Scrima risponde a Cazzola

03.09.2008 21:24
Categoria: Comunicati Stampa

Con serenità e pacatezza rispondiamo all'on. Cazzola che accusa di arroganza il sindacato per la netta opposizione al ripristino del maestro unico. Cazzola sostiene che la riforma del 1990 fu voluta per "difendere posti di lavoro finti".

E' strano che dimentichi come la legge 148 fosse il punto di arrivo di un processo di innovazione richiesto da una società in grande trasformazione, sostenuto da uno straordinario impegno culturale e professionale, rispetto al quale il sindacato confederale - in cui l'on. Cazzola era allora figura non secondaria - seppe essere attento interlocutore.

Fu, a differenza di quanto oggi sta accadendo, una legge lungamente meditata e discussa che ha fatto sicuramente crescere la qualità del nostro sistema di istruzione.

E' proprio il ritorno al maestro unico, invece, che si configura come soluzione indotta da motivi che nulla hanno da spartire con quelle finalità educative e didattiche su cui troppi tendono ad accreditarsi con improvvisate competenze.

Roma, 3 settembre 2008

Francesco Scrima, Segretario Generale CISL Scuola