Maddalena Gissi conclude il convegno sul sistema integrato zero-sei
L'idea di fondo di un sistema organico, integrato, in grado di collegare i servizi all'Infanzia alla Scuola dell'infanzia può essere condivisibile, ma a solo a precise condizioni: salvaguardare l'dentità pedagogica e organizzativa della scuola dell'infanzia; garantire l'estensione dei servizi alla prima infanzia e la generalizzazione della Scuola dell'Infanzia; assicurare spazi di collegialità e condivisione; rendere disponibili risorse certe e stabili; rivisitare spazi e tempi, partendo dalla riduzione del rapporto docenti/alunni. Questi i punti che la Cisl Scuola ha voluto porre in evidenza sia nella relazione introduttiva della segretaria nazionale Ivana Barbacci, sia nelle comunicazioni dei gruppi di lavoro che hanno fatto seguito all’apprezzatissimo intervento di Giancarlo Cerini.
Da parte sua la senatrice Francesca Puglisi, che è anche responsabile scuola del partito di maggioranza, ha affermato di condividere la necessità di garantire il sostegno e la valorizzazione dell'identità pedagogico-organizzativo della scuola dell’infanzia quale dimensione significativa propria del segmento 3-6, senza ambiguità, sovrapposizioni o confusioni con il servizio all'infanzia proprio dei nidi (0-3), assumendo in questo senso un esplicito impegno, ribadito anche in termini più generali nei confronti di tutto il personale della scuola.
Non è mancato un accenno al rinnovo del contratto, che la categoria chiede e rivendica da tempo, e in questo senso la senatrice Puglisi si è detta d’accordo sull’urgenza di avviare quanto prima i tavoli di trattativa.
Il sistema integrato, secondo la Puglisi, sarà un'occasione anche per innalzare i livelli di qualità propri della scuola dell'Infanzia attraverso un significativo investimento di risorse certe e stabili, soprattutto per dare concreta risposte al bisogno di generalizzazione dei servizi sia per la prima infanzia 0-3 che per il segmento di istruzione da 3 a 6 anni, recuperando in particolare l’enorme svantaggio che vivono oggi le regioni del sud.
Nel suo intervento conclusivo la Segreteria Generale Cisl Scuola, Maddalena Gissi, dando atto della disponibilità manifestata dalla senatrice Puglisi a sostenere in molti punti le richieste emerse nel convegno, ha ribadito la necessità di aprire una nuova fase di positivo sviluppo delle relazioni sindacali.
“La politica abbandoni le pretese di autosufficienza che per troppo tempo ha manifestato, con esiti che sono sotto gli occhi di tutti. Non è mai venuto meno l'impegno della nostra organizzazione nel rappresentare le istanze ed i disagi profondi che il mondo della scuola vive, tuttavia sempre puntando a conquistare e praticare spazi e luoghi di confronto, quanto mai opportuni soprattutto in questa fase, per porre rimedio alle tante criticità della Legge 107. E insieme a questo il contratto – ha proseguito la Gissi – va assunto da tutti come vera priorità”.
Non sono mancati i richiami alle concrete emergenze che nel quotidiano vive chi lavora nella scuola dell’infanzia, emergenze che esigono concrete risposte: da un abbassamento del rapporto alunni/docenti, a un più deciso contrasto al precariato in un settore escluso dal piano straordinario di assunzioni. Un impegno preciso, infine, per garantire quote di organico potenziato anche per un segmento del sistema d'istruzione di cui anche l’OCSE da tempo segnala l’importanza come fattore fondamentale di successo formativo.