Emanata dal MPI la nuova Direttiva di indicazioni per l'INVALSI
Il Ministro della Pubblica Istruzione ha emanato la Direttiva prot. n. 649 del 25.8.2006 con la quale - sulla base del nuovo quadro politico ed istituzionale - ha ravvisato la necessità di integrare e modificare la precedente Direttiva Ministeriale n. 27 del 13.3.2006 concernente gli "obiettivi generali delle politiche nazionali", rivolta all'INVALSI per lo svolgimento della propria attività istituzionale.
La CISL Scuola - fatte salve tutte le riserve espresse in passato sulla configurazione istituzionale, organizzativa e funzionale dell'INVALSI [discendente dalla specifica delega contenuta nell'art. 3, comma 1, lett. b) e c) della legge 53/2003 e dal conseguente Decreto attuativo 286/2004] che attualmente costituiscono un vincolo giuridico e ordinamentale per l'esercizio della potestà direttiva del Ministro della Pubblica Istruzione - valuta positivamente le integrazioni alla Direttiva 27/06 che in parte recepiscono le nostre richieste da tempo avanzate in proposito.
Il riferimento è, in particolare, al punto 1 laddove si integrano i profili oggetto delle rilevazioni dell'Istituto che danno maggiore consistenza alla sua missione di valutazione "di sistema" quali i riferimenti:
- alla spesa per l'istruzione ed alle risorse finanziarie, umane e strutturali utilizzate;
- alla regolarità dei percorsi e all'abbandono scolastico;
- alle modifiche apportate al piano dell'offerta formativa in seguito all'analisi dei risultati delle precedenti rilevazioni;
- alle azioni di recupero realizzate, tenuto conto delle modifiche intervenute e dei processi di evoluzione in atto del quadro ordinamentale e strutturale del primo ciclo d'istruzione.
In tale contesto maggiormente sistematizzato rispetto alle indicazioni della precedente Direttiva, acquista nuova luce e riveste particolare significato il doveroso riferimento "all'atteggiamento ed alla partecipazione delle istituzioni scolastiche alle rilevazioni del servizio nazionale di valutazione e ad analoghe indagini nazionali e internazionali".
Ciò denota la volontà dell'Amministrazione di un coinvolgimento attivo e protagonistico delle scuole, ed in particolare dei docenti, ai processi e alle dinamiche valutative "di sistema" nell'ambito dei quali, pur salvaguardando la "terzietà" del Servizio, non si possono relegare le scuole ad un ruolo del tutto residuale e passivo.
Importanti, a tale proposito, le seguenti nette prese di posizione dell'Amministrazione pienamente condivise dalla CISL Scuola:
- l'impegno a mettere a disposizione delle istituzioni scolastiche gli esiti delle rilevazioni condotte dall'INVALSI;
- l'esplicitazione formale, finalmente, dell'obiettivo di fondo delle rilevazioni suddette, consistente nel supportare l'attività di valutazione periodica e annuale degli apprendimenti degli alunni;
- l'affermazione più che mai opportuna, a scanso di qualsiasi rischio di equivoci o di fantasiose interpretazioni, secondo la quale tale forma di valutazione " ... rimane di esclusiva competenza dei docenti";
- la scelta innovativa di contenere l'indagine entro un ristretto campione di scuole, "previamente individuato con metodo statistico" e di somministrare le prove mediante l'assistenza di rilevatori esterni. Ciò dovrebbe contribuire ad attenuare le tensioni e la conflittualità che hanno caratterizzato la gestione delle precedenti rilevazioni.
La CISL Scuola - avendo da sempre riconosciuto il valore e il ruolo dell'autonomia scolastica - condivide ed apprezza, altresì, la modifica al punto 13 della precedente Direttiva che affida all'INVALSI il compito di "provvedere alla predisposizione e all'offerta di modelli di terza prova" prevista per gli esami di Stato; cosicché, in coerenza con il Disegno di legge di riforma degli esami di Stato recentemente approvato dal Governo, la responsabilità di definire i testi della terza prova scritta verrà demandata alle Commissioni esaminatrici "... con modalità prestabilite", cioè sulla base dei "modelli predisposti e offerti" dall'INVALSI medesima.
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