Interventi per residenti zone terremotate, cosa può e potrebbe fare l'ex ENAM
Il terremoto del 24 agosto ha portato morte e distruzione per tante famiglie; i superstiti sono oggi costretti ad affrontare lo sforzo pesantissimo della ricostruzione, a partire da quella necessaria in tutto o in parte per le loro abitazioni. Di questa situazione ci hanno portato diretta testimonianza, come già avvenuto anche lo scorso 7 settembre a Roma, due colleghi che partecipavano all’assemblea regionale RSU e delegati Cisl Scuola delle Marche, svoltasi martedì 27 settembre a Porto Sant’Elpidio. Molto provati dalla durezza degli eventi, ma anche confortati dall’affetto e dalla solidarietà che da tante parti del Paese vengono concretamente manifestati ogni giorno alle popolazioni colpite dal sisma.
Fra i tanti possibili interventi di solidarietà e sostegno ci sembra importante ricordare quelli che per il personale della scuola primaria e dell’infanzia, in servizio o in quiescenza, possono essere effettuati nell’ambito dei servizi ex ENAM (Ente Nazionale Assistenza Magistrale) oggi svolti dall’INPS sulla base di un Regolamento che indica, all’art. 3, i casi in cui si può accedere, a domanda, a contributi straordinari a fondo perduto. Tra questi sono compresi i danni riportati dall’abitazione di proprietà per eventi naturali, circostanza per la quale si prevede l’erogazione di un contributo massimo di 7.000 euro.
Gli interessati devono compilare e inviare la domanda di contributo, reperibile presso gli sportelli INPS o sul sito dell’Istituto (è richiesto l'accreditamento per l’accesso ai servizi).
Per eventi analoghi verificatisi in passato, come il terremoto in Abruzzo del 2009, l’allora Consiglio di Amministrazione aveva deliberato, in aggiunta alle prestazioni rese ordinariamente, una serie di ulteriori interventi specificamente destinati ai residenti nelle zone terremotate, prevedendo un contributo straordinario, a fondo perduto, per danni subiti da persone (iscritti o familiari) beni immobili (abitazioni, case di proprietà) e materiali (automobili, altro); la precedenza assoluta nel trattamento delle domande di piccolo prestito, con un abbattimento degli interessi; l’assegnazione di borse di studio agli studenti, che ne avessero fatto richiesta, seppur non inclusi in posizione utile nella graduatoria.
Da allora la situazione è profondamente cambiata: come è noto, l’Ente ha perso la sua autonomia ed è stato “assorbito” dall’INPS, investito del compito di continuare a svolgerne le funzioni assistenziali, alimentate dalla contribuzione obbligatoria posta a carico del personale. Auspicando che ciò continui ad avvenire con la stessa puntualità ed efficacia per anni assicurate dall’impegno dei tanti colleghi operanti gratuitamente nei comitati provinciali dell’ENAM, crediamo che nella particolare circostanza rappresentata dall’evento sismico che ha colpito i comuni di Amatrice, Accumoli e Arquata del Tronto debba essere valutata la possibilità di mettere a punto un pacchetto di interventi straordinari, come avvenuto nel 2009. Formalizzeremo quanto prima una richiesta in questo senso ai vertici dell’INPS.
Roma, 28 settembre 2016
Maddalena Gissi, segretaria generale Cisl Scuola
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