Maestro unico e tagli in tutti gli ordini di scuola. Prima chiamata alla mobilitazione

09.09.2008 20:24
Categoria: Comunicati Stampa

I lavoratori della scuola sono chiamati ad un'intensa campagna di mobilitazione non solo per opporsi a una manovra di inaudita pesantezza, ma anche per riscattare il dibattito sulla scuola dai livelli di grossolana superficialità che lo contraddistinguono. Questa la conclusione della riunione odierna che ha visto la presenza di tutti i segretari regionali dell'organizzazione per la messa in cantiere di una prima fase di iniziative, che si avvieranno con diffuse assemblee sui luoghi di lavoro, preparatorie di successive azioni condotte a livello nazionale.

Nel frattempo alle strutture periferiche è affidato il compito di mettere in campo iniziative unitarie in sede locale, che traguardino anche un ampio coinvolgimento delle famiglie, chiamando in causa altresì tutti i soggetti politico-istituzionali presenti sul territorio.

Netto è il dissenso della CISL Scuola per provvedimenti legislativi che - intervenendo su curricoli, tempo scuola, aumento degli alunni per classe, riduzione delle sedi scolastiche - puntano a falcidiare gli organici, operando un vero e proprio stravolgimento in negativo del nostro sistema di istruzione.

Attraverso la cancellazione di un collaudato ed efficiente modello organizzativo, viene inferto per mere esigenze di bilancio un duro colpo alla scuola primaria, nonostante il prestigio che le è riconosciuto anche in ambito internazionale.

Ma gli effetti saranno comunque pesanti per tutti gli ordini e gradi di scuola, chiamati a dare il proprio "contributo" ad una manovra che ridurrà di 87.000 unità gli insegnanti e di circa 45.000 il personale ATA, vanificando le attese di migliaia di lavoratori precari.

La voce della scuola è più seria e più importante di quella di improvvisati esperti in pedagogia e di nostalgici "passatisti" che stanno imperversando sui mezzi di comunicazione: la voce della scuola deve esprimersi e deve essere ascoltata.

Roma, 9 settembre 2008

Dichiarazione di Francesco Scrima, Segretario Generale CISL Scuola