Scuola dell'Infanzia. Sezioni "primavera": un anticipo mascherato

12.06.2007 13:07

Si è svolto nel tardo pomeriggio di ieri, 11 giugno, un incontro informativo con il Vice Ministro della Pubblica Istruzione, Mariangela Bastico, e le Organizzazioni Sindacali.

Tra gli altri argomenti è stata presentata una bozza di accordo quadro da sottoporre alla "Conferenza Unificata Stato-Regioni", per la promozione di un'offerta educativa integrativa e sperimentale per i bambini dai due ai tre anni.

L'accordo, in sostanza, promuove l'istituzione di una nuova offerta educativa denominata "sezioni sperimentali" o "sezioni primavera", da aggregare agli asili nido e alle sezioni della scuola dell'infanzia, richiamando i commi 630 e 1259 dell'art. 1 della legge 296/2006 (Finanziaria 2007).

Secondo l'accordo, in particolari realtà territoriali (piccoli Comuni, frazioni, etc.) che rappresentano oltre il 65% del territorio nazionale, è possibile inserire piccoli gruppi di bambini dai 24 ai 36 mesi nelle sezioni della scuola dell'infanzia; tutto ciò senza le necessarie modifiche ordinamentali.

La CISL Scuola - nel corso dell'acceso dibattito che il Segretario Generale, Francesco Scrima, ha sostenuto con gli interlocutori ministeriali - ha ribadito le proprie posizioni, da sempre espresse rispetto agli anticipi anche con il precedente governo, contestando i contenuti della bozza di accordo nella quale in particolare si ravvisa:

  • il maldestro tentativo di inserire "alla spicciolata" bambini dai due ai tre anni nelle sezioni "primavera", peggiorando la norma morattiana;
  • il proposito di riportare la Scuola dell'Infanzia ad un compito essenzialmente custodialistico;
  • la destrutturazione dell'ordinamento di questa scuola;
  • la mortificazione della professionalità dei docenti.

La CISL Scuola, immediatamente attivatasi

  • si è dichiarata assolutamente contraria ad una operazione "fraudolenta", rifiutando l'accordo-quadro in quanto ritenuto inaccettabile.

Al termine dell'incontro, il Vice Ministro si è riservato di riesaminare il testo dell'Accordo e di promuovere un ulteriore incontro con le Organizzazioni Sindacali.