In sciopero il 9 dicembre sanità e amministrazioni pubbliche centrali e locali. Contratto, sicurezza, stabilità del lavoro
“Continuerò tutti i giorni a compiere il mio dovere, chiedo però al Governo di rivedere le sue scelte e rinnovare dignitosamente il mio contratto, che non è un privilegio ma un Diritto”. Così si legge nella cartolina che i lavoratori della sanità, delle amministrazioni centrali e di quelle locali indirizzano al Governo in occasione dello sciopero indetto dalle Federazioni di comparto di CISL, CGIL e UIL per mercoledì 9 novembre.
Oltre al rinnovo del contratto, le richieste avanzate dalle federazioni del lavoro pubblico riguardano la stabilizzazione del personale precario e maggiore sicurezza negli ambienti di lavoro che vedono il personale, in particolare nel settore della sanità, in prima linea nel fronteggiare l’emergenza covid. “Non siamo eroi a fasi alterne, siamo sempre stati in prima fila nella lotta al virus e continueremo a farlo. È ora di dare una risposta chiara a tutte le lavoratrici e lavoratori pubblici”.