Pensioni, quando le convenienze politiche prevalgono sulle ragioni dei lavoratori
Sulle pensioni la scuola non rivendica privilegi, chiede solo di non essere penalizzata a causa delle particolari modalità che regolano la cessazione dal servizio del suo personale.
Consentire di andare in pensione coi vecchi requisiti a chi li maturi entro il 31 agosto, e non il 31 dicembre, avrebbe permesso di rimuovere una vera e propria iniquità.
Chi ha impedito che passasse l’emendamento rivolto a questo fine si assume una grave responsabilità, sacrificando le ragioni di migliaia di lavoratori in nome delle proprie convenienze politiche.
La Cisl Scuola incalzerà il governo e le forze politiche perché la questione sia comunque ripresa in considerazione, cercando e trovando una soluzione nel più breve tempo possibile.
Roma, 14 febbraio 2012
Francesco Scrima, segretario generale CISL Scuola