#Pubblico6tu, grande partecipazione alla manifestazione dei lavoratori di scuola e pubblico impiego per i contratti
28 Novembre , 11 : 53 (ANSA) - ROMA, 28 NOV - Scendono in piazza con lo slogan 'Pubblico6Tu, Contratto subito' i lavoratori di tutti i servizi e settori pubblici, che si preparano a sfilare lungo le vie della capitale per rivendicare il diritto al rinnovo dei contratti, bloccati da sei anni. La manifestazione nazionale è promossa da 25 sigle di categoria di Cgil, Cisl, Uil, Confsal e Gilda, in rappresentanza di scuola, sanità, funzioni centrali, servizi pubblici locali, sicurezza e soccorso, università, ricerca, afam e privato sociale. I sindacati chiedono lo stanziamento di risorse adeguate in legge di stabilità per un rinnovo "dignitoso" dei contratti pubblici. Ben oltre quella che definiscono la "mancia" proposta dal governo (219 milioni di euro - ricordano - destinati al pubblico impiego, agli statali in senso stretto, oltre agli 80 milioni di euro circa per forze di polizia e carriere speciali). La loro richiesta è di 150 euro di aumento medio. Dopo il corteo, che parte da piazza della Repubblica (dove l'appuntamento è a mezzogiorno), la manifestazione prevede, a piazza Madonna di Loreto nei pressi di piazza Venezia, i comizi finali, dal palco, dei segretari generali di Cgil, Cisl e Uil, Susanna Camusso, Annamaria Furlan e Carmelo Barbagallo. Con questa giornata di mobilitazione, Fp-Cgil, Cisl-Fp, Uil-Fpl e Uil-Pa lanciano "un messaggio al governo: se davvero vuole cambiare il Paese non può lasciare i settori e servizi pubblici ad un destino di abbandono. Una tendenza da invertire attraverso il contratto e non con le imposizioni legislative". Le sigle promotrici della manifestazione sono: Fp-Cgil, Flc-Cgil, Uil-Pa, Uil-Fpl, Uil Scuola, Uil-Rua, Cisl-Fp, Cisl Scuola, Cisl-Fns, Cisl-Fir, Cisl Università, Fgu Gilda Unams, Nursind, Flp, Confsal Snals (Scuola, Ricerca, Afam), Confsal Fials, Confsal Anpo Medici, Confsal Unsa, Confsal Salfi, Confsal Parastato, Confsal Fenal, Confsal Vigili del Fuoco, Confsal Snals-Cisapuni, Confsal Privato sociale, Fp-Cgil Medici, Cisl Medici, Uil-Fpl Medici.(ANSA).
**************
28 Novembre , 15 : 11 (ANSA) - ROMA, 28 NOV - Più valore alla scuola, più valore al Paese. E' quanto chiedono al Governo i segretari generali dei sindacati di categoria di Cgil, Cisl, Uil, Snals e Gilda in piazza per chiedere "un contratto innovativo per tutto il personale della scuola e per cambiare la legge 107". "Il Governo smetta di elargire regalie ritagliate su false emergenze politico-sociali e fondate invece su evidenti scopi elettorali. La strada maestra è una sola: il contratto di lavoro", ha detto Domenico Pantaleo (Flc Cgil). "Capiamo che seguire la via indicata dalla Consulta non risponde ai suoi interessi di potere tanto da stanziare 8 ridicoli euro medi per ogni lavoratore pubblico. Ma è la democrazia, quella che i lavoratori della scuola praticano tutti i giorni e che nessuna sedicente buona scuola dai tratti autoritari, divisivi, negatori della collegialità e della condivisione, lesiva della libertà di insegnamento, può cancellare. Post scriptum: se tiene veramente alla cultura e al futuro del Paese - aggiunge Pantaleo - stanzi nel corso di un quinquennio quei 15 miliardi che ci separano dall'investimento medio in istruzione dei Paesi Ocse". Bisogna rinnovare il contratto - ribadisce Francesco Scrima (Cisl Scuola) - per riconoscere finalmente giusta dignità e valore al lavoro nella scuola, avvicinando i trattamenti economici a quelli degli altri paesi europei. Ma non solo questo, occorre fare della contrattazione la leva giusta e più efficace per processi di innovazione condivisi e non imposti con arroganza e scarsa competenza. La scuola può funzionare bene solo se le diverse professionalità che vi operano sono valorizzate al meglio. Il governo trovi per questo le risorse necessarie". "Ora bisogna far funzionare le scuole, dare sicurezze professionali alle persone, valore al loro lavoro con il rinnovo del contratto", commenta Pino Turi (Uil Scuola). "Quello che stanno tentando di realizzare, fase dopo fase, è un sistema che si sta rivelando inefficace, ingiusto, impossibile da mettere in pratica. Un sistema neo-burocratico e dirigista, tutto orientato a seguire le procedure, piuttosto che guardare al risultato, che riduce l'autonomia professionale. Un sistema che non ci convince, non ci piace, non rispetta i valori costituzionali assegnati al nostro sistema di istruzione. Va cambiato - precisa Turi - nelle parti più deleterie della legge, come gli ambiti territoriali, la titolarità e responsabilità dei docenti nei confronti degli alunni". "Il governo - sottolinea Marco Paolo Nigi (Snals Confsal) - dichiara di puntare sulla scuola per la crescita sociale, culturale ed economica del paese, ma di fatto ha emanato una legge che riporta la scuola indietro di 40 anni, al '68. Accanto al sacrosanto diritto allo studio manca, da parte degli studenti, il dovere, anzi l'obbligo allo studio. Il governo mortifica i lavoratori della scuola, li considera fannulloni e assenteisti. Al tempo stesso li condanna a un non rinnovo del contratto (bloccato da oltre 6 anni) e li mortifica, mettendo nella legge di stabilità solo pochi euro. Va cambiata la 107 nei punti in cui mortifica la scuola e va rinnovato il contratto. "Continueremo a batterci per la cancellazione delle parti inaccettabili della Legge 107 - mette in chiaro Rino Di Meglio (Gilda-Fgu) - in particolar modo la chiamata diretta dei docenti da parte dei dirigenti scolastici, che rischia di configurarsi come una trattativa privata. Proseguiremo la nostra battaglia contro gli ambiti territoriali, che minacciano di discriminare i neo assunti rispetto a quelli titolari di cattedra con il meccanismo precedente, e contro il sistema di valutazione che investe i valutati, cioè gli studenti, del ruolo di valutatori degli insegnanti". (ANSA).