Ultimissime del 16-01-2007

16.01.2007 19:45



INNALZAMENTO OBBLIGO. UN SEMINARIO DELLA CEI


Si è svolto questa mattina a Roma un seminario dal titolo "Obbligo di istruzione e formazione professionale nello scenario di Lisbona", su iniziativa della Conferenza episcopale italiana, e a seguito dell’istituzione di un nuovo biennio obbligatorio per gli studenti italiani dopo la terza media Tra gli interventi, quello di Michele Colasanto, presidente di Forma (associazione nazionale che raggruppa gli enti di formazione professionale) secondo il quale, "il nuovo biennio deve assicurare il successo formativo dei ragazzi, che significa qualità dell'istruzione ma anche della formazione professionale. L'obiettivo primario è contrastare la dispersione scolastica: 300 mila giovani tra i 18 e i 24 anni oggi non hanno nessuna qualifica". Obiettivo condiviso da Vera Maringioni, direttore generale del ministero del Lavoro: "Laddove la formazione professionale ha svolto un ruolo preminente - ha detto - il tasso di dispersione scolastica e' stato molto contenuto, secondo i dati del monitoraggio sui percorsi triennali sperimentali avviati in diverse regioni italiane".( Al seminario è intervenuto anche Giorgio Santini, segretario confederale della Cisl: "La dispersione scolastica non e' l'unico problema - ha detto Santini - L'esperienza dei trienni formativi sperimentali e' stata importante: piuttosto che rappresentare l'ultima riserva indiana, dovrebbe essere un punto di inizio per la revisione del secondo ciclo scolastico". Per Silvia Costa, coordinatrice degli assessorati regionali alla Pubblica istruzione, "l'obbligo di istruzione fino a 16 anni va garantito anche a livello finanziario. Le regioni da sole non possono sostenere tutto l'onere".

Altre notizie


CIRCOLARE DEL MINISTERO SUL GIORNO DELLA MEMORIA

"La trasmissione della memoria fra le generazioni è un dovere morale a cui la scuola non può in alcun modo sottrarsi, tanto più in un'epoca come quella attuale caratterizzata da rapida evoluzione che, modificando profondamente la società e le relazioni umane, mette a rischio il senso della storia e la coscienza collettiva". E' quanto scrive il ministro della Pubblica istruzione, Giuseppe Fioroni, in una circolare inviata oggi a tutte le scuole in occasione del "Giorno della Memoria", 27 gennaio, data dell'abbattimento dei cancelli di Auschwitz. "Ricordare - prosegue Fioroni- è un atto doveroso". Come ammonisce Primo Levi, le coscienze possono nuovamente essere sedotte ed oscurate: «La conoscenza e la memoria della Shoah - scrive il ministro - possono aiutare a meglio comprendere le ramificazioni del pregiudizio e del razzismo e contribuire alla realizzazione di una pacifica convivenza tra differenti etnie, culture e religioni, e alla creazione di una società realmente interculturale". (Dire)

RICERCA SCIENTIFICA: PASSIONE DA COLTIVARE FIN DA SCUOLA

Un premio letterario che risvegli l'amore sopito dei giovani italiani per la scienza e "un ruolo attivo della scuola che deve stimolare questa passione". È l'auspicio espresso dall'ex ministro della Sanità e direttore scientifico dell'Istituto europeo di oncologia, Umberto Veronesi. «Bisognerebbe rivedere i curriculum scolastici - ha suggerito Veronesi - e insegnare già dall'età di sei anni la mentalità e il metodo scientifico. Una cultura che trova poco spazio sui media, sempre più popolati da oroscopi e superstizioni». L'iniziativa del Premio rientra nel calendario di appuntamenti previsti per le celebrazioni galileiane del 2009 (quarto centenario dell'invenzione del cannocchiale di Galileo Galilei), che il Comune di Padova organizzerà insieme con le città di Firenze e Pisa. Per l'assegnazione del premio al miglior libro sulla ricerca è stata scelta una giuria popolare composta da 103 classi delle scuole di tutte le province italiane. (Adn-Kr)