Pareri del CSPI sulla sperimentazione dei percorsi quadriennali, sui “poli a orientamento artistico” e sui CTS
Nell'adunanza plenaria svoltasi ieri, 17 novembre, in modalità telematica nel rispetto delle misure governative concernenti l'emergenza sanitaria, il Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione (CSPI) ha espresso tre pareri:
- sullo schema di decreto del Ministro dell’istruzione concernente il “Piano nazionale di innovazione ordinamentale per l’ampliamento e l’adeguamento della sperimentazione di percorsi quadriennali di istruzione secondaria di secondo grado agli Obiettivi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza #NextGenerationItalia”
- sullo schema di decreto del Ministro dell’istruzione recante la “Disciplina dei poli a orientamento artistico e performativo di cui all’articolo 11, comma 4, del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 60”;
- sullo schema di decreto del Ministro dell’istruzione concernente i “Centri Territoriali di Supporto (CTS), ai sensi dell’articolo 9, comma 2-bis del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 66”.
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Sul primo parere, riguardante l’ampliamento della sperimentazione dei percorsi quadriennali nella scuola secondaria di secondo grado all’interno della prevista Riforma del sistema di orientamento nell’ambito del PNRR, il CSPI si è espresso negativamente.
Il CSPI, infatti
- ricorda i due precedenti pareri in materia (sedute del 10.5.2017 e del 25.1.2018);
- ritiene indispensabile un collegamento organico tra la previsione dell’ampliamento dei quadriennali e il complessivo intervento normativo sulla Riforma del sistema di orientamento. “Considerata l’importanza del percorso proposto e la necessità di acquisire elementi per interventi organici sul sistema scolastico è necessario che l’ampliamento della sperimentazione sia basato su elementi di riscontro certi e chiari per poter fornire dati utili alle conseguenti decisioni politiche e alle ricadute ordinamentali, mentre nello schema di Decreto non si esplicita in modo coerente tale connessione e la proposta appare come una implicita prefigurazione della futura Riforma non suffragata dalla valutazione degli esiti della sperimentazione in atto”;
- sottolinea che l’attuazione di quanto previsto dallo schema di Decreto in esame, che intende ampliare la sperimentazione già in atto, avverrà in tempi non congrui rispetto alla gestione ordinaria delle attività di orientamento finalizzate alle iscrizioni per l’anno scolastico 2022/23; conseguentemente gli Uffici Scolastici Regionali dovranno valutare le proposte progettuali in tempi ristretti con il rischio di non garantire la qualità della selezione;
- ribadisce, come già richiamato in occasione dell’espressione dei precedenti pareri, “la necessità di una regia nazionale, di una organica proposta metodologico-didattica supportata da validi criteri di selezione del campione rappresentativo e di strumenti di verifica e valutazione condivisi”;
- sottolinea l’assenza di riscontri relativi alle esperienze di sperimentazione effettuate e ancora in atto, risultato di uno scrupoloso monitoraggio di cui non si ha notizia;
- evidenzia le criticità dell’estensione della sperimentazione in questione agli istituti professionali.
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Sul secondo parere, riguardante la disciplina dei poli a orientamento artistico e performativo, il CSPI, nell’esprimere parere favorevole
- ricorda in premessa il precedente parere espresso il 18.4.2018 su un analogo decreto mai adottato;
- sottolinea che l’obiettivo di istituire i Poli è quello di ottimizzare l’utilizzo delle risorse professionali, strumentali e finanziarie, non potendo ad oggi implementare in maniera diffusa e ordinamentale l’insegnamento dei linguaggi artistici;
- evidenzia che l’intervento, seppur preveda la valorizzazione di un numero limitato di scuole o di reti di scuole d’eccellenza, può rappresentare una sorta di avanguardia nell’ambito di specifici settori del sistema educativo soprattutto se è servito e servirà a valorizzare il coordinamento delle innumerevoli iniziative curriculari e/o extracurriculari diffusamente presenti nelle istituzioni scolastiche.
In relazione al testo del decreto in esame, il CSPI, oltre quanto indicato in premessa, avanza precise osservazioni e richieste.
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Sul terzo parere, riguardante la costituzione dei Centri territoriali di supporto per l’inclusione (CTS), il CSPI, nell’esprimere parere favorevole
- prende atto della stesura di un nuovo schema di decreto (sul precedente il Consiglio nell’adunanza plenaria del 1°.10.2021 ottobre, aveva espresso parere negativo);
- evidenzia, però, che “resta da affrontare e disciplinare, anche con successive indicazioni da parte dell’Amministrazione, la relazione tra i diversi soggetti coinvolti nella governance territoriale per favorire i processi di inclusione e per evitare sovrapposizioni di competenze e confusione nei ruoli”.