L'anno che verrà. Una lettera della CISL Scuola al Capo Dipartimento Istruzione del Ministero
In una lettera al Capo Dipartimento Istruzione, dott. Stefano Versari, la segretaria generale della CISL Scuola, Maddalena Gissi, richiama la necessità di rendere sistematico il confronto con le organizzazioni sindacali anche su diversi aspetti relativi agli atti di gestione amministrativa, puntualmente elencati, che attengono a sue dirette competenze. Di seguito il testo della lettera:
Gentile dott. Versari,
i primi giorni di un anno nuovo sono quelli nei quali, solitamente, si ragiona sulle cose da fare, fissando obiettivi e priorità su cui indirizzare il proprio impegno, facendo comunque tesoro di ciò che a consuntivo ci lascia l’anno appena trascorso. Per molte ragioni, parafrasando una delle migliori pagine della nostra musica leggera di qualità, potremmo dire che “l’anno vecchio è finito ormai, ma qualcosa ancora qui non va”. È soprattutto l’andamento della pandemia a destare preoccupazione, con una ripresa dei contagi che ridimensiona attese e previsioni rivelatesi troppo ottimistiche. Se questo si conferma, purtroppo, come il tema cui soprattutto rivolgere l’attenzione, in vista dell’imminente ripresa delle attività scolastiche, tanti altri sono gli argomenti sui quali l’Amministrazione è chiamata da subito a lavorare intensamente, sia per far fronte a scadenze ordinarie ma di rilevante impatto sulla gestione di un sistema complesso come quello dell’istruzione, sia per affrontare fondamentali aspetti innovativi delineati nel PNRR e nel Patto per la Scuola al centro del Paese, la cui attuazione, per aspetti rilevanti di merito e di metodo, potrebbe in qualche modo rientrare tra le “cose che ancora qui non vanno” come dovrebbero.
Basterebbe citare, al riguardo, la situazione di stallo che ancora stiamo registrando per quanto riguarda il rinnovo del contratto nazionale di lavoro, resa ancor meno sopportabile dall’avvenuta sottoscrizione, nel mese scorso, dell’accordo per i comparti dell’amministrazione centrale. O il proliferare di voci e indiscrezioni sulla riforma del reclutamento, senza che vi sia stato sulla materia quel coinvolgimento delle parti sociali per un confronto che il Patto per la scuola indicava come precisa scelta di metodo condivisa dalle parti firmatarie. O ancora le risposte attese e non più rinviabili sulla mobilità del personale docente e dirigente, su cui pure si erano individuate ai tavoli negoziali possibili positive soluzioni.
Si tratta evidentemente di questioni che chiedono in gran parte di essere affrontate a livello politico; a tal fine, l’incontro di domani col Ministro Bianchi ce ne dà un’immediata opportunità. Ma sono molteplici anche gli atti di gestione attesi da tempo e per i quali pensiamo sia davvero giunto il momento di superare una condizione di perdurante incertezza recuperando invece la necessaria chiarezza in prospettiva.
Tra questi, in particolare le procedure straordinarie ai fini abilitanti, previste dal decreto legge 126 del 2019 e per le quali gli interessati hanno prodotto domanda già nell’estate del 2020. Si tratta di percorsi per i quali garantire tempi certi di realizzazione, considerato che quanti si abiliteranno con il superamento dell’unica prova computer based prevista dopo le modifiche introdotte dal decreto “Sostegni bis” del luglio scorso dovranno poterlo fare in tempo utile per l’aggiornamento delle GPS o per partecipare alla mobilità professionale, attesa in primavera, o per regolarizzare finalmente la propria posizione nella scuola paritaria.
Il tema del rinnovo delle GPS va affrontato subito, tenuto conto che il 2022 sarà l’anno di aggiornamento anche delle GAE. È necessario e quanto mai opportuno un confronto sulle regole per le nuove GPS, ma anche sulla tempistica, per evitare i problemi di produzione delle graduatorie riscontrati due anni fa e che si sono protratti purtroppo fino alle nomine della scorsa estate.
La gestione di alcune disposizioni di legge sulla cancellazione dalle diverse graduatorie per coloro che superano il periodo di prova dev’essere oggetto di discussione in tempi che consentano di prevenire i problemi sorti negli ultimi due anni, quando si è giunti a ridosso delle operazioni di nomina senza aver chiarito debitamente alle strutture periferiche dell’Amministrazione quali fossero le regole da seguire.
L’intreccio, ormai per la verità quasi un groviglio, fra le diverse procedure concorsuali per la scuola secondaria, con l’accavallarsi dei vecchi bandi del 2020 con i nuovi percorsi introdotti nel luglio scorso dal decreto “Sostegni bis”, va districato con una programmazione oculata che centri l’obiettivo di recuperare il ritardo sulla copertura dei posti rimasti ancora vacanti dopo le nomine 2021.
Infine, le novità introdotte dalla legge di bilancio per il 2022 in materia pensionistica rendono opportuno e necessario un confronto urgente che consenta di superare alcune difficoltà riscontrate già in passato nella gestione della piattaforma informatica per la presentazione delle domande, difficoltà che andrebbero risolte per consentire a quanti, potendo contare su una pluralità di opzioni previste dalla legge, devono poter esercitare in pieno il proprio diritto di scelta.
Su tutti questi temi, crediamo sia necessario a tutti i livelli un cambio di passo, che assuma il metodo del confronto come modo sistematico di procedere da parte della politica e dell’Amministrazione, valorizzando pienamente l’apporto che le parti sociali possono dare nella fase di elaborazione delle decisioni, finalizzando opportunamente in tal senso la programmazione e la gestione delle sedi di discussione e di dialogo cui il Patto per la Scuola fa esplicito riferimento. Anche solo rimanendo alle questioni su cui abbiamo richiamato l’attenzione, vi è abbondante materia su cui avviare tavoli tematici nei quali sviluppare un approfondito confronto di merito.
Si tratta di una necessità fortemente avvertita, che come CISL Scuola, con la presente, intendiamo tradurre in un’esplicita e formale richiesta, perché l’anno ormai arrivato, oltre alla soluzione di un po’ delle cose che ancora non vanno, ci porti almeno un segno di quella trasformazione che “tutti quanti stiamo già aspettando”.
L’occasione è gradita per formulare i migliori auguri di un proficuo e costruttivo 2022, nella convinzione che ciò possa avvenire solo in presenza di un forte e condiviso impegno da parte di tutti.
Roma, 3 gennaio 2022
Maddalena Gissi, Segretaria Generale CISL Scuola
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