Misure straordinarie per i precari: dal Senato il sì definitivo al provvedimento - Comunicato stampa della CISL Scuola

18.11.2009 19:45

Il Senato ha approvato nella seduta odierna il testo del decreto-legge 134/09 nella stessa formulazione con cui lo stesso era stato licenziato dalla Camera; il decreto è quindi definitivamente convertito in legge. La CISL Scuola ha evidenziato in modo puntuale, nelle audizioni presso le competenti Commissioni Parlamentari, luci ed ombre di un provvedimento i cui contenuti sono stati notevolmente estesi nel corso della discussione alla Camera dei Deputati attraverso una nutrita serie di emendamenti che il Senato, anche per accelerare l'iter di conversione, ha scelto di confermare integralmente.

In modo particolare la nostra attenzione si è posta sulle misure straordinarie per i precari e sulle disposizioni volte a rimuovere il pesante contenzioso sulle graduatorie ad esaurimento.

Sul primo punto, registriamo positivamente l'ampliamento della platea dei beneficiari delle misure straordinarie a quanti hanno svolto, nel 2008/09, una supplenza di 180 giorni (il decreto legge prendeva in considerazione solo le supplenza annuali o fino al termine delle lezioni): il MIUR dovrà ora provvedere, come già annunciato, ad una riapertura dei termini per le nuove istanze di accesso ai benefici.

Sulla questione delle graduatorie, pur ritenendo positiva la soluzione indicata per le attuali graduatorie, di cui viene confermata la corretta compilazione, la CISL Scuola ribadisce le proprie forti riserve per l'evidente contraddizione che si determina prevedendo, per il prossimo aggiornamento, il ripristino della possibilità di inserimento "a pettine" in una diversa provincia.

Con la conversione in legge del decreto 134/09 si conclude l'iter di un provvedimento che la CISL Scuola ha sollecitato per dare immediate e concrete risposte ad una situazione di emergenza per il personale precario, al quale si assicurano alcune importanti tutele di natura giuridica ed economica.

Continua, tuttavia, l'impegno forte e determinato dell'Organizzazione per rimuovere alla radice le cause del precariato, attraverso una riduzione dell'entità e una revisione dei tempi della manovra sugli organici, che sta determinando oggi nella scuola una situazione insostenibile, e l'assunzione di precisi obiettivi di stabilizzazione del lavoro, attraverso la stipula di contratti a tempo indeterminato su tutti i posti vacanti e disponibili.

Roma, 18 novembre 2009