ORGANICI : Incontro con il vice ministro on.le Bastico

27.07.2007 15:10

Un incontro che ha messo in luce la pesante realtà di un ministero fortemente condizionato dal dicastero dell’economia, che chiede la piena attuazione degli obiettivi posti in una legge finanziaria che noi abbiamo fortemente contestato e contro la quale abbiamo attivato iniziative di lotta e mobilitazione a livello nazionale e territoriale

Il vice ministro ha rappresentato la richiesta dell’economia di conseguire gli obiettivi di riduzione della spesa anche in organico di fatto e pertanto il MPI sta attivando in tutte le regioni un rigoroso monitoraggio delle autorizzazioni di posti operate. Ha dichiarato altresì le priorità  rispetto alla eliminazione delle liste d’attesa nella scuola dell’infanzia, il tempo pieno, i corsi per l’utenza adulta.

La Cisl Scuola ha dichiarato di non condividere l’intenzione di effettuare oggi quei tagli che il Sindacato ha impedito venissero attuati sull’organico di diritto, quando è stato sventato il tentativo di far pagare alla scuola pubblica statale, in nome di scelte ragionieristiche, un pesante tributo che avrebbe messo in crisi il sistema.

Abbiamo lavorato con tenacia affinché le disposizioni sull’organico di diritto prima e sull’adeguamento dell’organico alle situazioni di fatto poi, fossero rispettose delle norme sulla costituzione delle classi, dell’inserimento degli alunni diversamente abili, delle scelte di indirizzo degli studenti. Questi principi e parametri, contenuti oggi nella cm 51 del 12 giugno scorso, devono essere confermati e garantiti.

La Scuola ha subito anni di tagli e l’ultima finanziaria le ha inferto un ulteriore colpo.

E’ stato ampiamente dimostrato che interventi aggiuntivi di riduzione sono assolutamente insostenibili perchè vanno ad intaccare i livelli essenziali di un servizio costituzionalmente garantito, quale è il sistema scolastico del nostro Paese, una scuola che faticosamente con l’impegno quotidiano del personale tenta di rispondere alle istanze sempre più impegnative di una società ogni giorno più complessa ed articolata.

E’ in discussione l’esercizio del diritto allo studio degli studenti ed in particolare dei disabili, l’organizzazione della didattica e dei servizi amministrativi tecnici ed ausiliari che non possono essere ulteriormente penalizzati.

Nuovi interventi di riduzione delle risorse professionali sarebbero operazioni in contrasto ed incoerenti non solo con gli obiettivi solennemente dichiarati nell’intesa sulla conoscenza, dove il Governo si è impegnato a garantire alla Scuola le risorse necessarie per far fronte ai propri compiti istituzionali, ma risulterebbero altresì  incoerenti rispetto a tutte le disposizioni emanate sulla materia, dal decreto interministeriale sugli organici alla recente circolare 51 del 12 giugno, dove si accentuava l’esigenza  che i tagli non fossero realizzati a discapito dell’efficacia e la funzionalità del sistema.

Qualunque provvedimento adottato, alla fine di luglio, ad operazioni di avvio dell’anno scolastico già ampiamente realizzate ed in alcune province addirittura in via di conclusione, comporterebbe di conseguenza che gli interventi non potrebbero che essere operati in modo casuale sui posti residui, con conseguenze inimmaginabili sul piano della certezza dei diritti degli studenti e dei lavoratori.

Tutto ciò sarebbe la dimostrazione di un’Amministrazione incapace di governare i tempi e le procedure di avvio dell’anno scolastico. Un segnale preoccupante.

Al termine di un lungo ed animato dibattito, il Vice ministro ha affermato che il confronto con i direttori regionali è diretto ad individuare eventuali aree di spreco, ha affermato altresì di convenire con la richieste del Sindacato di garantire i parametri sulla costituzione delle classi e l’inserimento dei disabili contenuti nella circolare di adeguamento degli organici alle situazioni di fatto.