Approvata la legge che prevede l'istituzione del liceo del "made in Italy". Salvaguardata l'opzione economico sociale
Il 20 dicembre scorso il Senato ha approvato il disegno di legge "Disposizioni organiche per la valorizzazione, la promozione e la tutela del made in Italy" che all'articolo 18 istituisce per l’appunto il “Liceo del made in Italy”. Si tratta di un nuovo percorso liceale che si aggiunge a quelli compresi nell'articolazione del sistema dei Licei previsti dal DPR 89 del 2010. La norma regola l'istituzione del nuovo liceo a regime e prevede nel contempo una fase transitoria che consentirà l'avvio dei percorsi già a partire dall'anno scolastico 2024/2025. Ultimata la fase di transizione, il liceo del made in Italy potrà essere attivato nell'ambito del piano regionale dell'offerta formativa come percorso liceale a sé stante; se verrà attivato dagli istituti che, nell'ambito del liceo delle scienze umane, offrono l’opzione economico-sociale, tale opzione confluirà nel liceo del made in Italy, ferma restando la conclusione del percorso economico-sociale per le classi successive alla prima.
Entro novanta giorni dalla data di entrata in vigore della legge, con regolamento da emanare ai sensi dell’articolo17, comma 2, della legge 23 agosto 1988, n. 400, su proposta del Ministro dell’istruzione e del merito, acquisito il parere della Conferenza unificata Stato Regioni, si provvederà alla definizione del quadro orario degli insegnamenti e degli specifici risultati di apprendimento previsti per il nuovo percorso liceale. Nella fase transitoria, la costituzione delle classi prime del percorso liceale del made in Italy può avvenire su richiesta delle istituzioni scolastiche che erogano l’opzione economico-sociale del percorso del liceo delle scienze umane, previo accordo tra l’Ufficio Scolastico Regionale e la Regione. In tal caso è previsto un quadro orario transitorio, definito sulla base del quadro orario del piano di studi di cui all’allegato A alla legge.
Rispetto alla versione iniziale del disegno di legge, che prevedeva la soppressione dell'opzione economico sociale, sostituita dall'opzione del liceo del made in Italy, la nuova versione approvata definitivamente conserva – come chiesto con forza dalla CISL Scuola - la possibilità di mantenere comunque l'opzione economico sociale, purché nel medesimo istituto non si attivi il nuovo Liceo del made in Italy, che potrà essere invece attivato come nuovo Liceo in tutte le altre istituzioni scolastiche.