La giornata del 5-2-2007

05.02.2007 19:30



AL VIA LA CAMPAGNA CONTRO IL BULLISMO. E SULLA VIOLENZA NEGLI STADI, FIORONI PROPONE PORTE APERTE ALLE FAMIGLIE SUGLI SPALTI


Ragazzi e famiglie sugli spalti come antidoto alla violenza negli stadi. Lo propone il ministro della Pubblica Istruzione, Giuseppe Fioroni, in occasione della presentazione della Campagna nazionale contro il bullismo.
Fioroni ha scritto al commissario straordinario della Figc, Luca Pancalli, al presidente del Coni, Gianni Petrucci e al ministro per lo Sport, Giovanna Melandri, nel giorno dei funerali dell'ispettore di Polizia, Filippo Raciti, ucciso a Catania venerdì scorso, negli scontri tra forze dell'ordine e tifosi. Il ministro, che ha fatto precedere l'inizio della conferenza stampa da un minuto di silenzio in ricordo dell'ispettore, ha messo l'accento sull'importanza che la lotta alla violenza avvenga con la partecipazione delle famiglie, delle scuole e degli studenti. "Invece di chiudere gli stadi - ha detto Fioroni - sarebbe opportuno aprirli alla partecipazione di classi, docenti e genitori. E poi alla fine della partita le squadre, invece che andarsene negli spogliatoi, dovrebbero schierarsi al centro del campo per dimostrare che si è svolta una competizione e non una guerra". Lo sport, i giovani, la società e la scuola. Secondo il ministro, "bisogna rimettere al centro della vita in classe anche la pratica sportiva intesa non solo come competizione esasperata ma partecipazione al gioco di squadra e rispetto delle regole. Con un insegnamento su tutti: la sconfitta fa parte della vita ed è una tappa che ci aiuta a crescere". (Reda)


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AL VIA LA CAMPAGNA CONTRO IL BULLISMO / 2

La proposta del ministro è stata lanciata nell'ambito della presentazione della campagna antibullismo, fenomeno ancora dai numeri modesti ma che negli ultimi mesi ha fatto parlare spesso di sé. "Nessun allarmismo - ha detto Fioroni - ma è necessario intervenire". Per questo il ministero ha lanciato una mobilitazione su tutto il territorio (costo 2 milioni di euro) che prevede l'istituzione di un Osservatorio permanente in ogni regione, un numero verde (800.66.96.96), un sito Internet (www.smontailbullo.it) e una campagna di sensibilizzazione differenziata sui mass media e all'interno delle singole scuole di ogni ordine e grado. Verrà poi messo a punto un database centralizzato per garantire l'archiviazione e la riservatezza delle informazioni classificate. Le linee di indirizzo sono contenute in una direttiva di 13 pagine inviata a tutte le scuole che è frutto del lavoro di proposta che le stesse scuole hanno fatto arrivare in questi mesi e alla quale hanno partecipato direttamente gli studenti ideando il logo della campagna "Smonta il bullo". La campagna propone anche un pacchetto di sanzioni che hanno "una funzione educativa". "Non si deve puntare ad espellere lo studente - ha ribadito Fioroni - ma si deve cercare di responsabilizzarlo nella comunità scolastica". E la sospensione? "Va adottata solo nei casi più gravi, deve durare non più di 15 giorni e la deroga è possibile in due casi di particolare gravità: quando siano stati commessi reati e quando ci sia pericolo per l'incolumità delle persone". Per contrastare bullismo e violenza (fisica o psicologica), il ministro punta a sostenere "il ruolo degli insegnanti, dei dirigenti scolastici e di tutto il personale tecnico e ausiliario". (Reda)


48 MILA DOMANDE DI PENSIONAMENTO

L'agenzia stampa Dire anticipa i primi dati sulle domande di pensionamento raccolte dagli Uffici scolastici provinciali. A vedere bene insegnanti, personale ausiliario tecnico e amministrativo (Ata), dirigenti scolastici ed educatori, sono pronti ad attaccare la matita al chiodo. Secondo i dati (ancora parziali) sono oltre 48 mila i dipendenti ad aver presentato la domanda di pensionamento. Il 30,2% in più rispetto allo scorso anno, quando le richieste furono 36.845. Un forte aumento in vista della scadenza del 31 dicembre 2007, data ultima per usufruire delle regole attuali per andare in pensione, prima dell'entrata in vigore del cosiddetto "scalone" introdotto dalla riforma Maroni. A scegliere l'uscita sono soprattutto gli insegnanti: ammontano a 38.216 le domande presentate. Seguono gli Ata con 9.561 richieste, poi ci sono i dirigenti scolastici, 270. Il numero maggiore di domande in Lombardia, seguono Sicilia, Lazio e Campania. Gli Uffici scolastici provinciali hanno tempo fino al 10 febbraio per comunicare i numeri delle richieste di pensionamento al ministero. (Reda/Dire)