Gissi: sulla sicurezza delle scuole ognuno risponda per le proprie competenze
Prosegue il percorso dei due disegni di legge Pellegrino - Carocci in tema di sicurezza e responsabilità dei dirigenti scolastici con le audizioni presso le Commissioni Riunite VII (Cultura) e XI (Lavoro) della Camera dei Deputati. Il 25 luglio sono stati ascoltati i rappresentanti di UPI (unione province Italiane e metropolitane) e ANCI (Associazione nazionale Comuni Italiani).
“Alcune delle posizioni espresse dai rappresentanti degli enti proprietari degli edifici scolastici ci trovano assolutamente d’accordo” afferma la segretaria generale della Cisl Scuola, Maddalena Gissi. “Senza alcun dubbio la sicurezza delle nostre scuole ha una grandissima rilevanza sociale e occorre garantire la massima cura nello stato delle strutture e nell’attenta gestione del servizio scolastico. Siamo anche d’accordo, come hanno sostenuto i rappresentanti di UPI e ANCI, sul fatto che siano necessarie risorse e che si debba investire sull’edilizia, non solo per realizzare nuovi edifici ma anche per garantire la manutenzione ordinaria e il personale necessario, oltre che la consegna delle certificazioni previste per legge. Riteniamo inoltre, come è stato efficacemente affermato nell’audizione, che gli enti locali non possano rispondere di ciò che non conoscono. Non possono rispondere delle modalità organizzative del servizio, della formazione del personale, della programmazione e realizzazione delle prove di esodo. Tuttavia, per le stesse valide ragioni sostenute durante l’audizione, anche il dirigente scolastico non può essere chiamato a rispondere di ciò che non conosce, che non gestisce e sul quale non ha alcun potere di spesa. Il dirigente scolastico non interviene nei locali tecnici, non interviene né può intervenire, ad esempio, su caldaie, impianti elettrici ed idraulici, tetti e sottotetti”.
L’attuale impianto legislativo, con l’incrocio di disposizioni che si sovrappongono, come ben dimostrano diversi dolorosi fatti di cronaca, non è idoneo a garantire la sicurezza degli allievi e degli operatori scolastici. È dunque urgente e necessario, secondo la Cisl Scuola, un confronto onesto e aperto sui due disegni di legge in esame, confronto che non è certo la ricerca dello “scaricabarile” evocato durante l’audizione.
“I dirigenti scolastici – conclude Maddalena Gissi - non si sono mai sottratti alle loro responsabilità ma queste devono essere sostenibili, perché nessuno può assicurare condizioni di sicurezza senza poteri di decisone, di gestione e di spesa ed in assenza di strutture tecniche, che invece sono incardinate negli Enti locali. In questo modo alcuni aspetti della sicurezza degli allievi e degli operatori di fatto non sono garantiti dall’attuale quadro normativo. Ed è questo il motivo per cui devono essere urgentemente trovate soluzioni, nello spirito di una leale collaborazione e di sinergia tra le diverse responsabilità”.
Roma, 31 luglio 2017
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