"Prove INVALSI": precisazioni del MIUR
Con la nota 2792 del 20.4.2011, a firma della dott.ssa Palumbo, direttore generale per gli ordinamenti, il MIUR fornisce una serie di precisazioni in ordine alla controversa questione delle "prove INVALSI", questione che è stata oggetto recentemente di un incontro tra lo stesso INVALSI e i sindacati (vedi lo specifico documento della CISL Scuola dello scorso 6 aprile).
La nota del MIUR, dopo aver richiamato la natura e le finalità delle prove, volte a consentire una più puntuale e oggettiva verifica dell’attività didattica ai fini di un miglioramento dell’efficacia dell’azione educativa, distingue le attività riferite alle “classi campione”, gestite direttamente dall’INVALSI con propri operatori, da quelle rivolte alla generalità della classi interessate alla rilevazione (II e V della scuola primaria, I e III della secondaria di I grado, II e V della secondaria di II grado), affidate al personale in servizio nella scuola.
Si tratta di adempimenti che, secondo il MIUR, attengono all’ordinamento del sistema scolastico e dai quali pertanto non è ipotizzabile che le scuole possano sottrarsi. Ne discende l’obbligo di prevedere i necessari impegni del personale all’interno del piano annuale delle attività; di tali impegni, peraltro, si evidenzia il carattere di aggiuntività, secondo un’impostazione a nostro avviso corretta che rimanda alla contrattazione d’istituto per le modalità di riconoscimento e compenso degli aggravi di lavoro. Anche se la nota ministeriale si limita a considerare le prestazioni dei docenti, riteniamo che si debba procedere analogamente anche per quanto riguarda gli eventuali carichi di lavoro aggiuntivo ricadenti sugli uffici di segreteria.
Resta la nostra convinzione che la circolare del MIUR, per quanto risolva positivamente alcune questioni, non possa sciogliere tutte le tensioni in atto sull’imminente svolgimento delle prove, spia di un diffuso disagio che attraversa il mondo della scuola. E’ un disagio del quale ci facciamo carico nella nostra quotidiana azione di rappresentanza e tutela dei lavoratori, non limitandoci a darne espressione ma facendo il possibile perché a tale disagio si diano adeguate risposte. Ostacolare e vanificare le procedure valutative proposte e l’utilizzabilità dei loro esiti per migliorare il lavoro servizio non sarebbe a nostro avviso una risposta utile alla scuola e ai suoi lavoratori.
Roma, 21 aprile 2011
Segreteria Nazionale CISL Scuola
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