Ultimissime 1-3-2007

01.03.2007 19:03



CASSAZIONE CRITICA LEGGE MORATTI SU OBBLIGO SCOLASTICO


La legge Moratti ha delle «lacune» in quanto, pur prevedendo l'obbligo di istruzione oltre la scuola media, non ha stabilito le «sanzioni» per i genitori che non lo rispettano. A segnalare le lacune presenti nella legge 53 del 2003 dell'ex ministro della Pubblica Istruzione, Letizia Moratti, è la Corte di Cassazione che in una sentenza di oggi della Terza sezione penale (la numero 8665) ha confermato
l'assoluzione accordata ad una mamma e ad un papà di Agrigento accusati di «avere omesso di fare impartire al figlio minore Salvatore l'istruzione obbligatoria dopo le medie per l'anno scolastico 2003-2004». Secondo la Suprema Corte, i genitori del ragazzo vanno assolti in quanto anche se «il legislatore ha esplicitato l'intenzione di introdurre sanzioni per l'inosservanza dell'obbligo di istruzione oltre la scuola media» ha poi omesso di fare «ulteriori specificazioni». Una lacuna «giustificabile in quanto il diritto in oggetto, al momento della promulgazione della Legge Delega 53/2003, non era perfetto in carenza della emanazione dei decreti legislativi di attuazione (che nulla hanno disciplinato sul tema)», specificano ancora i supremi giudici. (Adn)

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SCUOLE, IN ITALIA, UNA SU QUATTRO È PRIVATA
Un quarto del sistema scolastico italiano è costituito dal «privato» (scuole paritarie). Il dato, però, se raffrontato nelle singole tipologie di scuola, cambia: per le scuole dell'infanzia il «privato» rappresenta il 43,92% delle scuole, quasi il doppio della media nazionale. L'incidenza scende nelle scuole primarie e secondarie di primo grado (medie), rispettivamente al 9,59% e all'8,58%; per crescere nella secondaria di II grado (22,82%). Sono questi alcuni dei dati emersi oggi a Milano nel convegno «La libertà di educare per crescere insieme». Solo la Lombardia conta 56.602 scuole (statali e non). La media regionale della percentuale di scuole «private» complessive è pari al 33,23%, otto punti al di sopra della media nazionale. Nell'infanzia due terzi delle scuole (59,16%) sono «private». Analogamente a quanto osservato a livello nazionale, il dato scende nelle primarie e secondarie di I grado (9,86% e 14,45%), e risale nelle secondarie di II grado (34,92%). (Adn)