Darsi traguardi ambiziosi, saper fare i passi necessari per raggiungerli
Un sindacato che guarda lontano, ancorato a forti valori, che sa darsi obiettivi ambiziosi ma che sa anche fare i passi necessari per raggiungerli. Questo il ritratto della Cisl Scuola tracciato nella relazione introduttiva di Maddalena Gissi e rilanciato con forza nei numerosi interventi al dibattito dell’Assemblea Nazionale in corso a Napoli, nell’Aula Magna Storica dell’Università Federico II. “È un appuntamento atteso da anni, quello del rinnovo contrattuale: l’abbiamo fortemente voluto e ora che finalmente si apre la trattativa la nostra prima preoccupazione dev’essere quella di far fruttare al meglio l’occasione che ci siamo costruiti insieme alle altre organizzazioni rappresentative".
"Il negoziato è una sorta di momento della verità, in cui non contano le chiacchiere più o meno suggestive, in cui non vince chi la spara più grossa ma chi è capace di stare sul pezzo, di reggere il confronto avendo ben chiari i traguardi da raggiungere e anche la capacità e l’intelligenza di portare a casa il miglior risultato possibile. In questo senso la nostra storia parla per noi – ha detto la Gissi – una storia di intese cercate, volute e ottenute anche negli anni più duri per il mondo del lavoro e il mondo della scuola. Intese spesso contestate, ma che si sono tradotte in tutele importanti per il personale che rappresentiamo e per le sue retribuzioni".
"Ci è capitato spesso, come Cisl Scuola e come Cisl, di vedere riconosciuta ‘col senno di poi’ la bontà delle nostre scelte. Per fortuna nostra, e degli altri, noi cerchiamo sempre di agire 'col senno di prima': lo consideriamo un nostro preciso dovere”.
Che il contratto non possa essere risolutivo in un solo colpo di tutte le attese accumulatesi nel tempo, anche a causa di una produzione legislativa spesso destinata a creare problemi più che a risolverli, è una consapevolezza espressa anche da chi è intervenuto nel dibattito, ed è chiaro per tutti che per rimuovere il disagio vissuto oggi da chi lavora nella scuola, mettendo l’intero sistema in condizione di migliorare in efficacia e qualità, serve un piano di respiro più ampio, che assicuri oggi, con quanto chiediamo a questa legge di bilancio, e in prospettiva giusta attenzione e adeguati investimenti.
Per questo va messo in conto il mantenimento di una forte capacità di iniziativa sindacale nei confronti della politica anche col nuovo Parlamento e il nuovo Governo dopo le prossime elezioni. Netta la riaffermazione del valore dell’autonomia, principio fondante per un sindacato che non intende in alcun modo farsi risucchiare nelle dinamiche di una politica ancora troppo ripiegata su se stessa.