Riforma: il vero nodo resta quella dei tagli - Dichiarazione di Francesco Scrima, segretario generale CISL Scuola.

04.02.2010 11:06
Categoria: Comunicati Stampa

La riforma parte solo nelle sole prime classi, come da sempre abbiamo chiesto.
Quello che però non regge, e che non possiamo accettare, è il taglio pesante dei quadri orari per le classi successive (escluse le quinte) che riguarderà sia i tecnici che i professionali. Un taglio che di fatto sovverte l’impianto di corsi già avviati, costringendo a decurtare le discipline di maggiore consistenza (proprio quelle che connotano gli indirizzi di studio!) con criteri che appaiono scarsamente plausibili e quasi indecifrabili anche dal punto di vista “tecnico”. Tutto questo per l’ostinazione con cui il Governo rifiuta di rivedere un piano dei tagli che appare sempre più insostenibile.

E’ incredibile che l’avvio di una riforma attesa e necessaria avvenga in questo modo, prima trascurando di ricercare un consenso più ampio e ora con una gestione scriteriata della fase di transizione.
Per quanto ci riguarda la partita non può considerarsi chiusa con l’approvazione dei Regolamenti: il nodo vero era e resta quello del cieco rigore con cui si persevera nella riduzione a tutti i costi degli organici, facendo prevalere in modo miope, sbagliato e controproducente - anche per le prospettive di ripresa e di risanamento del Paese - le ragioni dell’economia su quelle dell’istruzione e della formazione.
Chiediamo al Governo di prestare la dovuta attenzione ad argomentazioni che, unanimemente condivise da tutte le sigle sindacali, esprimono in modo evidente le attese e il disagio dell’intero mondo della scuola.

Roma, 3 febbraio 2010.

 

Francesco Scrima, Segretario Generale CISL Scuola