Dal CSPI il parere sul DM del concorso straordinario (sc. infanzia e primaria)
Il Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione, nell’adunanza plenaria di martedì scorso, 9 ottobre, ha espresso il proprio parere sulla bozza di decreto ministeriale concernente la procedura del “concorso straordinario per titoli ed esami per il reclutamento di personale docente per la scuola dell’infanzia e primaria” di cui alla legge 96/2018 di conversione del cosiddetto “decreto dignità” che ha previsto, tra l’altro, la risoluzione della questione dei diplomati magistrali attraverso l'emanazione del bando di detto concorso straordinario per chi abbia svolto almeno due anni di servizio negli ultimi otto anni, presso le scuole statali.
Il CSPI, nel sottolineare l’urgenza della procedura concorsuale, "ha rilevato alcune discrepanze sostanziali opportunamente evidenziate nelle osservazioni all’articolato che si rimettono alla valutazione del MIUR".
In particolare, il Consiglio
- ha proposto alcune modifiche al testo del decreto al fine di avere un contenuto più chiaro e coerente rispetto alle previsioni legislative;
- ha evidenziato, sui requisiti di accesso, l’esigenza di definire in maniera più esaustiva la questione dei diplomi rilasciati dalle scuole ad indirizzo linguistico;
- ha proposto di togliere i limiti temporali previsti per la prova orale, chiedendo al contempo la correzione dei riferimenti ai programmi su cui verterà la prova medesima;
- ha posto all’attenzione del responsabili MIUR l’opportunità di prevede l’esonero dal servizio per i presidenti e i commissari, data l’urgenza della procedura.
Per quanto riguarda la tabella di valutazione dei titoli, il CSPI ha richiesto all'amministrazione:
- di prevedere un maggior punteggio da assegnare sia a chi è in possesso della laurea in Scienze della Formazione Primaria ovvero della specializzazione per l’insegnamento dell’Italiano L2, sia a chi ha superato un precedente concorso;
- di valutare il servizio svolto su posto di sostegno anche nella procedura concorsuale per posti di tipo comune.