Indicazioni Nazionali: l’Ansas monitora
Il MIUR, Direzione Generale degli Ordinamenti, ha emanato la circolare 101 del 4.11.2011 con la quale fornisce alle istituzioni scolastiche i criteri e le modalità per l’avvio del monitoraggio sulle “Indicazioni del Primo Ciclo” (ex art. 1, comma 4, dPR 89/09, il “Regolamento di revisione dell'assetto ordinamentale, organizzativo e didattico della scuola dell'infanzia e del primo ciclo di istruzione”).
Il suddetto Regolamento ha disposto che per un periodo non superiore a tre anni scolastici - decorrenti dall’a.s. 2009/10 - dovessero essere applicate le “Indicazioni Nazionali” allegate al decreto legislativo 59/04 aggiornate con le “Indicazioni per il curricolo” di cui al decreto 31.7.2007.
Successivamente, in data 8.9.2009, il MIUR - con proprio “Atto di Indirizzo” - ha previsto che le istituzioni scolastiche fossero chiamate a predisporre percorsi di armonizzazione tra le due sopra richiamate “Indicazioni”: operazione molto complessa, considerata la diversa impostazione strutturale dei due documenti.
Ad inizio del terzo anno scolastico di sperimentazione (quello corrente), dunque, l’Amministrazione avvia un monitoraggio per raccogliere gli esiti delle attività ed esperienze realizzate dalle istituzioni scolastiche, affidando all’ANSAS il compito di predisporre un apposito questionario - anticipato attraverso quattro formulari: A - parte generale; B - scuola dell'infanzia; C - scuola primaria; D - scuola secondaria di I grado - che le scuole dovranno restituire entro il prossimo 30 novembre.
L’Amministrazione, nel frattempo, ha istituito due “gruppi tecnici”: il primo, con il compito di realizzare la revisione delle “Indicazioni”; il secondo, con l’incarico di predisporre i modelli di “certificazione delle competenze” acquisite dagli alunni al termine della scuola primaria e della scuola secondaria di 1° grado, nonché di definire le “linee guida” per la loro compilazione.
La CISL Scuola, durante lo scorso anno scolastico, ha effettuato un’indagine conoscitiva sulla scuola primaria, raccogliendo dati significativi anche sull’elaborazione del curricolo e delle “Indicazioni”. Nell’indagine è emerso che circa l’80% delle istituzioni scolastiche coinvolte nell’indagine ha iniziato, nonostante tutto, l’attività di “armonizzazione”, denunciando, però, sia la quasi totale assenza dell’Amministrazione come supporto al nuovo percorso didattico e pedagogico sia la difficoltà concreta di praticare tali innovazioni a causa del depauperamento delle risorse umane, della diminuzione del “tempo scuola” e della diversa organizzazione del lavoro.
La CISL Scuola, pertanto, nel mentre ritiene necessario e urgente che l’Amministrazione acquisisca elementi conoscitivi, auspica che il lavoro cosi faticosamente svolto dai docenti non sia ulteriormente “mortificato” da elaborazioni e proposte che non rispettino e valorizzino il lavoro delle scuole.
La CISL Scuola, infine - per quanto riguarda la “certificazione delle competenze” nella scuola primaria e nella scuola secondaria di I grado - ha da tempo ribadito la necessità di produrre, da parte dell’Amministrazione, un modello nazionale, che oltre all’individuazione di modalità comuni e certificabili per tutte le istituzioni scolastiche sia strutturato in linea con quello già adottato per la “certificazione delle competenze” al termine dell’assolvimento dell’“obbligo di istruzione”.