Conferma dell'organico Covid per il 2021/22, potrebbe valere circa 80.000 posti fra docenti e ATA
Tra i punti toccati nel corso dell’incontro fra sindacati e Capo di Gabinetto sul piano di vaccinazione del personale scolastico, che ha preso in esame più in generale i fattori che concorrono a determinare uno svolgimento in sicurezza delle attività scolastiche, è emersa la disponibilità del Ministero a garantire anche per il 2021/22 un rafforzamento delle dotazioni organiche, con la conferma del cosiddetto organico Covid. Verrebbe in tal modo accolta positivamente una richiesta su cui la CISL Scuola si è spesa con determinazione, ma che occorre adesso tradurre in atto modificando l’impostazione seguita per il 2020/21 e indicando in modo puntuale, in sede di definizione degli organici, il numero e la tipologia dei posti aggiuntivi attivabili.
Ciò non era avvenuto con i provvedimenti riguardanti l’anno in corso (DL 34 /2020 e DL 104/2020), i quali si limitavano a stanziare considerevoli risorse economiche (pari complessivamente a circa 2 miliardi, di cui oltre 1.600 milioni di euro per assunzioni a tempo determinato), da utilizzare per la stipula di contratti riguardanti indistintamente personale docente e ATA. Il numero di posti effettivamente attivabili, non stabilito in modo puntuale, è dipeso in sostanza dalla tipologia di personale assunto e dal relativo costo economico di ciascun contratto. In alcune elaborazioni la nostra organizzazione aveva stimato come possibile l’assunzione, con le risorse date, di circa 60.000 docenti e di 20.000 collaboratori scolastici; dai riscontri disponibili, risulterebbero firmati circa 90.000 contratti, tenendo conto che parte di essi possono riguardare posti a orario ridotto o sostituzioni di supplenti. Da qui una conferma dell’attendibilità delle nostre previsioni, e nello stesso tempo un’indicazione concreta per capire quanto possa valere, tradotta in numero di posti, la conferma dell’organico Covid anche per il 2021/22. Una conferma che riteniamo assolutamente indispensabile, a fronte delle incertezze che tuttora permangono sull'andamento della pandemia e considerato che sul prossimo anno scolastico ricadrà in ogni caso un onere di compensazione e recupero rispetto alle criticità riscontrate nel precedente, nonostante l'assiduo impegno del personale a garantire comunque, nelle condizioni e nei modi possibili, lo svolgimento delle attività didattiche.
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