La CISL apprezza le parole della ministra

22.05.2013 13:16

Se son rose, fioriranno. Anche se la cautela è d’obbligo, per un sindacato che conosce bene quanto possa essere talvolta ampio lo scarto tra parole e fatti, il dialogo con la ministra Carrozza parte nel migliore dei modi, addirittura con una certa sintonia anche nel modo in cui vengono sintetizzati alcuni messaggi. Liberare le risorse della scuola, ha affermato rispondendo ai giornalisti che l’attendevano all’ingresso dell’hotel Sheraton, sede del congresso della Cisl Scuola: ma è nel suo intervento davanti a una platea molto attenta che arrivano le dichiarazioni più apprezzate. La scuola non è un costo, ma un investimento. La logica dei tagli lineari come pessima esperienza da non ripetere, addirittura la figura del maestro unico usata come esempio per indicare scelte sbagliate a cui occorre rimediare. Passaggi che trovano una diretta rispondenza in alcuni di quelli contenuti nella relazione di Scrima. Anche la ragione che impedisce alla ministra di rimanere più a lungo ai lavori congressuali, cioè la sua necessità di raggiungere la nave della legalità in partenza da Napoli, è motivo di un caloroso applauso della platea, che ha ancora nelle orecchie l’appello contro la cultura mafiosa lanciato ieri dal registra Aurelio Grimaldi, intervenuto al congresso in virtù di un’antica amicizia con Francesco Scrima.

Firenze, 22 maggio 2013
UFFICIO STAMPA CISL SCUOLA