Finanziaria 2007 e riduzione del "tempo scuola" negli istituti professionali. Esiti incontro al MPI
Si è tenuto - mercoledì 21, presso il MPI - un incontro circa l'applicazione della Finanziaria 2007 nella parte in cui prevede una riduzione del "tempo scuola" degli studenti negli istituti professionali (lett. f, comma 605, art. 1, legge 296/06).
L'Amministrazione ha prospettato di ricondurre a 34 ore - a partire dalle prime e seconde classi - l'orario settimanale degli istituti professionali, con una dotazione di organico docenti pari a 36 ore, in analogia con quanto già prevede il "Progetto 2002", adottato in quelle istituzioni scolastiche, che hanno aderito, a suo tempo, alla sperimentazione.
La CISL Scuola
- ha evidenziato l'ambiguità di una disposizione legislativa che - mentre afferma di voler perseguire "il miglioramento dell'efficienza e dell'efficacia degli attuali ordinamenti dell'istruzione professionale" - indica come strumento per raggiungerlo una sensibile riduzione dell'offerta formativa e d'istruzione per gli studenti;
- ha sottolineato come, ancora una volta, si sia di fronte ad una norma che, con legge finanziaria, opera di fatto una modifica dell'ordinamento, scelta non condivisibile a partire dal piano del metodo.
Nel merito, la CISL Scuola ritiene che:
- gli istituti professionali siano stati oggetto nella precedente legislatura di continui attacchi rispetto alla loro collocazione nel sistema d'istruzione statale, attacchi che hanno minato la serenità d'azione, visti i continui stati di "fibrillazione";
- il recente decreto-legge "Bersani" collochi tali istituzioni in una nuova filiera tecnico-professionale ancora da definire e costruire come modello;
- l'applicazione del disposto della Finanziaria 2007 costituisca un intervento sull'ordinamento al di fuori di qualunque processo di riforma. Quali discipline dovrebbero essere ridotte? Quali interventi dovrebbero essere effettuati sui contenuti delle stesse per adeguarli al minore tempo d'insegnamento?
- l'area di approfondimento sia attività curricolare (se si intendesse collocare qui l'intervento riduttivo). Detta area rappresenta il "core business" del modello fondante della riforma degli istituti professionali, necessaria per adeguare i percorsi didattici alle esigenze di un'utenza peculiare, a volte anche in difficoltà: strumento, dunque, di flessibilità didattica ed organizzativa che oggi rientra a pieno titolo nei modelli dell'autonomia scolastica
Per la CISL Scuola, un'applicazione rigida della nuova normativa, pertanto, sarebbe una scelta non condivisibile, quanto mai inopportuna e miope sul piano politico, proprio perché andrebbe ad incidere in modo estemporaneo su un settore fortemente provato e proprio ora che potrebbe vedere il giusto riconoscimento del ruolo svolto in questi anni nel settore dell'istruzione di stato.
A conclusione dell'incontro, l'Amministrazione - anche alla luce delle posizioni esplicitate dalle Organizzazioni Sindacali - si è riservata una attenta riflessione sull'intera questione.