Primo incontro su pensionamenti al 1° settembre 2022, il Ministero vuole anticipare i tempi
Nel pomeriggio di oggi, 24 settembre, si è tenuto in video conferenza un incontro con la Direzione Generale del Personale del Ministero dell’Istruzione e i rappresentanti dell'INPS, nel quale sono state presentate le bozze del futuro Decreto e della Circolare ministeriale relativamente alle cessazioni dal servizio.
I testi dei documenti ricalcano quelli dell'anno precedente: unica ma molto rilevante novità il notevole anticipo ipotizzato circa le scadenze per la presentazione delle istanze di cessazione da parte del personale della scuola.
Il Ministero, infatti, intende porre come termine ultimo per la presentazione delle istanze da parte di tutte le tipologie di personale (docenti, compresi IRC, personale educativo e ATA) la data del 31 ottobre. Stesso termine dovrebbe essere osservato per la revoca delle istanze e per quanti intendano chiedere, avendone i requisiti, la trasformazione del rapporto di lavoro a tempo parziale con contestuale attribuzione del trattamento pensionistico. Resterebbe invece invariato il termine del 28 febbraio, stabilito nel contratto nazionale, per la presentazione delle domande di cessazione da parte dei Dirigenti scolastici.
La Cisl Scuola ha evidenziato come la previsione di tempi così ristretti possa determinare disagi e difficoltà per il personale interessato. Pur comprendendo le ragioni che inducono ad un anticipo consistente rispetto alle abituali scadenze, onde affrontare in modo più disteso tutte le altre procedure afferenti alla gestione del personale (mobilità, organici, assunzioni), il termine del 31 ottobre risulta eccessivamente stringente, tanto da far ritenere opportuno un suo differimento di almeno 10/15 giorni.
Per la CISL Scuola, occorrerebbe prevedere almeno 4 o 5 settimane di apertura delle funzioni, e soprattutto garantire che il funzionamento del sistema sia regolare per tutta la durata di apertura della “finestra” per la presentazione delle istanze.
Anche alla luce delle pregresse esperienze, andrebbero inoltre risolte le eccessive rigidità nello scambio di dati tra Polis e la gestione dei flussi da parte dell'INPS; in particolare, andrebbe prevista la possibilità di presentare un'ulteriore domanda nel caso di rigetto della prima per mancanza di requisiti.
Per ragioni di equità la CISL Scuola considera necessario estendere anche al personale docente di Religione Cattolica incaricato le disposizioni di legge che consentono al personale di ruolo di maturare i requisiti entro il 31 dicembre dell'anno del pensionamento.
La CISL Scuola ha inoltre chiesto all'Amministrazione di fornire precisazioni in merito alla gestione delle dimissioni dal servizio, senza diritto a pensione, presentate in corso d'anno.
L’Amministrazione, in chiusura dell’incontro, si è impegnata a tenere in considerazione la richiesta di rivedere le scadenze e a riprendere in successivi e specifici incontri altre questioni sollevate, previo approfondimento delle implicazioni di tipo legislativo.