Via libera a 60 mila assunzioni

04.07.2007 16:48



SCUOLA, VIA LIBERA A 60 MILA ASSUNZIONI
PRIMA TRANCHE DEI 150 MILA PREVISTI DALLA FINANZIARIA

Firmato, dal ministro della Pubblica istruzione, Giuseppe Fioroni, il decreto di assunzione di 50 mila docenti e di 10 mila Ata per il prossimo anno scolastico. Entro il 31 luglio, i direttori regionali dovranno emanare le nomine in ruolo per garantire la presenza in cattedra alla riapertura delle scuole. "Il provvedimento - ha detto Fioroni - stabilizza i precari storici, abbassa l'età media del personale e garantisce maggiore continuità al funzionamento scolastico". Il decreto approvato dunque dà concreta attuazione all'impegno del piano triennale di 150 mila assunzioni previsto dalla Finanziaria indirizzato verso l'eliminazione della piaga del precariato. Un obiettivo fortemente sostenuto dal sindacato anche con iniziative di lotta e mobilitazione. "Il contingente, pur rappresentando un numero significativo di assunzioni per il personale docente, non copre le disponibilità e lascia ancora vacanti un numero di posti pari al turn over. E' assolutamente esiguo, inoltre, per il personale Ata in relazione alle disponibilità", ha commentato Francesco Scrima, segretario generale della Cisl Scuola. Nello specifico, rimane scoperto ancora il 37% delle disponibilità del personale docente e ben l'88% di quelle Ata. Per quanto riguarda le nomine dei docenti per ogni ordine e grado, è prevista l'assunzione di 6.148 unità nella scuola di infanzia; 12.066 nella primaria; 12.692 nella secondaria; 13.422 nella secondaria di secondo grado; 5.387 per quanto riguarda i posti di sostegno e 285 per il personale educativo. Il via libera al contingente di assunzioni rappresenta però solo "una prima risposta, ancora molto parziale, rispetto all'entità del precariato che costituisce un fenomeno ben più complesso". Da questo punto di vista, per eliminare alla radice la piaga professionale e sociale del precariato è necessario affrontare i nodi che sono alla base del fenomeno. "Bisogna ricercare soluzioni coerenti", ha aggiunto Scrima. Tre i punti da cui partire: una seria ed efficace politica degli organici del personale docente che recuperi il divario tra organico di diritto e quello di fatto; la ridefinizione dei posti di sostegno sulla base delle concrete e reali necessità degli alunni diversamente abili; la rivisitazione complessiva dei criteri di definizione degli organici del personale Ata per restituire efficacia ed efficienza ai servizi amministrativi, tecnici ed ausiliari delle istituzioni scolastiche. "Come sindacato è in questa direzione che incalzeremo il ministro della Pubblica istruzione e il Governo". Anche considerando le dichiarazioni, di ieri, del responsabile di viale Trastevere ("sulla necessità di investire di più") e dello stesso ministro dell'Economia, Tommaso Padoa Schioppa secondo il quale "occorre ridare dignità agli insegnanti e alla funzione dell'insegnamento". Il sindacato aspetta decisioni concrete. (Reda)