LA SCUOLA COME SEGNO DI RIPRESA E DI SPERANZA - Ora serve un aiuto concreto: sospendere i "tagli" agli organici in Abruzzo
La scuola riprende a vivere nelle zone colpite dal terremoto: un segno di rinascita e di speranza a cui giustamente danno risalto tutti gli organi di informazione. Una speranza che adesso va sostenuta con atti concreti, perché le difficoltà e i problemi purtroppo non potranno risolversi in poche settimane.
Abbiamo apprezzato i primi decreti emanati dal Ministro per le scuole abruzzesi, così come la disponibilità ad un tavolo permanente sulle emergenze di quel territorio: oggi però si impone un'esigenza prioritaria, che è quella di sospendere, per l'Abruzzo e in particolare per la provincia dell'Aquila, la prevista riduzione dei posti in organico.
E' indispensabile per due ragioni molto semplici: la prima è garantire alla scuola abruzzese le risorse umane necessarie per operare in una condizione assolutamente straordinaria e anomala per quanto riguarda l'agibilità delle strutture; la seconda è evitare che si creino situazioni di soprannumerarietà che è impensabile individuare e gestire correttamente prima di aver verificato gli assetti di una rete scolastica gravemente sconvolta.
Chiediamo un atto che sarebbe al tempo stesso di solidarietà e di buon senso: la scuola abruzzese non può sopportare ulteriori disagi oltre ai danni già subiti.
Roma, 17 aprile 2009
Francesco Scrima, Segretario Generale CISL Scuola