TAGLI: tre anni dopo ... ("dossier" sugli organici del personale ATA)
Come fatto in precedenza per gli organici del personale docente, ecco in uno specifico “dossier” il dettagliato riepilogo dei tagli che hanno ridotto pesantemente, in tre anni, i posti di lavoro del personale ATA, aggravandone le condizioni di lavoro e mettendo a dura prova, in molti casi, la possibilità delle scuole di far fronte alle esigenze del loro ordinario funzionamento.
Di ciò ha dovuto prendere atto, lo scorso anno, anche l’Amministrazione, costretta ad autorizzare l’attivazione di circa 2.000 posti in aggiunta a quelli previsti nelle tabelle ministeriali: una necessità a cui difficilmente si potrà sfuggire quest’anno, se è vero che il numero delle scuole non ha subito significative variazioni mentre si sottraggono altri 14.000 posti, a completamento di un piano che ha visto ridurre addirittura di un quinto l’organico dei collaboratori scolastici.
Se per i docenti, almeno quest’anno, al taglio dei posti fa riscontro un numero superiore di cessazioni dal servizio, lo stesso non accade per il personale ATA, dove il saldo rimane pesantemente negativo e vede salire di circa 7.000 unità il numero dei posti di lavoro che mancheranno all’appello.
Continua dunque, e si aggrava, una crisi occupazionale che si connota con caratteri di vera e propria emergenza. Tutti ne devono avere consapevolezza, anche nel momento in cui si ottiene l’importante risultato di una significativa stabilizzazione dei rapporti di lavoro, per effetto del piano triennale di assunzioni che consentirà di coprire con assunzioni in ruolo tutti i posti vacanti e disponibili.
Stabilizzare il lavoro che c’è, tutelare chi vede venir meno le opportunità di impiego: proprio pensando in modo particolare alla situazione del personale ATA, la CISL Scuola ha chiesto, e ottenuto, la proroga per un altro anno delle misure straordinarie “salva-precari”, per attenuare quanto più possibile sul piano giuridico ed economico chi non vedrà rinnovato il proprio contratto.
La CISL Scuola è consapevole che ciò non è sufficiente e che per recuperare una diversa prospettiva occorre cambiare profondamente il segno delle politiche scolastiche, tornando ad investire sul sistema di istruzione per sostenere la crescita e lo sviluppo del Paese.
Sul piano più direttamente sindacale, accanto all’impegno di stabilizzare il lavoro c’è quello di una sua adeguata valorizzazione: in questa direzione la CISL Scuola si sta muovendo nel mantenere attivi e pienamente esigibili i percorsi definiti in sede contrattuale proprio per offrire al personale ATA reali e concrete opportunità di crescita professionale.
Roma, 22 giugno 2011
Francesco Scrima, Segretario Generale CISL Scuola