre e ciò ha consentito di introdurre significative integrazioni e modifiche rispetto alla stesura in origine predisposta dall’Amministrazione.
Appare senz’altro opportuna e condivisibile la scelta di fare riferimento, per quanto riguarda la gestione del personale riconosciuto come temporaneamente inidoneo allo svolgimento delle mansioni previste per il proprio profilo, al CCNI sottoscritto nel 2008 in materia di utilizzazione del personale in condizione di inidoneità temporanea o permanente. Ciò consente, infatti, di evitare il ricorso all’istituto delle assenze per malattia, che non viene dunque intaccato per quanto riguarda i limiti temporali che ne regolamentano la fruizione.
La condizione di “fragilità” consegue ad un accertamento medico, avviato su istanza del dipendente interessato e svolto con le procedure indicate dalla nota. Questa prevede anche, esplicitamente, la copertura con nomina di supplente dei posti che si rendono disponibili per utilizzo in altri compiti del personale dichiarato temporaneamente inidoneo alle mansioni del profilo.
Nel rimandare alla scheda illustrativa predisposta dall'Ufficio Sindacale CISL Scuola per quanto riguarda un approfondimento dei contenuti della circolare, si esprimono invece forti riserve per quanto riguarda il trattamento del personale con contratto a tempo determinato, in quanto non rientrante nella disciplina contrattuale sugli inidonei assunta a riferimento; per tale personale, il riconoscimento di una condizione di fragilità che comporta una certificazione di inidoneità alle mansioni costringe a ricorrere al solo istituto dell’assenza per malattia, che ai sensi delle disposizioni contrattuali vigenti consente una tutela molto limitata. Ciò determina una discriminazione dei lavoratori precari rispetto a quelli con contratto a tempo indeterminato, che appare oltre tutto in netto contrasto con le norme comunitarie; vanno pertanto individuate in sede legislativa misure idonee a garantire parità di trattamento per tutto il personale, evitando che vi sia chi viene a trovarsi nella condizione di dover scegliere tra il diritto alla salute e il diritto al lavoro.

NOTA MINISTERIALE 1585

SCHEDA CISL SCUOLA

Lavoratori e alunni "fragili", test, riunioni: una scheda della CISL Scuola

La CISL Scuola ha predisposto una scheda che riporta in sintesi alcune indicazioni desumibili dal quadro normativo di riferimento riguardo a lavoratori e alunni in condizione di fragilità, effettuazione dei test sierologici, modalità di svolgimento delle riunioni degli organi collegiali. Prosegue l'impegno dell'organizzazione per sostenere, anche offrendo strumenti di supporto al complesso lavoro delle istituzioni scolastiche autonome e dei dirigenti scolastici, l'obiettivo di un ritorno nella massima sicurezza possibile alle attività didattiche in presenza.

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Riapertura delle scuole in sicurezza: una check-list degli adempimenti e delle misure da adottare

La riapertura delle scuole in sicurezza, obiettivo cui anche la CISL Scuola intende dare un proprio fattivo contributo, presuppone l'adozione di misure che sono state a vario titolo indicate in documenti di diversa natura, in particolare in quelli del CTS, nelle Linee Guida contenute nel DM 39/2020, in quelle sulla Didattica Digitale Integrata e nel Protocollo Nazionale sulla sicurezza.
Al fine di sostenere il notevole impegno cui saranno chiamati in modo particolare i dirigenti scolastici nell'imminenza dell'avvio delle attività, la CISL Scuola ha predisposto una check-list nella quale vengono evidenziati adempimenti e misure da adottare sulla cui corretta attivazione è opportuno procedere a una puntuale verifica.
Si tratta di uno strumento orientativo, da integrare con tutto ciò che si può desumere dalle specificità di ogni situazione e dalle indicazioni a vario titolo fornite dalle Autorità competenti.

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Assenze a seguito di positività ai test anti covid, ordinanza n.18/2020

Con l’ordinanza n. 18 del 28 luglio 2020 il Commissario Straordinario per l’emergenza Covid 19, Domenico Arcuri, invita il Dipartimento della Funzione Pubblica - Presidenza del Consiglio dei Ministri e l’INPS, per quanto di rispettiva competenza, a chiarire - anche con opportune integrazioni alle circolari già emesse – che per il personale docente e non docente delle scuole pubbliche e private e dei servizi educativi per l'infanzia, il periodo di assenza dal lavoro dopo l'eventuale esito di analisi sierologiche per la ricerca di anticorpi specifici nei confronti del virus SARS-CoV-2 e l'acquisizione del risultato del test molecolare per la diagnosi dell'infezione, “sia equiparato, previa presentazione di idoneo certificato medico rilasciato dal medico di medicina generale e/o dalla ASL competente, al periodo della quarantena, ai fini del riconoscimento del trattamento economico previsto dalla normativa vigente”.

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Le misure riguardanti la scuola nel DL 104/2020 ("decreto agosto")

È stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 14 agosto 2020 il DL 104/2020, cosiddetto “Decreto Agosto”, contenente misure urgenti per il sostegno e il rilancio dell'economia. Dei 115 articoli sono tre quelli che riguardano in modo particolare il settore scuola: l’art. 32 (Misure per l’edilizia scolastica, per i patti di comunità e per l’adeguamento dell’attività didattica per l’anno scolastico 2020-2021), il 34 (Rifinanziamento del Commissario Straordinario) e il 48 (Incremento risorse per le scuole di province e città metropolitane).
L’Ufficio Sindacale e l’Ufficio Legale della CISL Scuola li riportano in una scheda di lettura con brevi note di commento.

VAI ALLA SCHEDA

Protocollo di sicurezza per il rientro a scuola al 1° settembre 2020

Firmato nella mattina del 6 agosto 2020, a conclusione di un lungo e complesso confronto fra Sindacati e Amministrazione, il Protocollo per garantire l'avvio dell'anno scolastico in sicurezza.
Si tratta di un presupposto fondamentale per il ritorno alle attività in presenza: vengono infatti definite regole e criteri da seguire per l'organizzazione delle attività, insieme a strumenti e procedure per prevenire i rischi di contagio e fsr fronte a eventuali emergenze di carattere sanitario.
Insieme al Protocollo si fornisce altra utile documentazione.

PROTOCOLLO DI SICUREZZA

DOCUMENTO TECNICO CTS

VERBALE CTS 22 GIUGNO 2020

VERBALE CTS 7 LUGLIO 2020

 

DL 83/2020 - Proroga emergenza fino al 15 ottobre

Emanato in data 30 luglio 2020 il Decreto legge n. 83/2020 col quale viene disposta la proroga al 15 ottobre 2020 dello stato di emergenza.
L'Ufficio Sindacale e l'Ufficio Legale della CISL Scuola hanno predisposto una scheda di lettura dei contenuti del provvedimento.

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SCARICA IL DECRETO

DPCM 11 giugno 2020

Emanato in data 11 giugno 2020 il nuovo DPCM contenente le misure finalizzate al contenimento del contagio da Covid-19. Per quanto riguarda la scuola, confermata la sospensione delle attività educative e didattiche in presenza, fatto salvo quanto previsto per lo svolgimento degli esami di Stato conclusivi del II ciclo (art. 1, c. 1, lettera q).
Confermato il ricorso alle attività didattiche a distanza, mentre una novità riguarda lo svolgimento delle riunioni degli organi collegiali, che potranno anche svolgersi in presenza ove siano garantite le misure riguardanti il distanziamento fisico e, di conseguenza, la sicurezza del personale convocato.
Prevista, nei periodi di chiusura delle scuole, la possibilità per l'ente proprietario dei locali di concederli, d'intesa con le istituzioni scolastiche, a enti che gestiscono attività attività ludiche, ricreative, educative non scolastiche né formali, con l'ausilio di personale qualificato, previa adozione di protocolli di sicurezza conformi alle indicazioni allegate al DPCM e con obbligo di provvedere ai necessari interventi di pulizia e igienizzazione.
Confermato l'obbligo di esporre in tutte le sedi scolastiche avvisi informativi sulle misure di prevenzione igienico sanitarie (art. 3, c. 1, lettera c).

SCARICA IL DPCM 11 GIUGNO 2020

Protocollo Ministero Sindacati per esami di Stato in sicurezza

Creare le condizioni perché il ritorno alle attività scolastiche in presenza avvenga in condizioni di massima sicurezza, a partire dagli esami di maturità, su cui si è focalizzato il confronto fra sindacati e Amministrazione per la definizione di un Protocollo d'intesa volto a garantire, qualora avvengano in presenza, un loro svolgimento in piena osservanza delle misure precauzionali di contenimento e contrasto del rischio di epidemia di COVID-19. Al riguardo sono state predisposte dettagliate indicazioni da parte del Comitato Tecnico Scientifico della Protezione Civile; il documento redatto dal CTS, con cui vi è stata la possibilità di un confronto diretto, tiene conto anche di osservazioni e proposte formulate dalle organizzazioni sindacali, in base alle quali è stato modificato e integrato. Una sua rigorosa applicazione è l'obiettivo al centro del protocollo di intesa sottoscritto oggi col Ministero, in un incontro cui ha preso parte direttamente la Ministra Azzolina. Il Protocollo individua sedi e modalità attraverso cui assicurare un costante monitoraggio della situazione a diversi livelli, prevedendo a tal fine un tavolo permanente nazionale e tavoli permanenti regionali, cui prenderanno parte, oltre all'Amministrazione e ai sindacati, anche rappresentanti degli enti locali, dei Servizi di igiene epidemiologica, della Croce Rossa e della Protezione Civile operanti sul territorio. Prevista inoltre l'attivazione delle relazioni sindacali in ogni istituto, con intese finalizzate all'attuazione del protocollo stesso. 

PROTOCOLLO

DOCUMENTO CTS

CONVENZIONE MINISTERO-CRI

SCHEDA DI LETTURA CISL SCUOLA

D-L 19 maggio 2020 n° 34 (Decreto Rilancio)

Dopo una gestazione lunga e travagliata, è stato finalmente pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 128 del 19 maggio 2020 - Serie generale il Decreto Legge 34 (Decreto Rilancio) contente misure urgenti in materia di salute, sostegno al lavoro e all’economia, nonché di politiche sociali connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19.
Gli articoli da 230 a 235 (Capitolo VIII) contengono in modo specifico le misure in materia d'istruzione, ma riguardano il personale scolastico anche altri articoli e in particolare quelli che ridefiniscono istituti attinenti la sfera dei congedi parentali.

DECRETO LEGGE 19 MAGGIO 2020 N. 34

DPCM 17 maggio 2020

Firmato dal Presidente del Consiglio, con la controfirma del Ministro della Salute, il DPCM 17 maggio 2020 contenente disposizioni per la fase che a partire dal giorno successivo, 18 maggio, vedrà l'allentamento dei vincoli alla mobilità e la ripresa di molte attività produttive finora sospese: negozi al dettaglio, servizi alla persona, bar e ristoranti, pur se col rispetto di rigorose norme di prevenzione dei rischi di contagio.
Per la scuola restano in vigore le modalità lavorative in atto (didattica a distanza, lavoro agile per il personale ATA, quest'ultimo previsto dal DL 18/2020 come modalità lavorativa ordinaria fino alla cessazione dello stato di emergenza epidemiologica da Covid 19), così come si conferma la sospensione delle riunioni di organi collegiali in presenza.
Le misure del DPCM sono efficaci fino al prossimo 14 giugno.

DPCM 17 MAGGIO 2020

DECRETO-LEGGE 16 maggio 2020, n. 33 

È stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale Serie Generale n.125 del 16-05-2020 il decreto legge 16 maggio 2020, n. 33, contenente ulteriori misure urgenti per fronteggiare l'emergenza epidemiologica da COVID-19.
Si attende ora la pubblicazione del DPCM attuativo, oggetto di un serrato e difficile confronto con le Regioni che si è protratto anche successivamente allo svolgimento della conferenza stampa di presentazione, trasmessa in diretta TV nella serata del 16 maggio.

DECRETO LEGGE 16 MAGGIO 2020 N. 33

Conversione in legge del DL 18/2020 ("Cura Italia")

Pubblicata sul Supplemento ordinario alla “Gazzetta Ufficiale„ n. 110 del 29 aprile 2020 - Serie generale la legge 24 aprile 2020 n. 27, di conversione con modifiche del DL 18/2020 (cd. Cura Italia).


LEGGE 24 APRILE 2020 N. 27

DPCM 26 aprile 2020

Pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale Serie Generale n.108 del 27-04-2020 il DPCM 26 aprile 2020 contenente Ulteriori disposizioni attuative del decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6, recante misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell'emergenza epidemiologica da COVID-19, applicabili sull'intero territorio nazionale.

DPCM 26 APRILE 2020

Nuovo protocollo condiviso del 24 aprile 2020 su salute e sicurezza

Definito fra Governo e parti sociali, in data 24 aprile 2020, un nuovo protocollo nazionale sulla sicurezza e salute per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid -19, che dovrà essere applicato in tutti i luoghi di lavoro per garantire la ripartenza in sicurezza delle attività produttive. L’accordo integra quello già sottoscritto il 14 marzo scorso, cui erano seguite il 25 marzo alcune correzioni chieste dai sindacati nell’elenco delle attività escluse dal blocco. Il nuovo protocollo è finalizzato alla gestione della fase di ripresa delle attività produttive prevista a partire dal 4 maggio, una fase estremamente delicata e che va condotta con la massima attenzione. 

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Conversione DL 22/2020, "memoria" CISL Scuola in audizione

Precise e puntuali proposte emendative, ma cogliendo anche l’occasione per sollecitare una più generale riconsiderazione del tema reclutamento. Questo il senso dell’intervento che Maddalena Gissi, a nome della CISL Scuola, ha svolto il 22 aprile 2020 nel corso dell’audizione informale dei sindacati presso la Commissione 7ª del Senato sul disegno di legge di conversione del decreto 22/2020, contenente misure straordinarie in materia di conclusione dell’anno scolastico 2019/20 e di ordinato avvio dell’anno scolastico 2020/21.
Come di consueto, è stata consegnata una "memoria" scritta, depositata agli atti della Commissione, nella quale sono sviluppate in dettaglio tutte le questioni che non potevano certamente trovare spazio in modo esaustivo nei cinque minuti concessi per ogni intervento dei rappresentanti sindacali.

MEMORIA AUDIZIONE SENATO 22 APRILE 2020

DPCM 10 aprile 2020, proroga al 3 maggio delle misure restrittive

È pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale (Serie Generale, n. 97 del 11.04.2020) il DPCM 10 aprile 2020 con il quale il Presidente del Consiglio dispone l'ulteriore proroga delle misure di contenimento anticontagio già oggetto di precedenti decreti (8, 9, 11, 22 marzo e 1° aprile), mantenute in vigore fino al prossimo 3 maggio.
Continuano ad essere applicate anche eventuali misure più restrittive decise dalle singole regioni.

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Misure urgenti per la scuola, scheda di lettura del DL 8 aprile 2020 n. 22

La Segreteria Nazionale CISL Scuola (Ufficio Sindacale e Legale) ha predisposto una scheda di lettura del D-L 8 aprile 2020, n. 22 contenente “Misure urgenti sulla regolare conclusione e l'ordinato avvio dell'anno scolastico e sullo svolgimento degli esami di Stato”, pubblicato in pari data sulla Gazzetta Ufficiale Serie Generale n.93.

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Circolare 2/2020 del Ministero della Pubblica Amministrazione

Il Ministero per la Pubblica Amministrazione, in data 1° aprile, ha emanato la circolare n. 2/2020 avente ad oggetto “Misure recate dal decreto-legge 17 marzo 2020 n. 18, recante Misure di potenziamento del Servizio sanitario nazionale e di sostegno economico per famiglie, lavoratori ed imprese connesse all’emergenza epidemiologica da Covid 19”.
Il Ministero, questa circolare, ha inteso fornire alle amministrazioni orientamenti applicativi con riferimento alle norme che interessano il lavoro pubblico, per chiarirne, nell’ambito della funzione di indirizzo e coordinamento, la portata ed assicurare una omogenea e corretta applicazione delle stesse in tutti gli uffici. Naturalmente, come già avvenuto con precedenti disposizioni della Funzione Pubblica, le indicazioni vanno adattate alle specificità del settore scuola; non è pertanto da escludere una nota in tal senso del Ministero dell'Istruzione.
Insieme al testo della CM firmata dalla ministra Fabiana Dadone, una scheda di lettura predisposta dalla Segreteria Nazionale CISL Scuola (Ufficio Legale).

C.M. 2/2020 MINISTERO PUBBLICA AMMINISTRAZIONE

SCHEDA CISL SCUOLA

Risorse per didattiche a distanza, pulizia, dispositivi igiene e sicurezza

Portano la data del 26 marzo due decreti ministeriali con i quali sono state assegnate risorse alle scuole per finalità diverse ma comunque legate alla gestione dell'emergenza da coronavirus.

Il DM 26 marzo 2020 n. 186 fissa i criteri di ripartizione agli istituti del sistema pubblico di istruzione (scuole statali e paritarie) del 43,5 milioni di euro destinati ai sensi del Decreto-legge 17 marzo 2020 n. 18 all'acquisto di materiali per pulizie straordinarie e di dispositivi per l'igiene e la prevenzione da contagio di cui dotare personale e alunni.

Il DM 26 marzo 2020 n. 187 provvede a ripartire la dotazione di la ripartizione alle scuole degli 85 milioni di euro stanziati col decreto - legge 17 marzo 2020 n. 18 per l'emergenza coronavirus (Allegato 1), indicando per ciascuna istituzione le risorse spettanti e specificandone le tre diverse finalità di destinazione (piattaforme e strumenti, fornitura dispositivi, formazione docenti). Ripartito inoltre fra le diverse regioni (Allegato 2) il contingente di 1000 unità di personale assistente tecnico di cui all’articolo 120, comma 4, dello stesso decreto-legge.

Con la nota prot. 562 del Dipartimento per le risorse umane, finanziarie e strumentali, diffusa in data 28 marzo 2020, il Ministero dell’Istruzione fornisce Indicazioni operative per le Istituzioni scolastiche ed educative riguardo all’applicazione del D.L. 17 marzo 2020, n. 18, con particolare riferimento a quanto lo stesso decreto prevede agli artt. 77 (pulizia straordinaria degli ambienti scolastici), 107 (differimento dei termini amministrativo-contabili) e 120 (strumenti per la didattica a distanza).

Accordo Governo Sindacati, ridotto l'elenco delle attività ammesse

In una lettera inviata a tutte le strutture territoriali e di categoria, la segretaria generale della CISL, Annamaria Furlan, riferisce sull'andamento del confronto col Governo che ha consentito di individuare importanti punti di intesa in ordine alla individuazione delle produzioni e servizi da considerare essenziali e quindi esclusi dalla sospensione delle attività decisa col DPCM 22 marzo 2020. Risolti mollti dei problemi posti con forza dalle organizzazioni sindacali e recuperata una modalità di gestione della crisi valorizzando le sedi di confronto e di condivisione.

LETTERA FURLAN

Nuovo DPCM 22 marzo 2020, le attività bloccate e quelle consentite

Firmato dal Presidente del Consiglio e controfirmato dal Ministro della Salute il DPCM 22 marzo 2020, col quale viene disposta la sospensione di tutte le attività produttive industriali e commerciali ad eccezione di quelle indicate in un apposito allegato al decreto. La sospensione decorre dal 23 marzo e fino al 3 aprile, ferma restando la possibilità di provvedere entro il 25 marzo alle attività necessarie ad attuare la sospensione, compreso lo smaltimento di merce in giacenza.
Introdotto anche il divieto alle persone di spostarsi al di fuori del comune in cui attualmente si trovano, salvo che per comprovate esigenze lavorative, di assoluta urgenza o per motivi di salute. Continua a essere sospeso l'accesso a musei e biblioteche, mentre i servizi di istruzione sono erogabili solo a distanza.
Le disposizioni si aggiungono a quelle del DPCM 11 marzo 2020 e dell'ordinanza del Ministro della Salute del 20 marzo 2020, i cui termini di efficacia sono prorogati al 3 aprile.
Riguardo all'elenco delle attività di cui è consentita la prosecuzione le confederazioni CGIL, CISL e UIL ne hanno denunciato un eccessivo ampliamento rispetto a quanto era stato indicato alle parti sociali e al Paese, dicendosi pronte a proclamare lo stato di mobilitazione in tutte le categlorie che non svolgono attività essenziali, senza escludere la possibilità di proclamare lo sciopero generale.

DPCM 22 MARZO 2020

ALLEGATO 1

Formazione Professionale e Scuola non statale nel decreto "Cura Italia"

Predisposta a cura della Segreteria Nazionale CISL Scuola una scheda di lettura delle disposizioni del DL 17 marzo 2020 n. 18 ("Cura Italia") di particolare interesse per i settori della Formazione Professionale e della Scuola non statale.

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Istruzioni operative per applicazione DL "Cura Italia" nella scuola

Il Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e di formazione del Ministero dell'Istruzione fornisce, con la nota 392 del 18 marzo 2020, istruzioni applicative del decreto legge "Cura Italia" (Dl 17 marzo 2020, n. 18) nell'ambito dell'organizzazione dei servizi scolastici, dando attuazione al principio affermato nel decreto per cui il lavoro agile deve intendersi, in questa fase di emergenza, come l'ordinaria modalità di svolgimento dell'attività lavorativa.
La nota dispone che i plessi scolastici in cui non vi siano strutture amministrative essenziali per il funzionamento dell’amministrazione devono essere chiusi; per la sede principale, l’apertura deve essere limitata alle esigenze indifferibili e il cui svolgimento non può essere effettuato in forma agile.
La nota dà inoltre indicazioni per quanto riguarda le supplenze già in atto, tutte confermate, e per la stipula di eventuali altri contratti di supplenza, la cui attivazione è subordinata al fatto che l'interessato disponga di una propria dotazione strumentale per lo svolgimento dell’attività lavorativa a distanza, dotazione che all'occorrenza potrà essere fornita dalla scuola con la modalità del comodato d'uso.
Si rimanda infine a ulteriori comunicazioni per quanto riguarda le graduatorie da utilizzare ai fini del conferimento degli incarichi agli assistenti tecnici di cui all'art. 120, comma 4, del decreto Cura Italia.
Rimandiamo, per altri aspetti del DL 18/2020, alla scheda predisposta dall'Ufficio Sindacale e Legale della CISL Scuola.

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Decreto "Cura Italia", schede di lettura della CISL Scuola

La Segreteria Nazionale CISL Scuola (Ufficio Sindacale Legislativo) ha predisposto una scheda di lettura delle principali disposizioni del decreto legge 17 marzo 2020 n. 18 ("Cura Italia"), con particolare attenzione a quelle riguardanti il settore scuola o comunque di interesse anche per il personale scolastico.

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Nota del Capo Dipartimento Istruzione del MI su Didattica a Distanza

Diffusa nella serata del 17 marzo 2020 la nota prot. 388 del Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e di formazione avente per oggetto "Prime indicazioni operative per le attività didattiche a distanza".
La nota, diopo avere richiamato in premessa le ragioni che, stante la situazione di sospensione delle attività scolastiche in presenza, impongono l'attivazione di modalità di didattica a distanza, e averne sommariamente descritto gli aspetti essenziali, si sofferma con paragrafi specifici su temi diversi: la questione privacy, la progettazione delle attività, le azioni per alunni con disabilità, DSA e BES non specificati, la valutazione degli alunni.
Ci riserviamo di ritornare in seguito con più dettagliate note di commento.

Protocollo condiviso per la salute e la sicurezza sui posti di lavoro

Sottoscritto un Protocollo condiviso di regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid-19 negli ambienti di lavoro. Nel Protocollo, afferma la segretaria generale della CISL Annamaria Furlan in una sua lettera alle strutture dell'Organizzazione, "si afferma il principio della continuità del lavoro, solo se fondata sul diritto alla salute e alla sicurezza delle lavoratrici e dei lavoratori".
È in corso la procedura di sottoscrizione, che avviena a distanza dato che la trattativa si è svolta in modalità telematica e si è conclusa solo nella notte fra il 13 e 14 marzo.
È un protocollo molto chiaro e dettagliato - scrive sul sito della CISL Annamaria Furlan - che ora va attuato in tutte le aziende ed in tutti i luoghi di lavoro. Definisce con chiarezza tutto quello che le imprese sono obbligate a fare, coinvolgendo i rappresentanti sindacali, per contenere la diffusione del virus e tutelare la salute e la sicurezza dei lavoratori in questa fase di grave emergenza sanitaria, anche utilizzando un periodo di sospensione della produzione e delle attività”.
"È stata una lunga notte di discussione, ma alla fine è prevalso un senso di comune responsabilità e di positiva unità che ci porterà ad adottare tutte quelle soluzioni straordinarie ed urgenti che potranno favorire il contrasto nei luoghi di lavoro alla diffusione del virus in ragione delle specificità di ogni singola realtà produttiva e delle situazioni territoriali. La nostra priorità rimane quella di tutelare la salute ed il reddito di tutti i lavoratori italiani".
"È un risultato molto importante in una fase che impone a tutti massima responsabilità nel garantire, prima di ogni altra cosa, la sicurezza e la salute dei lavoratori e delle lavoratrici" - sottolineano Cgil, Cisl, Uil in una nota congiunta, ribadendo che la salute di chi lavora è per le tre confederazioni "un’assoluta priorità che deve precedere qualunque altra considerazione economica o produttiva".

Diffusa anche un'articolata nota di commento dalla Confederazione.

Didattica a distanza, una scheda di orientamento a cura della CISL Scuola

«Per una “Didattica a Distanza” equa e sostenibile Nuove opportunità per innovare e includere». È il titolo della nuova scheda, dopo quelle dedicate nei giorni scorsi alle modalità di lavoro agile e all'organizzazione delle attività del poersonale ATA, predisposta dalla segreteria nazionale CISL Scuola (Ufficio Sindacale - Legale) per offrire indicazioni e punti di orientamento nella complessa fase dell'emergenza coronavirus e delle sue ricadute sul funzionamento delle attività scolastiche.
Dopo una premessa di ordine generale, la scheda si sofferma in modo puntuale sulle norme di riferimento per l'attivazione di modalità di didattica a distanza, con riferimento specifico al personale coinvolto, all'attività di coordinamento del dirigente scolastico, al ruolo dei consiglio di classe. Seguono indicazioni riguardanti la valutazione degli alunni, il monitoraggio delle attività e l'utilizzo del registro elettronico.
In chiusura alcuni cenni essenziali alle problematiche del trattamento dati e della tutela della privacy.

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Direttiva 2/2020 Funzione Pubblica

Firmata dalla ministra della Pubblica Amministrazione, Fabiana Dadone, la Direttiva 2/2020, registrata dalla Corte dei Conti in data 12 marzo 2020, contenente ulteriori indicazioni in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19 nelle pubbliche amministrazioni.
Di notevole importanza l'affermazione del ricorso al lavoro agile come modalità ordinaria di svolgimento della prestazione lavorativa nelle pubbliche amministrazioni. Un principio di cui crediamo di debba necessariamente tenere conto anche rispetto al lavoro nelle istituzioni scolastiche. A rafforzare il concetto, il richiamo alla necessità di "un ripensamento da parte delle pubbliche amministrazioni in merito alle attività che possono essere oggetto di lavoro agile, con l’obiettivo prioritario di includere anche attività originariamente escluse".
Nel merito delle modalità di prestazione delle attività lavorative, la Direttiva invita a "ricorrere alle modalità flessibili di svolgimento della prestazione lavorativa anche nei casi in cui, a fronte dell’indisponibilità o insufficienza di dotazione informatica da parte dell’amministrazione, il dipendente si renda disponibile ad utilizzare propri dispositivi, garantendo in ogni caso adeguati livelli di sicurezza e protezione della rete secondo le esigenze e le modalità definite dalle singole pubbliche amministrazioni".
Ribadita infine la necessità di rendere disponibili prodotti per l'igiene e, qualora lo prescriva l'autorità sanitaria, strumenti atti alla prevenzione del contagio (mascherine, guanti, ecc.), di cui curare approvvigionamento e distribuzione.

Sospensione delle Prove INVALSI 2020

Su Invalsiopen, sito ufficiale dell’area prove nazionali, è stata pubblicata la seguente comunicazione, intitolata "Sospensione delle Prove INVALSI 2020":
A seguito della sospensione delle attività didattiche il calendario delle Prove della scuola secondaria sarà riformulato.
L’INVALSI conferma il proprio impegno ad adottare tutte le misure necessarie, in base alle indicazioni che saranno fornite dalle autorità competenti e di concerto con le scuole e con l’amministrazione scolastica, per facilitare il riavvio delle attività.
Tutti gli aggiornamenti relativi alla sospensione e alla ripresa delle Prove INVALSI 2020 saranno resi disponibili tempestivamente sul Sito invalsi.it e sul Sito dell’Area Prove INVALSIopen. Per informazioni sono attivi il call center per le scuole e la mail dedicata proveinvalsi@invalsi.it
".

DPCM 11 marzo 2020, tutta l'Italia diventa zona rossa

Ennesimo decreto del Governo che estende all'intero Paese le misure eccezionali per contenere e contrastare la diffusione da coronavirus. Possibilità di accesso solo a limitati servizi ritenuti essenziali (alimentari, farmacie, banche, assicurazioni), chiusura con rare eccezioni di tutti i pubblici esercizi legati alla ristorazione.
I contenuti del nuovo DPCM sono stati anticipati in una conferenza stampa del Presidente del Consiglio nella serata di mercoledì 11 marzo 2020.

DPCM 11 marzo 2020

Schede CISL Scuola su organizzazione lavoro ATA e modalità di lavoro agile

La CISL Scuola (Ufficio Sindacale e Ufficio Legale) hanno messo a punto due schede di lettura delle disposizioni riguardanti l'organizzazione del personale ATA nella fase di sospensione delle attività didattiche, alla luce di quanto indicato nella Nota 10 marzo 2020 n. 323 del Capo Dipartimento Istruzione del MI, e l'attivazione delle modalità di "lavoro agile" cui fa riferimento la Nota 6 marzo 2020 n. 278 dei Capi Dipartimento Istruzione e Risorse.
Sono stati inoltre predisposti quattro modelli riguardanti:

SCHEDA N. 7 - ISTRUZIONI OPERATIVE ORGANIZZAZIONE ATA

SCHEDA n. 8 - MODALITÀ DI LAVORO AGILE

Dal Ministero indicazioni operative per la gestione del personale ATA

Firmata dal Capo Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e formazione la Nota 10 marzo 2020 prot. 323 con la quale si forniscono dettagliate indicazioni operative per la gestione del personale ATA in questa fase di emergenza. Ribadito in modo molto chiaro che "le disposizioni perseguono l'obiettivo di limitare allo stretto necessario lo spostamento delle persone al fine di contenere la diffusione dell'epidemia da Covid-19",  la nota sottolinea che "ogni accortezza che si indirizzi in questa direzione non solo è lecita e legittima, ma anzi è doverosa".
Seguono istruzioni riguardanti diverse tipologie di personale e specifiche situazioni. Importante il richiamo all'art. 1256 del Codice Civile in materia di mancata prestazione lavorativa resa temporaneamente impossibile.

DPCM 9 MARZO 2020
Nuova stretta nelle misure anticontagio: estese a tutta Italia le disposizioni riguardanti Lombardia e altre province.

Annunciata in conferenza stampa dal premier Conte l'adozione di nuove e più drastiche misure di contrasto alla diffusione del contagio da coronavirus: da domani le disposizioni che nel DPCM 8 marzo 2020 riguardavano la regione Lombardia e 14 province (vedi art. 1 del DPCM) saranno estese all'intero territorio nazionale. In attesa di conoscere il testo del provvedimento, anticipiamo che riguarderà tutte le scuole d'Italia la sospensione delle attività educative e didattiche fino al 3 aprile.

SCARICA IL DPCM 9 MARZO 2020

Nuova Circolare del Ministero dell'Istruzione - Applicazione DPCM 8 marzo 2020

Diffusa nella tarda serata di domenica 8 marzo una nuova circolare a firma del Capo Dipartimento per il sistema di istruzione e del Capo Dipartimento Risorse Umane e Finanziarie contenente istruzioni per l'applicazione delle misure contenute nel DPCM emanato in pari data. L'obiettivo è contemperare le esigenze di funzionalità degli uffici e della didattica con quelle impellenti di evitare ogni rischio di ulteriore diffusione del contagio da coronavirus. Sospese fino al 3 aprile tutte le riunioni di organi collegiali in presenza, riduzione delle prestazioni del personale ausiliario, adozione prevalente di attività a distanza sia per la didattica che per la gestione amministrativa.

CIRCOLARE 279 DELL'8 MARZO 2020

NOTA UNITARIA SU LIMITAZIONE PRESENZA ATA

DPCM 8 MARZO 2020

Emanato in data 8 marzo un nuovo DPCM contenente misure di contrasto al contagio da virus COVID-19. Individuate come zone ad alto rischio di contagio, per le quali si introducono ulteriori misure restrittive, l'intera regione Lombardia e le province di Modena, Parma, Piacenza, Reggio Emilia, Rimini, Pesaro e Urbino, Alessandtia, Asti, Novara, Verbano - Cusio - Ossola, Vercelli, Padova, Treviso e Venezia. Per quanto riguarda le attività scolastiche, il decreto ne dispone la sospensione fino al 3 aprile.
Le altre misure, riguardanti l'intero territorio nazionale, ricalcano sostanzialmente quelle del precedente DPCM 4 marzo 2020.
Resta però da chiarire, con la massima urgenza, se le nuove disposizioni debbano intendersi integrative o sostitutive di quelle che in precedenza avevano previsto, per i comuni della cosiddetta zona rossa, la chiusura delle scuole e non la sola sospensione delle attività educative e didattiche.
A chiedere maggiore chiarezza rispetto ad alcuni punti del decreto è anche la segretaria generale CISL Annamaria Furlan, che paventando il rischio di vedere aumentare confusione e incertezza, richiama il Governo a mettere immediatamente in chiaro chi è titolato a "comprovare l'esigenza lavorativa" delle persone e ad esplicitare meglio le regole sullo spostamento delle merci.

Scarica il DPCM 8 MARZO 2020

Scarica la NOTA UNITARIA DEI SINDACATI

Particolari disposizioni applicative per la scuola della Direttiva 1/2020 del Ministro della P.A.

Pubblicata in tarda serata la circolare prot. 278 del 6.3.2020, firmata congiuntamente dal Capo Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e formazione e dal Capo Dipartimento Risorse Umane Finanziarie e Strumentali, con la quale vengono date dal Ministero dell'Istruzione indicazioni applicative, rivolte in modo specifico al settore scuola, della Direttiva 1/2020 del Ministro della Pubblica Amministrazione.
Queste alcune delle indicazioni:

  • favorire, in via straordinaria ed emergenziale, in tutte le situazioni ove ciò sia possibile, il diritto all’istruzione attraverso modalità di apprendimento a distanza, adottate dalle istituzioni scolastiche nell’ambito della propria autonomia, ottimizzando le risorse didattiche del registro elettronico e utilizzando classi virtuali e altri strumenti e canali digitali per favorire la produzione e la condivisione di contenuti
  • annullamento delle riunioni degli organi collegiali nelle scuole in cui è stata disposta la chiusura; laddove vi è semplice sospensione, si raccomanda ai dirigenti scolastici “una attenta valutazione in merito alla necessità di convocazione dei predetti organi, evitando convocazioni non improcrastinabili”
  • possibilità per il Dirigente scolastico di attivare modalità di “lavoro agile” per il personale ATA, in presenza di determinate condizioni (disponibilità a domicilio della necessaria strumentazione, reperibilità telefonica, prestazioni misurabili e quantificabili)
  • accesso scaglionato agli uffici di segreteria, con adeguato distanziamento e areazione dei locali
  • svolgimento in modalità telematica delle iniziative di formazione
  • riprogrammazione del calendario di svolgimento delle prove INVALSI

Il nuovo DPCM del 4 marzo 2020 su emergenza coronavirus

Il nuovo DPCM firmato dal premier Conte nella serata di mercoledì 4 marzo 2020 contiene disposizioni che integrano e in qualche caso sostituiscono quelle emanate in precedenza, in generale intensificando le azioni volte a contenere la diffusione del contagio da virus COVID-19. Le nuove disposizioni, che riguardano l’intero territorio nazionale, restano in vigore fino al 3 aprile, salvo che non siano previste espressamente scadenze diverse, come nel caso della sospensione delle attività educative e didattiche, in vigore fino al 15 marzo.

Di seguito una sintesi delle disposizioni, evidenziando quelle che riguardano in modo particolare il mondo della scuola.

Art. 1

  • Stop a manifestazioni, eventi o spettacoli che non consentano il distanziamento minimo di 1 metro (lettera b)
  • Stop a eventi sportivi. Sport di base e attività motorie solo rispettando indicazione del distanziamento minimo di 1 metro (lettera c)
  • Sospensione attività didattica e educativa fino al 15 marzo, ad eccezione dei corsi postuniversitari sanitari (lettera d)
  • sospesi i viaggi di istruzione e le uscite didattiche comunque denominate (lettera e)
  • certificazione medica obbligatoria per assenze oltre i 5 giorni (lettera f)
  • attivazione didattica a distanza (lettera g)
  • lavoro agile anche in assenza di accordi individuali (lettera n)

Art. 2
Comma 1

  • raccomandazione a non uscire di casa alle persone anziane o immunodepresse (lettera b)
  • esposizione in tutte le scuole delle indicazioni di misure igienico sanitarie (lettera c)
  • materiale disinfettante in tutte le strutture (lettera f)
  • interventi di sanificazione dei mezzi di trasporto (lettera h)
  • obbligo di comunicare al dipartimento di prevenzione e al medico di famiglia provenienza o transito in zone ad elevato rischio (lettera i)

Comma 2 e seguenti: modalità di intervento delle autorità sanitarie relative alla prescrizione della permanenza domiciliare

Art. 3

Affidamento ai Prefetti delle attività di monitoraggio sull’osservanza delle misure

Art. 4

  • disposizioni in vigore fino al 3 aprile, ove non diversamente indicato nelle singole misure (comma 1)
  • cessano di produrre effetti gli artt. 3 e 4 del DPCM 1° marzo (comma 2)
  • restano in vigore le misure di cui agli art. 1 e 2 del DPCM 1° marzo, cui si sommano quelle più restrittive introdotte col nuovo DPCM (comma 3)

D.L. 2 marzo 2020 n. 9

È stato pubblicato in data 2 marzo 2020 sulla Gazzetta Ufficiale il nuovo Decreto legge recante "Misure urgenti di sostegno per famiglie, lavoratori e imprese connesse all'emergenza epidemiologica da COVID-19" (DL 2.3.2020 - n.9). Di seguito le misure che interessano in particolare il settore scuola.
L'articolo 32 prevede la deroga ai 200 giorni di lezione per la validità dell'anno scolastico nei casi in cui le istituzioni scolastiche siano chiuse o abbiano previsto la sospensione delle attività didattiche a seguito delle note misure di contenimento.
Sempre all'articolo 32 viene prevista la riduzione dei termini necessari per il superamento del periodo di formazione e prova. L'articolo 20, come già anticipato dalla nota del 29 febbraio del Ministero dell'istruzione indica le modalità previste per la presa di servizio per i lavoratori ex LSU oggetto delle procedure di internalizzazione.
L'articolo 19 stabilisce che le assenze dei dipendenti pubblici (compreso il personale della scuola ) per malattia o quarantena o permanenza domiciliare con sorveglianza attiva dovute al COVID -19 sono equiparate a ricovero ospedaliero e pertanto non soggette alla cosiddetta "trattenuta Brunetta". Viene inoltre precisato che i periodi di assenza dal lavoro dovuti alle misure di contenimento del COVID- 19 costituiscono servizio prestato a tutti gli effetti di legge.
L'articolo 28 prevede il rimborso delle spese relative alla sospensione dei viaggi e delle iniziative di istruzione o la possibilità di richiedere un voucher di pari importo da utilizzare nell'anno in corso.

DPCM 1° MARZO 2020 - ULTERIORI DISPOSIZIONI

È stato emanato nella serata di domenica 1° marzo 2020 un nuovo Decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri (DPCM 1/3/2020), composto di 6 articoli e tre allegati, contenente ulteriori disposizioni volte a contenere il contagio da “coronavirus”. Rimandando alla lettura integrale del provvedimento e degli allegati, ne evidenziamo alcuni punti fornendo al riguardo anche essenziali indicazioni di comportamento. Poiché il quadro dei provvedimenti in materia di misure anticontagio è molto articolato, comprendendo accanto alle disposizioni del Governo centrale anche quelle delle autorità di governo regionale e locale, è bene comunque consultare anche i siti delle singole Regioni, che riportano quasi sempre anche utili indicazioni operative.
Il Dpcm del 1/3/2020 distingue i provvedimenti di chiusura delle scuole da quelli di sospensione delle attività didattiche. In caso di chiusura, tutto il personale (docente, ATA e dirigente) non può e non deve recarsi a scuola, mentre in caso di sospensione dell’attività didattica, vanno considerate diverse situazioni.
I docenti, per disposizione contrattuale, non devono recarsi a scuola, tranne che per lo svolgimento di eventuali attività funzionali programmate. Va da sé che, essendo la ratio dei provvedimenti quella di contenere le occasioni di contagio, è quanto mai opportuno che gli incontri non urgenti ed indifferibili siano rinviati, anche in relazione alle responsabilità del dirigente scolastico nella qualità di datore di lavoro ai sensi del Dl.gs. 81/2008.
Qualora le attività collegiali fossero indifferibili ed urgenti, è bene tenere presente di quanto il dpcm specifica riguardo allo svolgimento di incontri e riunioni, raccomandando di privilegiare modalità di collegamento da remoto. Altrettanto fa la Direttiva 1/2020 emanata da Funzione pubblica, secondo la quale gli eventi aggregativi di qualsiasi natura devono privilegiare modalità telematiche o eventualmente assicurare un adeguato distanziamento dei lavoratori, condizione difficile da garantire, non solo durante lo svolgimento dell’incontro, ma anche nella fase di accesso ed uscita dalla sede di riunione.
Per quanto concerne la presenza di personale ATA a scuola, la Direttiva 1/2020 della Funzione Pubblica prevede che siano privilegiate modalità flessibili di prestazione lavorativa, favorendo tra i destinatari di tali misure i lavoratori portatori di patologie che li rendono maggiormente esposti al contagio, coloro che si avvalgono dei servizi pubblici per raggiungere la sede lavorativa e i lavoratori sui quali grava la cura dei figli a seguito dell’eventuale contrazione dei servizi di asilo nido e scuola dell’infanzia.
Devono inoltre essere regolate le modalità di accesso del pubblico alle segreterie scolastiche anche attraverso opportuni scaglionamenti.
Sarebbe quanto mai opportuna, in ogni caso, l'emanazione di linee guida del Ministero dell'Istruzione al fine di inquadrare in modo specifico tutte le problematiche, a partire dalle gite di istruzione organizzate oltre il 15 marzo e dalle modalità operative con cui assicurare in tutte le realtà coinvolte dall'emergenza forme di educazione a distanza opportunamente certificate.

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Sul DPCM 1/3/2020 la CISL Scuola ha predisposto una specifica scheda di lettura.

SCHEDA CISL SCUOLA E FAQ MINISTERIALI

Sulle problematiche inerenti le ricadute in ambito scolastico delle disposizioni riguardanti l'emergenza coronavirus, la CISL Scuola ha predisposto una scheda di approfondimento relativa alla gestione delle assenze del personale, alla possibile attivazione di forme di "lavoro smart", ai viaggi di istruzione.
Nel frattempo è stata attivata sul sito del Ministero dell'istruzione una sezione FAQ in cui vengono fornite le risposte ai quesiti che ricorrono con maggiore frequenza. La pagina è soggetta a progressivo aggiornamento con le risposte a nuove domande.

FAQ MINISTERO ISTRUZIONE

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I PRINCIPALI PROVVEDIMENTI DEL GOVERNO E DELLE REGIONI

A partire da domenica 23 febbraio 2020 sono state adottate misure urgenti al fine di contenere i rischi di diffusione del coronavirus, essendo stata accertata la presenza di focolai di contagio in alcune aree del Paese. Ciò è avvenuto sia con provvedimenti assunti a livello centrale, con l’emanazione di un decreto legge (D.L. 23 febbraio 2020, n. 6) - cui dare attuazione con successivi Decreti del Presidente del Consiglio dei Ministri (DPCM) - pubblicato in Gazzetta Ufficiale nella stessa data ed entrato immediatamente in vigore, sia attraverso ordinanze riguardanti singole Regioni (quasi sempre emesse dal Ministero della Salute d’intesa col Presidente della Regione interessata), che hanno disposto fra l’altro la sospensione delle attività scolastiche dal giorno successivo e per l’intera settimana seguente.
Questi in dettaglio i provvedimenti:

Porta la data del 24 febbraio l’ordinanza n. A001/2020/125456/1 del Presidente della Provincia di Trento che dispone la sospensione delle attività didattiche dal 25 al 29 febbraio.

Sul sito della Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome viene aggiornato continuamente l’elenco dei provvedimenti assunti dalle Regioni anche in data successiva a quella del 23 febbraio, tra cui quella della Regione Marche, sulla quale erano state avanzate riserve in sede di Governo.

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Di seguito un breve cenno alle disposizioni adottate a livello centrale, evidenziando sinteticamente quelle che riguardano in modo specifico la scuola.

Decreto legge 23 febbraio 2020 n. 6

  • art. 1: elenco delle disposizioni che possono essere adottate, tra cui sospensione delle attività educative e scolastiche, sospensione dei viaggi di istruzione e delle uscite didattiche
  • art. 2: possibilità di prevedere altre misure idonee allo scopo di contenere la diffusione del contagio
  • art. 3: previsione di dpcm per adozione delle misure previste dall’art. 1

Dpcm 23 febbraio 2020
Misure urgenti per i comuni delle regioni Lombardia e Veneto (indicati in apposito allegato, 10 in Lombardia e 1 in Veneto) individuati come focolai di contagio, a partire dal divieto di allontanamento dagli stessi. 

Dpcm 25 febbraio 2020
Ulteriori misure di contenimento della diffusione del contagio:

  • sospensione attività sportive nei comuni delle regioni Emilia Romagna, Friuli V. G., Lombardia, Veneto, Liguria e Piemonte
  • sospesi fino al 15 marzo 2020 "i viaggi di istruzione, le iniziative di scambio o gemellaggio, le visite guidate e le uscite didattiche comunque denominate”. Trova applicazione il diritto al recesso del viaggiatore prima dell’inizio del pacchetto di viaggio
  • ripristino, fino al 15 marzo 2020, dell’obbligo di certificato medico per la riammissione a scuola in caso di assenze per malattia superiori a cinque giorni, anche in deroga alle singole legislazioni regionali
  • possibilità di attivare modalità di didattica a distanza per il periodo di sospensione delle attività

Direttiva 1/2020
emessa dal Dipartimento Funzione Pubblica della Presidenza del Consiglio dei Ministri, a firma della Ministra Fabiana Dadone

  • Potenziare il ricorso a forme di “lavoro agile”
  • Obbligo di comunicare l’eventuale provenienza da zone definite a rischio
  • Ridurre gli “eventi aggregativi”, ridurre le occasioni di sovraffollamento anche adottando opportune “misure di distanziamento” (ad. es. nella fruizione dei servizi di mensa)
  • Disinfettare accuratamente i locali, rendere disponibili strumenti per igiene e pulizia della cute, massima pubblicità alle raccomandazioni utili per la prevenzione