Istituita la figura del Garante Nazionale per l’infanzia e l’adolescenza
È stato approvato dal Consiglio dei Ministri dello scorso venerdì 1 agosto il disegno di legge presentato dal Ministro per le Pari Opportunità che finalmente, dopo anni di inspiegabili ritardi, istituisce anche nel nostro Paese il Garante nazionale per l'infanzia e l'adolescenza.
Atteso da lunghissimo tempo (nel nostro Paese sono stati istituiti solo alcuni Garanti regionali), il ddl porterà all'istituzione di una figura nazionale, dotata di autorevolezza e indipendenza, chiamata a dare piena tutela ai diritti e agli interessi dei bambini.
Il testo stabilisce poteri e mansioni della nuova figura, che dovrà essere scelta "tra persone di notoria indipendenza e di comprovata professionalità" e nominata dal governo d'intesa con i Presidenti della Camera e del Senato. L'incarico dura quattro anni e i compiti sono quelli di promuovere "l'attuazione della Convenzione di New York e degli altri strumenti internazionali in materia di promozione e tutela dei diritti dell'infanzia e dell'adolescenza".
Il Garante dovrà proporre "l'adozione di iniziative, anche legislative, per assicurare la piena promozione e tutela dei diritti dell'infanzia e dell'adolescenza", ed esprimere pareri su tutti gli atti e le leggi concernenti l'infanzia. Tra gli altri compiti ci sarà anche quello di promuovere "l'individuazione" e vigilare "in merito al rispetto dei livelli essenziali delle prestazioni concernenti i diritti civile e sociali relativi all'infanzia e all'adolescenza".
Al fine di tutelare i diritti e gli interessi delle persone di minore età, il Garante può "d'ufficio o a seguito delle segnalazioni o reclami" anche "segnalare situazioni di disagio di minori alla Procura della Repubblica presso il Tribunale dei minorenni al fine di consentire l'adozione di provvedimenti e l'apertura di procedimenti di protezione".
È tra i suoi poteri anche quello di "richiedere alle pubbliche amministrazioni, nonché a qualsiasi soggetto pubblico o privato, compresa la Commissione per le adozioni internazionali" di "fornire informazioni rilevanti ai fini della tutela dei minori e di esibire documenti". Per fare tutto ciò la figura si avvale di "un'apposita struttura di missione operante presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri".