Tavolo nazionale sulla sicurezza, incontro per il settore zero-sei
Venerdì 4 dicembre si è svolto un ulteriore incontro del Tavolo nazionale per la sicurezza dedicato alle problematiche del settore zero-sei anni. Oltre al Dipartimento per le risorse umane e finanziarie, hanno partecipato alla riunione rappresentanti del CTS, del Ministero della Salute e dell’Inail. È stata l’occasione per porre sul tavolo numerose questioni riguardanti in modo particolare l’utilizzo dei DPO e i tracciamenti operati dai Dipartimenti di prevenzione.
Organizzazioni sindacali e altri soggetti di rappresentanza (enti gestori, famiglie, ecc.) hanno anche evidenziato non poche criticità nell’organizzazione degli spazi e nelle possibilità di corretta areazione degli ambienti, oltre ad aspetti relativi allo svolgimento dei servizi di refezione e alla difficoltà nel sostituire i docenti assenti per quarantena. La CISL Scuola ha richiesto che sia valutata la possibilità di screening sulla popolazione scolastica, anche ricorrendo alla protezione civile e coinvolgendo eventualmente l’esercito.
Il Prof. Villani, responsabile dell'Unità Operativa Complessa di Pediatria Generale e Malattie Infettive dell'Ospedale Pediatrico Bambino Gesù e componente del CTS, ha riferito dati che attestano un numero molto basso di casi di contagio relativi a bambini nella fascia di età considerata. Quanto alla possibilità che un bambino infetti altre persone, ha affermato che si tratta di un rischio molto contenuto e che per questa ragione il Cts ha ritenuto non necessario l’utilizzo di mascherine da parte degli alunni della scuola dell’infanzia. Ha chiarito infine che la mascherina chirurgica può essere considerato un adeguato mezzo di protezione delle vie aeree per il personale della scuola, considerando che si tratta dello stesso dispositivo utilizzato dal personale ospedaliero.
La dottoressa Petyx, intervenuta in rappresentanza del dott. Iavicoli dell’Inail, ha richiamato il principio della proporzionalità delle misure di prevenzione, ricordando che comunque la Valutazione del Rischio può prevedere l’adozione di ulteriori tipologie di Dpi. Ha tuttavia sottolineato la necessità che si utilizzino Dpi validati e certificati: le mascherine trasparenti, ad esempio, utilizzate per consentire la lettura del labiale da parte degli alunni non udenti, non soddisfano gli standard tecnici di riferimento e si appannano rapidamente, facendo venir meno la ragione stessa per cui vi si ricorre. Per quanto riguarda la misurazione della temperatura, la dottoressa Petyx ha voluto sottolineare come una temperatura corporea nei parametri non garantisca di per sé l’assenza di contagio, stante la possibilità di casi asintomatici. Per questo la rilevazione sistematica della temperatura all’ingresso degli edifici scolastici, oltre a non essere risolutiva, potrebbe indurre un falso senso di sicurezza con conseguente allentamento nell’adozione rigorosa di comportamenti di prevenzione.
Circa la sanificazione, la rappresentante dell’Inail ha ribadito che è sufficiente utilizzare prodotti a base di alcool con la prescritta concentrazione o ipoclorito di sodio. Ha anche invitato a diffidare delle diverse proposte provenienti da ditte per la sanificazione dell’aria; alcuni metodi proposti infatti possono essere causa di altri rischi per la salute. Le scuole che volessero adottare particolari metodiche di sanificazione degli ambienti o di purificazione dell’aria, possono chiedere un parere tecnico all’Inail, utilizzando il servizio presente sulla pagina web dell’Istituto “Inail risponde”.
Assai meno dettagliate le risposte offerte dai rappresentanti del Ministero della salute alle numerose richieste di intervento avanzate dalle Organizzazioni sindacali per le problematicità riscontrate nei rapporti con i Dipartimenti per la prevenzione e per la difficoltà di tracciamento e di disposizione dei provvedimenti di quarantena. Le criticità sono particolarmente acute in alcuni territori e anche dal monitoraggio del Ministero della salute emergono difficoltà perché i servizi sono sotto pressione per l’alto numero dei contagi. Le Organizzazioni sindacali e gli Enti gestori hanno proposto alcune soluzioni come l’istituzione di un numero verde funzionante 12 ore al giorno e il rafforzamento degli organici di personale dedicati al rapporto con le istituzioni scolastiche.
In vista della revisione del Protocollo per la sicurezza nelle scuole, si è richiamata la necessità di precisare con maggiore chiarezza i processi da attivare e di prevedere un monitoraggio costante che assicuri efficacia nella realizzazione concreta di quanto previsto nei protocolli stessi, anche in relazione alle diverse responsabilità che tutti i soggetti istituzionali devono assumere.