Scuola, le misure varate dal Governo

05.09.2007 19:22



IL GOVERNO APPROVA IL DECRETO
CON LE MISURE PER IL NUOVO ANNO SCOLASTICO


Lo aveva preannunciato in occasione della presentazione delle nuove Indicazioni nazionali e, al termine del Consiglio dei ministri che ha dato il via libera al decreto legge sulle nuove misure per l’avvio dell’anno scolastico, è uscito da Palazzo Chigi con la norma approvata. Tra le altre, il ripristino del tempo pieno con 40 ore settimanali e del giudizio d’ammissione per l’esame di terza media, le nuove regole per gli esami dei privatisti, il trasferimento del pagamento delle supplenze per maternità dalle scuole al ministero del Tesoro, il via libera all’avvio delle classi primavera e la riduzione dei componenti del Comitato di indirizzo dell’Invalsi. Dalla tasca del ministro della Pubblica Istruzione, Giuseppe Fioroni, è uscito anche il riordino del sistema disciplinare del corpo docente. Dopo il caso del professore milanese che è stato sospeso per assenteismo, si prospetta un giro di vite nel caso di comportamenti scorretti dei docenti. In sostanza, il ministro ha proposto tempi più brevi per presentare e adottare procedimenti sanzionatori contro gli insegnanti che si comportano in modo ”scorretti” o sono ”inadempienti”. In questi casi, il parere degli organi collegiali dovrà essere acquisito entro 60 giorni (prorogabili di altri 30 nei casi più gravi) ma dopo 90 giorni, se il parere non viene espresso, la direzione scolastica regionale può adottare la sanzione. In ogni caso, viene stabilito un tetto di tempo massimo, pari a 120 giorni per concludere l’iter e per adottare la sanzione. Nel caso di provvedimenti di sospensione cautelare d’urgenza, è previsto che il dirigente scolastico disponga il trasferimento dell’interessato per incompatibilità ambientale e l’inserimento in competenze diverse dall’insegnamento. Nel complesso delle misure adottare, il giudizio della Cisl Scuola è positivo anche se, sui provvedimenti disciplinari, l’atteggiamento è molto cauto. ”Prendiamo atto positivamente dei provvedimenti approvati dal Consiglio dei ministri e fortemente rivendicati dalla Cisl Scuola”, sostiene il segretario generale, Francesco Scrima. Positivo infatti il ripristino del tempo pieno che era stato destrutturato dal decreto legislativo 59 del 2004. Positivi anche la più rigorosa regolamentazione della gestione dei candidati privatisti che pone un freno al “turismo per maturità “ degli anni precedenti; l’attribuzione al Tesoro della retribuzione delle supplenze per maternità che sgravano le scuole dal pesante onere che ha finora le già scarse finanze delle scuole e la sanatoria delle sanzioni combinate alle scuole per i ritardi nella comunicazione ai Centri per l’impiego delle assunzioni di personale. A proposito invece delle sanzioni disciplinari, la Cisl Scuola sostiene che ”non vanno fatte venir meno le garanzie previste dall’ordinamento”. Un ultimo dato: secondo i dati della Ragioneria generale dello Stato per il 2005, emerge che il personale della scuola al lavoro ci va anche oltre il normale orario. Con 12,63 giornate medie di assenza, infatti, i dipendenti della scuola sono, tra i dipendenti pubblici, quelli che meno disertano il lavoro. (Reda)