Ultimissime del 12-12-2006

12.12.2006 19:02

NICOLAIS E FIORONI SULLE ASSUNZIONI DEI PRECARI

Nel 2007 saranno assunti 8 mila precari che hanno già sostenuto il concorso pubblico e che lavorano nella pubblica amministrazione da almeno tre anni. Lo ha detto il ministro per le Riforme, Luigi Nicolais, a margine della manifestazione dello Svimez per celebrare i 60 anni dell'associazione. Il ministro ha spiegato che per questi 8 mila precari ci sono i fondi. Mentre per il settore della scuola la stabilizzazione dei 150 mila precari non comporterà costi in più perché si tratta di insegnanti che già fanno supplenze annuali, hanno superato i concorsi e sono in graduatoria da tre anni. Per gli altri anni i precari saranno regolarizzati utilizzando il turn over. Invece il ministro Fioroni rispetto alle proteste di questa mattina del personale precario Ata, ha affermato: “Non capisco questa protesta. Abbiamo già stabilizzato 20mila precari Ata della scuola e sugli emendamenti stiamo discutendo in aula al Senato”.

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DUE ISTITUTI DEVONO CHIUDERE PER TROPPI ISCRITTI

PARTE IL WEB PER AMICO, CONTRO I PERICOLI DELLA RETE

DUE ISTITUTI DEVONO CHIUDERE PER TROPPI ISCRITTI
Due scuole di Voghera sono destinate a chiudere per il numero troppo alto di iscritti. Sembra paradossale, ma è così: uno dei tre circoli didattici della città, il primo, è troppo pieno e il Comune ha deciso di spostare tre scuole in un altro circolo, il terzo. Ma i genitori dei bambini non ci stanno e hanno annunciato che, l'anno prossimo, iscriveranno comunque i loro figli al primo circolo. Con il risultato che le scuole, spostate nel circolo meno affollato, sarebbero poco frequentate e, secondo i parametri del piano di razionalizzazione degli istituti scolastici cittadini, almeno due (una materna e una elementare) andrebbero chiuse. Le famiglie si sono ribellate e hanno raccolto duemila firme in calce a una petizione rivolta al Comune, alla Provincia di Pavia e alla Regione Lombardia che dovrà esaminare il piano venerdì prossimo. A contestare il piano, oltre ai genitori, anche i docenti: quasi un terzo (26 su 90) degli attuali insegnanti si troverebbero in eccesso e in mobilità regionale. Inoltre, per più di 600 alunni delle materne e delle elementari, si avrebbe un cambio di docenti, di metodologie didattiche e di dirigenza scolastica. I genitori sono già pronti a ricorrere al Tar.

PARTE IL WEB PER AMICO, CONTRO I PERICOLI DELLA RETE

Arriverà in Sicilia il progetto sociale “Il web per amico”. Obiettivo comune di società civile, aziende e istituzioni è dare a bambini, genitori e insegnanti gli strumenti per navigare sicuri su Internet lontani da siti pedopornografici, adescamenti e truffe. Il progetto è promosso dal Moige, “SicuramenteWeb”, sostenuto da Microsoft, Gruppo Poste Italiane, Telecom Italia e Polizia Postale e delle Comunicazioni. Il progetto ha inoltre il patrocinio del Ministero delle Politiche per la Famiglia, del Ministero delle Comunicazioni e del Ministero dell'Interno. “Il web per amico” prevede lezioni differenziate per genitori e insegnanti da una parte e per gli alunni dall'altra, sarà strutturato in 46 “Giornate di Scuola Aperta sulla sicurezza in Internet”; di queste 4 giornate interesseranno le scuole medie di Catania e Palermo, per un totale di 48 classe e circa 1.140 alunni. Da due indagini svolte dalla società di sondaggi SWG emerge che, su un campione di 5.000 genitori con figli tra 11 e 14 anni il 93% naviga in rete ma il 40% si dice 'poco preoccupatò e il 24% lascia che i figli ne facciano uso senza controllo. Inoltre in più di una famiglia su quattro (il 28% del campione) i computer non hanno software per bloccare l'accesso a siti potenzialmente inadatti ai ragazzi. Intanto i bimbi navigano, il 43% tutti i giorni, il 25% due o tre volte a settimana e circa uno su quattro anche più volte al giorno. Internet è diffuso anche nelle scuole: secondo l'indagine dalla SWG svolta su un campione di 650 insegnanti di scuole medie italiane che dispongono di connessione ad internet, nell'81% degli istituti della Sicilia ci si può collegare da un apposito laboratorio e addirittura nel 19% dei casi (contro l'11% nazionale) si può fare anche dall'aula.