Nuovo Testo Unico sul Pubblico Impiego, i sindacati chiedono ulteriori modifiche
Non ci sono solo le deleghe attuative della 107 al centro dell'attenzione dei sindacati: procede infatti il suo percorso quella con cui si definisce il nuovo Testo Unico del Pubblico Impiego. Sulla questione si è tenuta nei giorni scorsi, precisamente nella mattinata di martedì 4 aprile, presso l'XI Commissione (Lavoro pubblico e privato), l'audizione informale di Cgil, Cisl e Uil.
"Le segreterie confederali di Cgil, Cisl e Uil - si legge in una nota unitaria diffusa dopo l'incontro - hanno rappresentato le valutazioni già espresse unitariamente nella prima fase di confronto con il Ministero della Funzione Pubblica. Nel ribadire il riferimento ai contenuti dell'accordo del 30 novembre 2016 - prosegue la nota - ritengono indispensabile che l'iter del decreto renda esplicito, all'atto della conversione in legge, il trasferimento di competenze dalla legge alla contrattazione, superando alcuni limiti attualmente presenti nei testi di cui agli articoli 2, 5 e 40".
Per Cgil, Cisl e Uil "un nuovo sistema di relazioni sindacali, che vada oltre un mero ruolo consultivo, come sottoscritto nell'intesa del 30 novembre, deve consentire alla contrattazione, sia nazionale che decentrata, di poter intervenire sui processi organizzativi della P.A., ai fini di una maggiore qualità ed efficienza della stessa".
"Il superamento del precariato - si sottolinea inoltre- rappresenta un obiettivo centrale del Testo Unico. Occorrono, per questo, risorse finalizzate e un terreno di confronto sui fabbisogni della P.A., per rendere coerente i processi di stabilizzazione con quelli della riorganizzazione degli enti, modificando le normative previste nel decreto per favorire la soluzione definitiva".
Cgil, Cisl e Uil annunciano che "chiederanno un incontro al Ministero della Funzione Pubblica per presentare le proprie proposte di emendamenti e contemporaneamente chiedere ulteriori modifiche al testo". "Al tempo stesso - precisano - si rende necessario che l'iter del decreto possa procedere parallelamente all'avvio dei tavoli di rinnovo dei contratti del Pubblico Impiego, anche per rendere esplicita la volontà di chiudere la lunga fase di blocco. A questo fine - conclude la nota - le segreterie confederali hanno sollecitato l'adozione degli indispensabili atti di indirizzo, almeno per le materie che possono già essere oggetto di confronto, in attesa della conversione in legge del decreto".