La giornata del 13-2-2007

13.02.2007 19:01



CIRCOLARE ORGANICI TAGLIA OLTRE 11 MILA POSTI
SCRIMA: MALDESTRO PREZZO DEL RIGORE


Un decreto interministeriale è stato emanato oggi dal ministero della Pubblica istruzione e detta le disposizioni per la definizione degli organici del personale docente del prossimo anno scolastico. Saranno oltre 11mila docenti in meno.
I tagli riguarderanno sia i posti in organico di diritto sia quelli in organico di fatto. In particolare saranno 7.053 in meno rispetto all'anno in corso i posti in organico di diritto e 4.673 in meno per l'organico di fatto.
Per Francesco Scrima, segretario generale della Cisl Scuola, "la Legge Finanziaria, da noi fortemente contestata e contrastata, a partire dal confronto con il Presidente del Consiglio e con la mobilitazione della categoria, ha penalizzato la scuola con un altro taglio di organici, più indigesto dei precedenti data la 'natura e l'origine di questo nuovo governo". "Le reali esigenze della scuola, quale primaria ed insostituibile fattore di sviluppo e di crescita - sottolinea Scrima - sono state sacrificate ad una logica da calcolatrice meccanica del ministero dell'Economia, insensibile e sordo alle aspettative del sistema istruzione e formazione ad alle concrete necessità di adeguate dotazioni organiche in troppe realtà territoriali del nostro Paese. (Reda)

Altre notizie

ALLARME ROSSO PER I BILANCI DELLE SCUOLE

E' allarme rosso negli istituti scolastici del Belpaese. Stanno finendo i soldi per le spese correnti e pure per il pagamento degli stipendi dei supplenti. Gli Uffici scolastici regionali vantano crediti per milioni di euro nei confronti del ministero della Pubblica istruzione ma l'esercizio del nuovo anno solare non ha trovato ancora una soluzione alle esangui casse scolastiche. A preoccupare le scuole è anche l'ipotesi di entrata in vigore della nuova procedura di erogazione diretta dei fondi alle scuole da parte del ministero della Pubblica istruzione perché si pensa che questa soluzione ritarderà ulteriormente la soluzione alla crisi di risorse. Altro nodo caldo è quello dei supplenti senza stipendi sia per motivi tecnici legati al sistema informativo (mancano i software per le buste paga) sia per la mancanza delle risorse necessarie e i dirigenti non possono neanche attingere temporaneamente dalle voci di qualche altro capitolo del bilancio. Nel comunicato congiunto dello scorso 7 febbraio, i sindacati di categoria avevano fatto presente che, "come ogni anno, nel periodo coincidente con la fine dell'esercizio finanziario e l'inizio del successivo, l'insufficienza dei finanziamenti si evidenzia in maniera particolarmente pesante e, le scuole, pur utilizzando ogni strumento possibile, fino ad azzerare tutta la giacenza di cassa, non riescono a far fronte al pagamento degli stipendi". Una situazione resa ancora più paradossale dalla chiara insufficienza della disponibilità delle risorse assegnate al nuovo Fondo previsto dalla Legge finanziaria dal quale affluiranno direttamente alle istituzioni scolastiche gli stanziamenti di bilancio. Così è che la Cisl Scuola, insieme a Flc Cgil e Uil Scuola, sollecitano la convocazione di "un incontro urgente sul regolamento delle supplenze dei docenti e sulle graduatorie ad esaurimento (ex permanenti), sui quali si rincorrono annunci e anticipazioni verbali rispetto a testi definitivi mai presentati alle parti". E' necessario ricercare le soluzioni nel più breve tempo possibile, corrispondere gli stipendi dovuti e adeguare alle reali esigenze i parametri con cui vengono quantificati gli stanziamenti del "fondo" per le istituzioni scolastiche, in attuazione a quanto previsto dal comma 601 della Finanziaria. (Reda)


PER IL CONTRATTO INTEGRATIVO DIRIGENTI IN SCIOPERO IL 12 MARZO

Fallito al ministero della Pubblica istruzione, il tentativo di conciliazione per il rinnovo del contratto integrativo dei dirigenti scolastici che era già stato sottoscritto in via di ipotesi il 21 luglio del 2006. A causa della rottura del confronto, i sindacati di categoria hanno proclamato lo sciopero per l'intera giornata del prossimo 12 marzo . "Ormai - si legge in un comunicato unitario di Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola, Snals Confsal e Anp - troppo tempo è trascorso dalla data di sottoscrizione e troppo tempo sta trascorrendo da quando, al ministero dell'Economia, in due riprese sono stati forniti i chiarimenti richiesti". I sindacati, pur prendendo atto della lettera spedita lo scorso 8 febbraio dal Gabinetto di Viale Trastevere al ministero dell'Economia e Finanze con cui si sollecita il licenziamento del testo contrattuale, ritengono "insufficienti le assicurazioni date, peraltro ripetitive di precedenti prese di posizione da parte del ministero della Pubblica istruzione". Per questo motivo, anche allo scopo di dare il tempo necessario affinché la lettera suddetta produca eventuali effetti positivi, fissano alla data del 12 marzo lo sciopero dell'intera giornata. I sindacati di categorie utilizzeranno "il tempo che separa dallo sciopero per assemblee di chiarimento e per organizzare eventuali iniziative di ulteriore mobilitazione presso i ministeri competenti". (Reda)