NO a interventi che penalizzano le condizioni di lavoro e di vita della donna - NO a modifiche senza confronto con il sindacato
LA CISL SCUOLA DIFENDE IL DIRITTO DELLA PENSIONE A 60 ANNI PER LE DONNE
BASTA CON LE MISTIFICAZIONI!
La norma sul pensionamento a 60 anni fu fatta proprio per evitare discriminazioni con quanto avviene nel privato, dove le donne vanno in pensione a 60 anni, pur potendo proseguire, se vogliono, fino a 65.
Nessuno quindi "costringe" la donna che lavora nel pubblico impiego ad andare in pensione a 60 anni: è lei che liberamente lo decide.
Noi vogliamo che questa possibilità continui a esserle data.
Il governo gliela vuole togliere.
La sentenza della corte europea denuncia pertanto una discriminazione che non esiste: il Governo farebbe bene a impegnarsi, prima di tutto, per chiarire in sede U.E. come stanno davvero le cose.
Oggi assistiamo invece ad una condotta schizofrenica:
- da una parte, si vuol limitare la possibilità delle donne di andare in pensione;
- dall'altra, si manda in pensione a forza (art. 72, L. 133/08) chi non ci vorrebbe andare.
DICIAMO NO a interventi che penalizzano le condizioni di lavoro e di vita della donna.
DICIAMO NO a modifiche delle regole sulla previdenza
senza il dovuto confronto con le organizzazioni sindacali.
Roma, 9 marzo 2009