CISL: intese regionali non indeboliscano solidarietà e unità nazionale
“La Cisl ritiene che le intese per l’autonomia differenziata delle regioni, all’esame del Consiglio dei Ministri di oggi, nell’ambito del legittimo percorso previsto e regolato in Costituzione dall’articolo 116, non possono prescindere dalla coesione, dalla solidarietà e dall’unità nazionale, valori irrinunciabili per la Cisl, da porre a fondamento degli assetti istituzionali, per assicurare uno sviluppo equilibrato di tutte le aree del Paese e per garantire a tutti i cittadini e i lavoratori, diritti fondamentali, come l’istruzione, la sanità, il lavoro garantiti e tutelati dalla Costituzione”, sottolinea Ignazio Ganga, segretario confederale Cisl con delega alle riforme istituzionali. “In tal senso” continua Ganga “le anticipazioni delle ultime settimane in merito ai contenuti delle Intese, che nella giornata di ieri hanno visto un importante passaggio presso il MEF destano alcune preoccupazioni”.
“La Cisl ritiene quanto mai necessario una profonda riflessione sul tema dell’autonomia, che non dovrà minimamente indebolire la coesione sociale dello Stato unitario e il sistema dei diritti dei cittadini e dei lavoratori. In particolare dovranno essere evitate, nell’ambito delle nuove competenze regionali, scelte rispetto ai modelli lavoristici che derubrichino al valore del modello contrattuale basato sul contratto collettivo nazionale e sulla contrattazione decentrata. Viste anche le preoccupazioni e le resistenze che stanno mostrando diversi ministeri al trasferimento alle regioni di competenze su materie fondamentali per lo sviluppo la Cisl auspica una riflessione sui contenuti delle intese stesse, secondo un percorso che riteniamo debba essere quanto più possibile democratico e partecipato anche con l’apporto delle parti sociali”.