Scrima: Non si investe nell'innovazione

06.12.2007 14:15

SCRIMA: NON SI INVESTE NELL'INNOVAZIONE

"C'è una precisa responsabilità dei livelli istituzionali alla base dei dati diffusi dall'ultima indagine Ocse sulla scarsa qualità dell'istruzione a Napoli e nel Mezzogiorno. Non è mai stato applicato l'accordo che abbiamo siglato sulla conoscenza, non si è mai investito per innovare". Va dritto alle responsabilità del Governo Francesco Scrima, segretario generale della Cisl Scuola, concludendo a Napoli la "due giorni" organizzata dall'Irsef-Irfed e dalla Tecnodid sul Curricolo. "Tante strutture non hanno laboratori per fare ricerca, moltissime classi sono sovraffollate, ben oltre il numero consentito dalla legge, migliaia di edifici non sono a norma di sicurezza. Come si fa in questo contesto a poter trasferire agli alunni una formazione di livello?"
La sperimentazione dei nuovi programmi, il cosiddetto curricolo, che offre a docenti e dirigenti la corresponsabilità nella costruzione del progetto, tenendo conto dell'autonomia scolastica e dei bisogni territoriali, «ha fatto da pendant alle accuse lanciate dalla Cisl Scuola. Tutti sono concordi - ha ricordato il segretario generale - nell'affermare che la scuola ha ormai sostituito anche la famiglia nella funzione di educare e trasferire saperi e conoscenze ai ragazzi, ma nessuno la mette in condizione di svolgere al meglio questo ruolo". Alla giornata conclusiva del seminario hanno preso parte, oltre a Mario Guglietti, della segreteria nazionale della Cisl Scuola e vicepresidente del Cnpi, i segretari regionale e provinciale della Cisl Pietro Cerrito e Giuseppe Gargiulo, il presidente provinciale dell'Irsef Luigi Bifulco, il responsabile della Tecnodid Antonio Crusco, il componente della Commissione Nazionale Indicazioni Franco Frabbroni dell'università di Bologna e Mariella Spinosi, dirigente dell'Ufficio scolastico delle Marche.