Furlan, la scuola bene comune da difendere. Basta insultare e aggredire i lavoratori
"La violenza ed il bullismo nelle scuole sono il sintomo di una degenerazione che sta invadendo le nostre comunità. Ma la scuola è un bene comune del paese. Ed un bene comune non si insulta ma si rispetta". Lo ha detto stasera la Segretaria Generale della CISL, Annamaria Furlan, a Rimimi all'Assemblea nazionale della CISL scuola.
"È dalla scuola che dobbiamo riprendere i fili per ritessere la coesione sociale indispensabile per far crescere il paese", ha detto la leader della CISL. "Se non si rispetta la scuola - ha sottolineato-, noi abbiamo perso la scommessa per il futuro del paese. La scuola, come il lavoro, sono stati troppe volte teatro di scontri e di speculazioni politiche. Adesso sono arrivate anche le violenze fisiche e le forme di intimidazione agli insegnanti ed al personale della scuola. Per questo come sindacato noi diciamo basta. Le elezioni per il rinnovo delle Rsu sono state un grande momento di partecipazione, la CISL è oggi il primo sindacato in termini di rappresentatività. Le proposte che abbiamo fatto in queste settimane nei posti di lavoro sono state condivise da tanti lavoratori che hanno votato la CISL scuola". "Adesso, ha aggiunto, dobbiamo andare avanti sulla nostra strada. Dobbiamo farci promotori di un grande processo di trasformazione e di valorizzazione della scuola italiana, della ricerca, dell'università, facendo stare insieme giovani ed anziani, famiglie e territori, disoccupati ed occupati. La scuola deve diventare il fulcro dello stare insieme", ha concluso. (AdnKronos, 03-MAG-18)