Pensioni, sui "salvaguardati" preoccupante ritardo
Tra le tante problematiche legate alle nuove regole per il pensionamento, che interessano ovviamente anche il personale della scuola, una in particolare riguarda la situazione dei cosiddetti “salvaguardati”, cioè di coloro che ai sensi dell’art. 11-bis del decreto-legge 102/2013 possono avere l’opportunità (entro i limiti dei contingenti definiti in base a criteri stabiliti dall’INPS) di cessare dal servizio con i requisiti pre-Fornero qualora nel corso del 2011 abbiano fruito di congedi o permessi per assistenza di persone disabili.
Le richieste di fruizione del beneficio, per un totale di 2.500 soggetti che potranno goderne, dovevano essere inviate alle Direzioni Territoriali del Lavoro (il termine previsto per la presentazione delle domande era il 26 febbraio 2014) per essere successivamente graduate secondo criteri determinati dall'INPS.
Ad oggi, tuttavia, non si hanno indicazioni circa il numero di domande che potranno essere accolte; si è infatti ancora in attesa di una pronuncia definitiva da parte dell’Inps, sebbene le domande abbiano già superato il vaglio delle Direzioni Territoriali del Lavoro, cui spetta accertare la sussistenza dei requisiti richiesti. Spetta invece al datore di lavoro, nel nostro caso agli uffici scolastici periferici, fornire all’INPS i dati relativi all’anzianità contributiva degli aspiranti: il dubbio è che proprio su questo versante si sia in presenza di qualche ritardo, che andrebbe rapidamente recuperato data l’imminenza delle scadenze che riguardano le cessazioni del personale della scuola.
La Segreteria Nazionale si è pertanto attivata, chiedendo al Miur un incontro urgente, per sollecitare l’Amministrazione a sbloccare quanto prima la situazione, attraverso il reperimento dei dati a oggi mancanti e necessari all’INPS per la valutazione delle domande.