Conquiste del Lavoro: intervista a Scrima

10.04.2007 18:12

CONTRATTO. SCRIMA: ACCOLTE LE NOSTRE RICHIESTE

"La sottoscrizione dell'Accordo di Palazzo Chigi rappresenta una tappa significativa del percorso di mobilitazione che abbiamo attivato a sostegno del sacrosanto diritto del personale ad avere rinnovato il contratto scaduto da quindici mesi". Francesco Scrima, segretario generale della Cisl Scuola, in un intervista rilasciata a Conquiste del Lavoro in uscita domani, esprime "apprezzamento" per l'intesa siglata venerdì scorso e per la conferma dell'immissione in ruolo, a partire dal prossimo primo settembre, di 60 mila precari (50 mila docenti e 10 mila Ata). Ieri, inoltre, il ministro dell'Economia, Tommaso Padoa Schioppa, ha sottoscritto il decreto interministeriale relativo alle nomine in ruolo del comparto scuola in attuazione delle disposizioni della Finanziaria per il 2007.

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Il Governo dunque ha invertito la rotta?
La nostra mobilitazione ha avuto effetto. Come sindacato, abbiamo valutato positivamente i contenuti dell'Accordo perché sono state sostanzialmente accolte le nostre richieste di ulteriori risorse per il rinnovo del contratto e sono state riconosciute e certificate alla scuola quelle derivanti dalle proprie specifiche economie di sistema. Il Governo si è impegnato a procedere all'assunzione di 60 mila precari per l'anno scolastico 2007-2008 che avvia, come da noi sempre fortemente rivendicato, il processo di stabilizzazione del personale, indispensabile per assicurare l'obiettivo di continuità e qualità dell'azione educativa e di riconoscimento dei diritti maturati dal personale precario.

La resistenza del ministro dell'Economia ha rappresentato un forte ostacolo allo sblocco della trattativa?
E' stato un confronto duro. La Finanziaria, nella prima versione, prevedeva risorse mortificanti per il rinnovo del primo biennio. Grazie alla mobilitazione, abbiamo ottenuto il riconoscimento, da parte del Governo, a novembre, della fondatezza delle rivendicazioni avanzate dalla categoria e quindi della necessità di reperire ulteriori risorse per affrontare la questione del rinnovo dei contratti del pubblico impiego. Ma il personale della scuola rivendicava altresì la restituzione delle cosiddette economie di sistema da destinare al riconoscimento e alla valorizzazione professionale del personale. L'ostinata resistenza da parte del ministero dell'Economia alla certificazione di queste ulteriori risorse ha reso necessario la proclamazione unitaria dello sciopero generale e la richiesta di trasferimento del confronto sulla vertenza al più alto livello politico, cioè alla presidenza del Consiglio dei ministri.

Quali sono i prossimi passi per informare la categoria?
A livello unitario, abbiamo approvato l'ipotesi di Piattaforma che, proprio in questi giorni, viene sottoposta alla valutazione della categoria attraverso una massiccia e capillare consultazione che vedrà coinvolto tutto il personale scolastico.

Però intanto lo sciopero indetto per il 16 aprile rimane confermato?
Sì perché restiamo in attesa della direttiva generale sui contratti a verifica degli impegni assunti dal Governo e dell'indicazione dei tempi di sottoscrizione del contratto che, abbiamo chiesto, deve concludersi prima della fine dell'anno scolastico.