Silvia Stefanovichj

Il progetto “ScApPaRe dai luoghi (non) comuni – Scuole aperte e partecipate in rete”

Il progetto ScApPaRe nasce con la volontà di creare a Roma una rete di Istituti Comprensivi, associazioni dei genitori e partner territoriali, che volessero condividere l’esperienza dell'alleanza educativa scuola/famiglie/territorio. L’obiettivo è stato quello di costruire pratiche efficaci che permettessero il contrasto alle povertà educative e al disagio sociale, nonché la rivitalizzazione dei luoghi comuni come spazi di incontro, di contrasto agli stereotipi (e ai “luoghi comuni”) e di convivenza civile, in orario scolastico ed extra scolastico. Tra gli elementi caratterizzanti il progetto troviamo la qualificazione degli apprendimenti in ottica globale e l’utilizzo di strumenti e metodologie innovative nell’ambito del supporto alle dinamiche di classe complesse, della cittadinanza digitale, della qualificazione delle azioni verso inclusione e interculturalità, della creazione di percorsi di confronto e codifica di materiali e dispostivi, uscendo dall’ottica dell’emergenza e costruendo solide pratiche di prevenzione.
ScApPaRe nasce nel 2019 e termina, dopo una proroga dovuta all’emergenza pandemica, nel 2023. È un progetto complesso che vede coinvolte quattro comunità educanti (IC Manin, IC Parco della Vittoria, IC Fratelli Bandiera, IC Elsa Morante) in due diversi municipi (I e II). Il numeroso e complesso insieme di attività previste, scaturite dalla progettazione dal basso realizzata inizialmente, ha richiesto un importante investimento organizzativo e di gestione complessiva.
In questa ottica, fondamentale per la rete associativa è stato poter basare il management su Anteas, associazione promossa dalla Federazione Pensionati della CISL, che ha svolto il ruolo di capofila. Il ricco e attivo partenariato è poi composto da: Associazione Genitori “Scuola Di Donato", Associazione Culturale Comitato Genitori I. C. F.lli Bandiera, Associazione culturale “Noi della Leopardi”, Associazione culturale “Noi del Belli”, Associazione Genitori Giardinieri, Associazione Persone Comune, CISP, Docendum, Pineta In Crescendo s.r.l., Associazione Culturale Musicale Fabrica Harmonica, CRS Cooperativa Roma Solidarietà, Edit – Casa laboratorio Cenci, Università degli Studi di Roma "La Sapienza" - Dipartimento di Storia Culture Religioni.
Le Scuole Aperte e Partecipate rappresentano in Italia realtà in cui le comunità educanti vivono appieno la propria sfida educativa, attraverso alleanze tra istituzione scolastica, famiglie (mediante le Associazioni Genitori) e territorio. Nella convinzione che con la cooperazione di tutte le agenzie educative si possano generare migliori prassi e strategie educative per l’inclusione di ogni bambina e di ogni bambino - e delle loro famiglie - nella valorizzazione della multiculturalità delle appartenenze e del sapere.
I luoghi dati in convenzione gratuita per gli orari extrascolastici alle Associazioni Genitori rappresentano l’incontro tra famiglie, docenti e dirigenti della Scuola, cittadini dei territori in cui sono inseriti. L’enorme potenzialità nasce dal fatto che i genitori si possono incontrare in questi “luoghi comuni” riconoscendosi perché nella stessa fase di vita e identità di genitori, al di là di ogni differenza sociale, economica, culturale, linguistica, religiosa; in questa chiave, se supportati da percorsi e strumenti di consapevolezza, possono agire un’alleanza con gli insegnanti e l’istituzione scolastica volta a mettere al centro il percorso di crescita dei figli, in un’ottica comunitaria e in un contesto che è quello territoriale di appartenenza, ma visto in una prospettiva globale. Le attività educative, culturali, musicali, sportive proposte in orario extrascolastico dalle associazioni dei genitori, possono dunque così costruire un continuum educativo per bambine e bambini rispetto ai percorsi scolastici. E bambine e bambini possono sviluppare appartenenza rispetto alla comunità educante, attraverso la partecipazione ad attività strutturate o semplicemente il gioco libero in cortile o giardino, sotto lo sguardo vigile di genitori, volontari e operatori. Le attività scolastiche possono, a loro volta, sicuramente beneficiare del contesto di fiducia e alleanza, nel rispetto dei ruoli.
Franco Lorenzoni descrive così il rapporto tra insegnanti e genitori: “Parliamo spesso di figure ponte e l’immagine della comunità educante potrebbe essere quella di un arcipelago composto di isole vicine, tra le quali si provano a gettare punti o si costruire barche per andare da un’isola all’altra. (…) Nella complessità delle reti che sono state costruite in questi anni da scappare e da altri analoghi progetti mi sembra che i risultati migliori si siano avuti quando il sostegno è stato reciproco, quando si è riusciti ad aiutarsi senza invadere il campo, senza la pretesa di sostituirsi anche parzialmente alla scuola. Dare nutrimento rinunciando ad occupare spazi di intervento che si aprono non è una sfida facile”.
Il progetto, di rilievo regionale ma aperto per alcune attività anche al livello nazionale, si è proposto di:

  • Attivare strumenti di prevenzione del disagio e della medicalizzazione, come le équipes psico-pedagogiche supervisionate da un esperto di didattica per il supporto degli insegnanti in caso di dinamiche di classe complesse, e interventi di mediazione linguistico-culturali della Caritas.
  • Valorizzare le diversità e le dinamiche di incontro interculturale in tutto il contesto scolastico, attraverso interventi di rafforzamento delle competenze relazionali e della cooperazione tra pari con esperti, percorsi didattici interculturali e campiscuola alla Casa Laboratorio Cenci.
  • Innovare le attività extrascolastiche delle Associazioni genitori nelle Scuole Aperte: intervenire per riqualificare servizi-simbolo come il Doposcuola e la scuola di arabo/italiano, passando dai Centri estivi e dallo Spazio incontro di raccordo scuola/famiglia, fino ai laboratori teatrali e musicali.
  • Creare dei luoghi di confronto, elaborazione, autovalutazione, sintesi e codifica, per trasformare prassi singole di valorizzazione delle differenze e promozione dell’inclusione in metodi consapevoli, condivisi e di conseguenza replicabili e strutturabili nel tempo.
  • Potenziare le abilità genitoriali attraverso percorsi denominati “Rap-presentiamoci” – ai quali ha collaborato con esperienze e competenze preziose anche Paola Serafin, della segretaria nazionale Cisl Scuola - che hanno aiutato ad avere strumenti ed incrementare la consapevolezza del ruolo dei rappresentanti dei genitori, in alleanza con gli insegnanti e in relazione con tutti i genitori di classe/istituto. Dai percorsi è nato anche un “Vademecum per genitori con cariche elettive”, in via di pubblicazione.
  • Definire una “Chiave di lettura di esperienze didattiche di educazione civica e per la costruzione di comunità”, frutto dei percorsi formativi proposti agli insegnanti e riconosciuti dal MIM, in cui sotto la guida del CISP e con la supervisione del maestro Lorenzoni le e gli insegnanti hanno potuto proporre laboratorialmente le proprie storie di didattica e costruzione di comunità, e codificarle per renderle strumenti di mainstreaming.
  • Educare alla “cittadinanza digitale”, con corsi di teens tech lab, accostamento all’informatica e coding, proposti da Docendum anche a studenti in situazione di vulnerabilità. Comune.info ha proposto corsi propedeutici di giornalismo digitale e il coinvolgimento in “riunioni di redazione” volte alla gestione dei blog di I.C., che sono diventati così anche il luogo di espressione dei punti di vista dei ragazzi che lo hanno popolato.
  • Rafforzare la cooperazione in rete attraverso appuntamenti di incontro, di diffusione delle risultanze e di mainstreaming di materiali e modello, attraverso webinar.

Un intero progetto quadriennale, per ScApPaRe insieme dagli stereotipi e dalla mancata condivisone di luoghi, che ha visto coinvolti 440 insegnanti, più di 1.000 genitori, 4.300 bambine e bambini, di cui 900 stranieri e 700 in condizioni di svantaggio. Che speriamo abbia piantato buoni semi per un futuro sempre più capace di alleanze e ponti.

Le risultanze di progetto si trovano in www.scappare.it e presto in libreria con Edizioni Lavoro.

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(Silvia Stefanovichj – Anteas Roma, Coordinatrice di progetto)