Formazione in servizio: darsi le giuste priorità, garantire trasparenza
Il resoconto delle attività di formazione in servizio finanziate dal MIUR nel triennio 2009-11 solleva più di una perplessità. Non sempre sono chiari i criteri di scelta delle tematiche, manca un riscontro sugli esiti.
Per la Cisl Scuola va data priorità a iniziative che coinvolgano tutto il personale (dagli obblighi contrattuali - passaggi di profilo per gli ATA – alla formazione in ingresso dei neoassunti, alla riconversione in attività di sostegno dei docenti in esubero, alle misure di accompagnamento al riordino, al supporto alle innovazioni – lingua inglese per i docenti di scuola primaria – CLIL). Le scelte dell'Amministrazione, invece, troppo spesso privilegiano interventi di nicchia e non sostengono adeguatamente il ruolo che in via generale il personale della scuola svolge nell’azione cosiddetta “frontale” della didattica.
La Cisl Scuola, con un'articolata nota della Segreteria Nazionale, chiede che siano resi noti i criteri con cui sono state individuate le istituzioni scolastiche elette a gestore delle iniziative nazionali, nonché la tipologia di strumento (convenzione, contratto, atto di affido, etc.) utilizzata per l’assegnazione dei finanziamenti. Chiede inoltre che sia rivisto il piano delle iniziative del 2011, revocando gli impegni finanziari per le iniziative di formazione non coerenti con le priorità indicate e destinandoli alla riconversione dei docenti in esubero e/o alle attività formazione in servizio promosse dalle istituzioni scolastiche.
Indispensabile, per la Cisl Scuola, pubblicizzare in modo difuso e trasparente, utilizzando a tal fine il sito del MIUR, tutte le iniziative messe in atto da soggetti pubblici e privati.