Scrima e Faverin: "Retromarcia del Governo su militare e studi universitari"
Nessuna modifica alla disciplina concernente il computo degli anni di studi universitari e di servizio militare riscattati ai fini contributivi: era una norma che interveniva senza alcun ritegno su un diritto pagato a caro prezzo dai lavoratori, per questo l'avevamo denunciata come inaccettabile e siamo quindi soddisfatti di vedere accolta la nostra richiesta di ritirarla; restano, tuttavia, altri punti della manovra da modificare e siamo mobilitati insieme a tutta la CISL per chiedere che le misure in corso di approvazione siano improntate a maggior equità.
Sul pubblico impiego e sulla scuola, in particolare, restano inaccettabili le disposizioni che mettono a rischio le “tredicesime”, quelle che ritardano di due anni il pagamento della buonuscita, l’abnorme “finestra” per chi lascia il servizio nella scuola, che può estendersi quasi fino a due anni dopo la maturazione dei requisiti.
Questi gli obiettivi su cui si concentra la nostra iniziativa, fatta anche di mobilitazioni mai fini a sé stesse ma mirate sempre ad ottenere precisi e concreti risultati. Un modo di “stare in campo” che ci fa essere interlocutori più credibili e più forti di chi continua a proporre solo azioni di mera protesta, generiche e inconcludenti.
Di fronte ad una manovra che appare ancora lontana dal corrispondere a criteri di doverosa equità, si pone ancora una volta la scelta: limitarsi a gridare il proprio sdegno o tentare, per quanto possibile, di correggerne i contenuti.
Noi non abbiamo dubbi su quale sia la strada giusta per un sindacato interessato prima di tutto, e soprattutto, a tutelare i lavoratori che rappresenta e organizza in assoluta autonomia.
Roma, 31 agosto 2011
Giovanni Faverin, segretario generale Cisl Fp
Francesco Scrima, segretario generale Cisl Scuola