"Maturità. Diario di un presidente curioso". Raffaele Mantegazza racconta il suo esame di stato in tempo di coronavirus
La maturità: può essere anche così. Nell’ultimo numero di Scuola e Formazione, recapitato nei primi giorni di settembre, è allegato un piccolo ma prezioso testo di Raffaele Mantegazza pubblicato da noi in una collana appena avviata e intitolata, con espressione dantesca, La bella scola.
La Maturità del titolo è quella che segna il traguardo finale di un percorso scolastico, mentre il sottotitolo: Diario di un presidente curioso parla di un’esperienza reale fatta dall’autore e che l’editor ha voluto chiamare “curioso” sottolineando, etimologicamente, quella radice di cura, sollecitudine, voglia di capire, attenzione che è propria di quell’aggettivo. Se poi, pensando al profilo e alla vivacità intellettuale di Mantegazza, con curioso si vuol anche intendere originale, particolare, non comune; allora anche questo va bene e c’è da augurarsi che, anche grazie alla lettura di questo testo, possano crescere, in vista delle future Maturità, altri Presidenti e Commissari curiosi.
Al di là delle singole vivaci, belle, serie modalità di organizzare e gestire la Maturità raccontate dall’autore, ciò che sembra importante, doveroso, generalizzabile è il carattere comunque educativo che anche il passaggio/traguardo della Maturità deve possedere. Quello che poi colpisce e rende esemplare il felice racconto dell’esperienza in questo Liceo di Monza è la condivisione, la ricerca e lo spirito d’intesa, la coralità, il fitto tessuto di scambio fra tutti i protagonisti. Emerge realmente la Scuola Comunità che vive di amicizia, dono, gratuità e reciprocità. Lo si vede bene ma lo lascio trovare nella sorpresa degli ultimi due paragrafi a pagina 21 e 22 del testo.
Giancarlo Cappello, Ufficio Studi CISL Scuola, coordinatore di redazione della rivista Scuola e Formazione
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