Il Governo ritira la norma sui periodi di studio
Il Governo è orientato a ritirare l'ipotesi di escludere i periodi riscattati (corsi di studio e militare) dal computo dell'anzianità per chi raggiunge i 40 anni di contributi: questa la notizia diffusa poco fa dall'ANSA per cui l'Esecutivo - al lavoro sul testo della manovra - si appresta a far saltare la norma che prevede l'intervento sulle pensioni; in particolare, si starebbe valutando la costituzionalità del provvedimento che riguarda il mancato computo ai fini del calcolo dell'anzianità degli anni degli studi universitari e del servizio militare. Sempre secondo quanto si apprende, la questione potrebbe essere affrontata ''collegialmente", domani, probabilmente a margine della riunione del Consiglio dei Ministri.
"Le pensioni non si toccano. Il Governo ha accolto la nostra richiesta di stralciare la norma che avrebbe causato un danno al personale che aveva riscattato la laurea ed il servizio militare. Ci attendiamo ora ulteriori modifiche alla manovra nel segno dell’equità, della giustizia sociale e del taglio ai costi della politica”. Lo ha dichiarato il Segretario Generale della CISL, Raffaele Bonanni, aprendo i lavori del Comitato Esecutivo della Confederazione in corso a Roma.
Nel corso di una riunione congiunta delle segreterie, CISL e UIL avevano ribadito un giudizio di ''forte iniquità sociale'' delle modifiche alla manovra, a partire dall'intervento sulle pensioni che avevano chiesto, con grande determinazione, al Governo di ritirare. Ma CISL e UIL chiedono il ritiro anche per altre disposizioni, come quelle su "tredicesima mensilità" e "tfr", che rappresentano un inaccettabile accanimento punitivo nei confronti dei lavoratori pubblici, e quelle sulle finestre pensionistiche per gli addetti della scuola, che non tengono in considerazione le peculiarità del settore.
Per sostenere queste richieste CISL e UIL hanno proclamato - per i prossimi giorni - la mobilitazione generale di lavoratori e pensionati, a partire da un presidio del Senato organizzato per domani, 1° settembre; analoghe iniziative (manifestazione e presidio delle Prefetture) saranno effettuate nella settimana corrente in tutti i territori.