Concorso ordinario di scuola dell’infanzia e primaria: il parere del CSPI
Il Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione, nell’adunanza plenaria di mercoledì scorso, 16 gennaio, ha espresso il parere sulle disposizioni (decreto e ordinanza) concernenti il “concorso per titoli ed esami per l'accesso ai ruoli del personale docente della scuola dell'infanzia e primaria su posto comune e di sostegno, le prove d'esame e i relativi programmi”.
Il Consiglio Superiore in premessa ha evidenziato che l'impianto concorsuale oggetto di parere sembra definire una separazione troppo marcata tra la procedura finalizzata all'accesso ai posti comuni e quella per i posti sul sostegno. Ciò potrebbe comportare il rischio di una netta separazione tra i due profili, con varie conseguenze, prima tra le quali quella relativa alla mobilità dei docenti tra i posti, al momento condizionata solo dall’aver assolto il vincolo di permanenza quinquennale sul posto di sostegno.
In ogni caso, il CSPI - per la dimensione sempre più ampia che il tema dell’inclusione scolastica ha assunto in questi ultimi anni - ritiene che i quesiti della prova scritta della procedura per i posti di sostegno debbano vertere anche su tematiche disciplinari, culturali e professionali proprie dell’insegnamento nella scuola primaria e dell’infanzia; parimenti, i quesiti della prova scritta e la prova orale della procedura per i posti comuni dovrebbero accertare anche conoscenze e competenze relative all'inclusione.
Il CSPI, nel merito dei provvedimenti (tabelle ed allegati compresi), ha avanzato varie proposte di integrazione e modifica del testo, condizionando l’espressione del parere favorevole all’accoglimento delle stesse.
Circa i requisiti dei componenti delle commissioni giudicatrici il Consiglio ha avanzato le seguenti osservazioni:
- necessità di revisione dei requisiti medesimi, viste le forti innovazioni intercorse, con contestuale rivalutazione dei compensi per i membri le commissioni medesime;
- forti perplessità rispetto all'utilizzo del personale ATA, i cui carichi di lavoro sono risultati fortemente accresciuti anche per effetto delle recenti modifiche normative. A tal proposito il CSPI, nel precedente proprio parere del 7.4.2016 aveva già evidenziato l’esigenza che la funzione di segretario delle commissioni giudicatrici dovesse essere svolta con esonero dal servizio.
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