La continuità non si promuove con i vincoli, né con gli indici di gradimento. Dichiarazione di Ivana Barbacci
Con un post su X la segretaria generale CISL Scuola, Ivana Barbacci, commenta le voci secondo le quali la continuità di servizio di un docente di sostegno potrebbe essere garantita anche utilizzando a tal fine non meglio precisate "espressioni di gradimento" da parte dei genitori degli alunni nei confronti dell'insegnante stesso.
Questo il post pubblicato sul profilo X di Ivana Barbacci:
"A proposito dell’idea, che sta circolando in queste ore, di confermare i docenti di sostegno sulla base dell’indice di gradimento delle famiglie dell’alunno disabile occorre fare chiarezza! La continuita’ didattica, valore in cui crediamo, si puo’ promuovere in tutt’altro modo. L’alleanza con le famiglie va sostenuta e rafforzata, ma non certamente attraverso l’espressione di “indici di gradimento” degli insegnanti.
Ricordo che gli insegnanti sono dipendenti dello Stato, assunti da graduatorie pubbliche e che il loro operato non è soggetto a estemporanee valutazioni esterne.
Costruiamo piuttosto un contesto di stabilità che garantisca agli studenti disabili personale docente specializzato e stabilmente assegnato. Assicuriamo la continuità non imponendo vincoli per legge, ma affidando alla contrattazione il compito di promuoverla e incentivarla, come è possibile e come già avvenuto con effetti positivi in passato".